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I No Tav tra urne e barricate

I No Tav tra urne e barricate
L’apertura dei cantieri per realizzazione della nuova linea ad alta velocità ferroviaria, che consegnerà la Val Susa al destino di corridoio logistico per le merci, è ormai molto vicina. Siamo prossimi al punto di non ritorno. La vita degli abitanti cambierà per sempre. Camion carichi di smarino e polveri d’amianto percorreranno la valle a est come a ovest, mettendo a repentaglio la salute di tutti. Il dispositivo militare investirà poco a poco anche zone densamente abitate. La perdita di falde acquifere sarà inevitabile e irreversibile. La lucida profezia fatta quasi 30 anni fa dal movimento No Tav rischia di trasformarsi... Leggi tutto

Discarica globale

Discarica globale
Il cambiamento climatico e le conseguenze devastanti che ne derivano sono oggi saperi condivisi. Un tempo se ne occupavano solo gli esperti e gli attivisti ambientali, oggi investono in modo diretto le vite di tutti. Le conseguenze del cambiamento climatico e della mancata tutela del territorio fanno morti e feriti a ogni temporale, ad ogni mareggiata, ad ogni incendio. Cementificazione, deforestazione, inquinamento dell’aria e dell’acqua producono devastazioni su scala globale. Le chiamano “catastrofi naturali”, ma la loro origine è umana, sin troppo umana, ma non colpiscono tutti allo stesso modo. Un capitalismo cieco e sordo ci conduce diritto sino alla... Leggi tutto

Un’eccentrica periferia torinese

Un’eccentrica periferia torinese
Era l’alba del 7 febbraio. Sin dalla tarda notte c’erano stati segnali d’allarme: decine di mezzi blindati della polizia in movimento per la città. La sorpresa, programmata con cura, non aveva funzionato. Quando un esercito di poliziotti, carabinieri, guardie di finanza e Digos hanno fatto irruzione all’Asilo occupato di via Alessandria, cinque anarchici sono riusciti a salire sul tetto. Vi rimarranno per oltre 30 ore, nonostante il freddo rigido e l’assedio degli uomini e delle donne della polizia politica. La stessa mattina la polizia entrava nella casa occupata di corso Giulio Cesare per effettuare alcuni arresti. Lo sgombero di una delle... Leggi tutto

Di madamin, ciamponie e altre amenità

Di madamin, ciamponie e altre amenità
Dire è fare. L’agire comunicativo è intrinsecamente politico. Persino quando incontriamo nostra madre e le diciamo “ciao mamma” raccontiamo di noi e della cultura in cui siamo immersi, narriamo una relazione particolare, specifica, potente. Se, salutandola, le dicessimo “ciao Renata” muteremmo di segno alla relazione. Per la maggior parte delle persone agiremmo per sottrazione, elidendo con quel banale saluto la relazione con lei. Negandola come “mamma” la insulteremmo. Così penserebbero i più. Solo l’esplicitazione conflittuale dell’aspirazione a relazioni diverse potrebbe mutare di segno al nostro “ciao Renata”, trasformandolo in allusione ad un diverso ordine del mondo. Torniamo, ad una settimana... Leggi tutto

Una piazza borghese. E le sue paure

Una piazza borghese. E le sue paure
La piazza Si Tav del 10 novembre a Torino, a saperla osservare, ci racconta della persistenza del mito del progresso e della velocità. Il motore dello sviluppo, del benessere e del saldo ancoraggio al treno del primo mondo. La piazza Si Tav, piazza borghese, per bene, torinese, che si alimenta del ricordo di Cavour e del canale di Suez, sogna un Piemonte che non c’è più. E non tornerà. È una piazza la cui principale novità è il suo stesso esserci, la scelta di scendere in campo e di rendere visibile un aggregato sociale, che usualmente è restio a farlo.... Leggi tutto

Contro frontiere e decoro

Contro frontiere e decoro
Giugno è il mese del Pride. La giornata dell’orgoglio delle persone omosessuali, transessuali, queer, bisex, intersex nasce dopo la rivolta di 49 anni fa a a New York. Stanch* di violenze, irrisioni, soprusi della polizia quelli dello Stonewall alzarono la testa e attaccarono la polizia. Il primo Pride fu un riot. A Torino il Pride è un’imponente sfilata attraversata da decine di migliaia di persone. Ma Stonewall è lontana, lontanissima da Torino. Il Pride anno dopo anno è diventato un ibrido tra un carnevale, una passerella istituzionale e uno evento commerciale. C’è sempre meno spazio per le voci critiche, per... Leggi tutto

Oltre il circo mediatico

Oltre il circo mediatico
Il G7 per il governo è stata una mera questione di ordine pubblico. Sin dall’inizio, quando il vertice doveva tenersi tra Torino e Venaria. Lo spostamento alla Reggia, la cancellazione di quasi tutti gli incontri in città, hanno creato lo scenario per l’assedio, solleticando un immaginario da 1789. Peccato che il palazzo di caccia dei Savoia sia solo un museo. Chi ci lavora lo ha bloccato tante volte nell’ultimo anno e mezzo di lotte. Tant’è. La politica e i media si nutrono di spettacolo, fanno spettacolo quotidiano usa e getta. Tra la prima e la seconda edizione della Stampa di... Leggi tutto

