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Una risoluta ritirata

Una risoluta ritirata
La guerra in Afghanistan, in cui anche l’Italia è coinvolta dal 2001, anche se appare derubricata rispetto ad altri conflitti globali anti-terrorismo contro nuove entità nemiche della civiltà, è ancora aperta e la Camera ha dato da poco via libera al rifinanziamento delle operazioni militari e di polizia all’estero, compresa la missione in Afghanistan per la quale verranno destinati ulteriori 185 milioni di euro, in aggiunta ai 245,5 milioni stanziati per il primo semestre dell’anno. Anche se è in corso il ritiro di gran parte delle truppe e dei mezzi italiani, in realtà non esistono effettive premesse per uno scenario... Leggi tutto

No pasarán

No pasarán
Giovedì 18 Settembre è passato un anno dall’omicidio di Pavlos Fyssas nel quartiere Amfiali, a Pireo-Atene. Pavlos Fyssas e stato assasinato durante l’atacco di circa 30 person associate a Alba Dorata ed in particolare, dopo essere stato pugnalato dal membro del partito nazista Rupakias. Per l’anniversario del suo assassinio, ci sono state manifestazioni in molte città. Ad Atene, dove è stato assassinato, si sono riunite migliaia di manifestanti, che secondo alcune stime devono aver raggiunto le diecimila persone. Gli spezzoni anarchici, nel corteo che ha marciato nella zona dove era stato assassinato, erano molto massicci. La polizia in breve tempo... Leggi tutto

Nessuna guerra tra i popoli

Nessuna guerra tra i popoli
Quella che si sta combattendo in Ucraina non è solo una guerra civile, le forze coinvolte più o meno formalmente e gli interessi in ballo in tale conflitto ci mostrano che la partita si gioca su un piano molto più complesso. Allo scontro interno alla classe dirigente ucraina infatti si sovrappone la contesa tra le potenze imperialiste. Per capire questo non c’è bisogno di ascoltare i deliri e le minacce del potente di turno, che sia Tusk, Putin o Poroshenko. Con la strage del 2 maggio scorso nella Casa dei Sindacati di Odessa, la situazione in Ucraina è precipitata in... Leggi tutto

Antifascismo in Svezia

Antifascismo in Svezia
All’indomani dello spoglio delle schede e della successiva raccolta dei dati per le elezioni politiche di settembre 2014, 5 mila persone scendono in piazza a Stoccolma per reagire immediatamente a quello che è il dato più shockante di questa tornata elettorale. Sverige Demokraterna(traducibile con i democratici svedesi) si attesta al terzo posto come partito più votato in Svezia, con il 13% dei voti( e si noti bene che qui l’affluenza alle urne è stata del 87% quindi ben diversa da quella italiana), alle spalle dei socialdemocratici con il 31% e dei moderati del centro destra fermi a 22. L’aumento esponenziale... Leggi tutto
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