Nella serata di martedì 14 giugno siamo scesi in strada attraversando il centro di Bologna dietro lo striscione “No Loi Travail/No Jobs Act/Fare come in Francia!”. Con volantini, cartelli, interventi al microfono circa 150 compagne e compagni hanno mostrato la loro vicinanza e solidarietà al movimento francese e hanno indicato come sia necessario continuare e allargare una lotta senza mediazioni…
Leggi di piùTag: Francia
Quale strategia oggi e nel futuro?
Premessa Lo scontro in corso contro il progetto (1) della Loi travail presenta molteplici aspetti. Le forme di lotta, la composizione dei movimenti sociali, l’anzianità e l’allargamento delle dinamiche devono interrogarci ed aiutarci a comprendere al meglio il presente ed il futuro. Evoluzione della situazione dal 2006 ad oggi Durante il movimento contro il CPE (Contratto di Primo Impiego) nel…
Leggi di piùMobilitazione contro la “loi Travail”
Per il padronato, il codice del lavoro sarebbe “ingombrante”, “eccessivamente complesso”, troppo “costrittivo”. Questo discorso reazionario, dopo decenni, è stato completamente fatto proprio e passato dalla MEDEF (la Confindustria francese) al governo socialista. Per preparare il terreno al governo, è stata messa all’opera un’intensa azione di lobbying per attaccare il diritto del lavoro e, di conseguenza, i diritti dei lavoratori,…
Leggi di piùFacciamola finita
Capitalisti e Governo non si rassegneranno alla sconfitta sulla loi travail, torneranno alla carica più decisi e più violenti, finché non saranno spazzati via dalla lotta popolare. In questi giorni ho visto girare molto le cinque brevi riflessioni dei Clash City Workers su quanto sta avvenendo in Francia. Si tratta di uno stimolo alla riflessione, un sostegno alle lotte in…
Leggi di piùScenari europei
In questi ultimi tempi ci si è chiesto quali fossero le reali motivazioni che spingono la cancelliera Merkel a impoverire il contesto europeo, imponendo politiche di bilancio restrittive tanto da impedire alla UE una crescita in termini di investimenti pubblici e di contribuzione allo sviluppo o al salvataggio delle imprese in difficoltà. È chiaro che, formalmente, si tratta di regole…
Leggi di piùBlocchiamo tutto!
Noi, giovani, studenti e studentesse, salariati e salariate del settore privato e pubblico, precaari e precarie, lavoratori e lavoratrici occasionali, disoccupati e disoccupate, pensionati e pensionate, con o senza documenti, di ogni condizione e senza condizione di nazionalità, tutti e tutte sfruttati e oppressi, violentemente colpiti dagli effetti devastanti del sistema capitalista, subiamo un nuovo attacco di vasta portata…
Leggi di piùBlocchiamo tutto!
“L’obiettivo è quello di adattarsi ai bisogni delle imprese” Myriam El-Khomri Da un’intervista al settimanale Les Echos del 19 febbraio 2016 Chi, in Italia, si prendesse la pena di leggere cosa comporta il disegno di legge proposto da Myriam El Khomri, la giovane (ha solo 38 anni) ministra del Lavoro, che presentandolo si è conquistato un ruolo nella storia nazionale…
Leggi di piùFrancia. L’onda cresce
Il movimento contro il nuovo codice del lavoro del governo Valls sta crescendo e allargando i propri orizzonti. La giornata più importante è stata il 31 marzo, quando è stato proclamato uno sciopero generale che ha bloccato fabbriche ed uffici, dilagando nelle strade di tutto il paese. I cortei del 5 e del 9 aprile, pur con numeri meno importanti,…
Leggi di piùContro la criminalizzazione del movimento sociale
Il potere “socialista” distrugge i nostri diritti Dalla sua elezione nel 2012 come Presidente della Repubblica, François Hollande e il suo governo sedicente “socialista” mostrano una fredda coerenza politica, perseguire cioè le politiche di distruzione del Codice del lavoro, dei contratti collettivi e attaccare le ultime conquiste sociali dei lavoratori. Il supporto dello Stato ai datori di lavoro non si…
Leggi di piùProve di democrazia autoritaria
Mai come negli ultimi anni, la Francia è sotto l’attenzione dei media di movimento e dei social network frequentati da quello che una volta si chiamava “il popolo della sinistra”, ma per motivi del tutto opposti a quelli cui hanno dedicato nei mesi scorsi tutta la loro attenzione i grandi media del potere (attentati “islamici” con tutto il loro corollario…
Leggi di piùDecideranno gli USA
L’INTERVENTO ITALIANO IN LIBIA LO DECIDERANNO GLI USA In base alle notizie di stampa, pare che un vincitore sul campo in Libia vi sia. Il capo delle forze armate del governo di Tobruk, il generale Haftar, avrebbe posto sotto assedio Bengasi e messo alle strette le milizie islamiche che i nostri media presentano tout court come ISIS. L’iniziativa militare del…
Leggi di piùCharlie un anno dopo
Un anno fa assistevamo all’assalto armato alla sede di Charlie Hebdo e alla successiva presa di ostaggi, in parte poi uccisi, in un negozio di cibo kosher a Parigi. Quel giorno abbiamo assistito al tentativo di mettere a tacere le voci, e le matite, dei redattori di un giornale che, fin dai tempi di Hara-Kiri, ha sferzato chiunque fosse al…
Leggi di piùContro lo Stato di Guerra
Arresti preventivi, perquisizioni, prescrizioni. Divieto per ogni manifestazione, botte, fermi e denunce per chi sfida il divieto. Lo “stato d’urgenza”, dichiarato in Francia dal consiglio dei ministri all’indomani degli attentati dello scorso 13 novembre, ed esteso a tre mesi con il voto parlamentare in cui ha espresso parere favorevole anche il PCF (Partito Comunista Francese), viene attuato con zelo dalle…
Leggi di piùLa democrazia si toglie la maschera
Le reazioni dello stato francese ai fatti di venerdì scorso a Parigi e ci mettono di fronte una volta per tutte al fallimento della cosiddetta democrazia. Il presidente Hollande non ha perso tempo a proclamare lo “stato d’urgenza” che sospende i diritti dei cittadini e conferisce poteri eccezionali alle forze di polizia. Un’operazione possibile solo in situazioni come quella attuale,…
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