Che l’economia reale non possa basarsi sul “mercato”, dovrebbe risultare evidente. Da decenni il settore dell’acciaio è afflitto da una crisi di sovrapproduzione che lo rende non remunerativo, quindi un Paese che non voglia dipendere esclusivamente dall’incertezza delle importazioni, non potrebbe evitare la soluzione della nazionalizzazione, che consentirebbe di preservare le strutture produttive nella prospettiva del loro pieno utilizzo quando…
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Il Capitale all’attacco
“Il potere è fare quello che vuoi sapendo che nessuno ti potrà mai fermare “ (Edward Norton – Motherless Brooklyn) Se qualcuno aveva dubbi residui sul potere sovrastatale delle multinazionali eccolo accontentato dagli ultimi eventi: due vertenze simbolo, tutt’e due al sud, stanno mettendo in discussione posti di lavoro per oltre 20.000 lavoratori complessivamente (e ci limitiamo solo a queste).…
Leggi di piùDiscarica globale
Il cambiamento climatico e le conseguenze devastanti che ne derivano sono oggi saperi condivisi. Un tempo se ne occupavano solo gli esperti e gli attivisti ambientali, oggi investono in modo diretto le vite di tutti. Le conseguenze del cambiamento climatico e della mancata tutela del territorio fanno morti e feriti a ogni temporale, ad ogni mareggiata, ad ogni incendio. Cementificazione,…
Leggi di piùServitù militari e favole del libero mercato
L’ennesimo “governo del cambiamento” si è andato a scontrare con le normali “emergenze”. Se il dibattito sull’ILVA di Taranto continua ad assumere gli stessi toni spesso esasperati ed esasperanti, è perché risulta astratto; risente cioè di un’assoluta mancanza di contestualizzazione. Anzitutto bisogna capire quanto ha inciso, e quanto incide tuttora, nella vicenda il fatto che lo stabilimento ILVA confini con…
Leggi di piùIn piazza contro le nocività
La manifestazione del 25 febbraio viene indetta da un gruppo di cittadini indipendenti, liberi da ogni bandiera politica e da simboli di partito, riuniti insieme con lo scopo di chiedere una riconversione di Taranto, e non dell’Ilva e delle fabbriche inquinanti, invitando i cittadini alla partecipazione. Aderiscono associazioni, movimenti ambientalisti, attivisti locali e liberi cittadini. C’è anche il famoso, ma ormai frammentato, “movimento…
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