E' tempo che la paura cambi di campo

E' tempo che la paura cambi di campo
Il fronte del lavoro pare essersi inabissato nell’immaginario di tanta parte dei movimenti di opposizione. La trasformazione sociale è processo che non incardina più la guerra di classe alla contrapposizione tra capitale e lavoro, tra dominanti e dominati. Come se la lunga serie di sconfitte degli ultimi trent’anni avesse reso inessenziale questo terreno di lotta, come se la diversa configurazione materiale dello sfruttamento rendesse marginale lo spazio e il tempo del lavoro. In realtà stato e padroni continuano a fare la guerra di classe con crescente durezza. Se lo studio era stato una delle maggiori conquiste per i figli dei... Leggi tutto

8 marzo. Primavera di lotta

8 marzo. Primavera di lotta
8 marzo sciopero generale contro la violenza di genere Mimose, cene tra donne, retorica istituzionale sono diventate la cifra prevalente di tanti otto marzo. La giornata della libertà femminile si è trasformata in una sorta di San Valentino in rosa, dove fiori gialli si depositano sulle scrivanie, i banconi dei supermercati, al capezzale della nonna malata, sulle tute delle operaie. O magari infilzate tra la verdura nelle sporte delle casalinghe. Una festa innocua, dove si lavora e si vive come ogni altro giorno, dove la violenza quotidiana è rappresentata con scarpe e panchine dipinte di rosso. Il femminismo si trasforma... Leggi tutto

Storie di periferia‭

Storie di periferia‭
‬Era la più grande baraccopoli d’Europa.‭ ‬Difficile dire quanta gente abitasse in lungo Stura Lazio.‭ ‬Un luogo oltre la stessa periferia:‭ ‬il fiume,‭ ‬le casette di lamiera e assi,‭ ‬l’immondizia,‭ ‬i topi.‭ ‬Di fronte gli stabilimenti dell’Iveco,‭ ‬oggi divisi nello spezzatino del dopo Fiat,‭ ‬pur nella crosta imponente della vecchia fabbrica.‭ ‬ Lungo i marciapiedi le prostitute a poco prezzo,‭ ‬tutte venute da qualche altro margine di questo mondo.‭ ‬Questi margini non sono sottili e bianchi,‭ ‬come nei quaderni delle elementari,‭ ‬sono enormi,‭ ‬sozzi,‭ ‬un luogo limite tra la discarica e il nulla.‭ ‬ Eppure.‭ ‬Eppure se si vinceva la... Leggi tutto

Rom a Torino

Rom a Torino
Sono arrivati all’alba.‭ ‬Uomini e donne in armi,‭ ‬blindati,‭ ‬un elicottero,‭ ‬le ruspe.‭ ‬Un’operazione in grande stile in quello che resta della più grande baraccopoli d’Europa.‭ ‬ Nessuno è stato avvertito.‭ ‬Gli uomini in armi sono entrati nelle baracche intimando di uscire,‭ ‬incuranti dei bambini spaventati,‭ ‬forti dell’arroganza di chi si crede superiore,‭ ‬pieni di disprezzo per gente che la povertà marchia come inferiori.‭ ‬Gli uomini e le donne del canile‭ ‬municipale‭ ‬catturano i cani.‭ ‬Una donna anziana ci mostra il libretto del suo cane,‭ ‬rubato e deportato al canile.‭ ‬Agli uomini,‭ ‬alle donne,‭ ‬ai bambini va peggio che ai... Leggi tutto

Contro sgomberi e manicomi

Contro sgomberi e manicomi
Torino,‭ ‬26‭ ‬settembre.‭ ‬L’appuntamento è in piazza XVIII dicembre,‭ ‬a pochi passi dalla lapide che ricorda i‭ ‬23‭ ‬anarchici e comunisti caduti nella strage fascista del‭ ‬18‭ ‬dicembre‭ ‬1922.‭ ‬Il‭ ‬corteo si dipana per le strade del centro: sul selciato compaiono scritte contro le REMS, le nuove galere psichiatriche e contro lo sgombero del Barocchio Squat. Un corteo comunicativo con molti interventi per informare i passanti sull’estendersi del controllo psichiatrico sulla società, sul diffondersi di strutture neo-manicomiali, sulla farsa della chiusura degli OPG, che restano aperti, nonostante ne fosse stata decretata la chiusura il 31 marzo. Al corteo hanno partecipato... Leggi tutto

Notte antinucleare in Val Susa‭

Notte antinucleare in Val Susa‭
‬Da qualche settimana si moltiplicavano le voci su un nuovo trasporto di scorie nucleari da Saluggia allo stabilimento dell’Areva a La Hague in Francia.‭ ‬Il tam tam antinucleare ha trovato conferma domenica pomeriggio.‭ ‬Gli attivisti No Nuke si sono dati appuntamento alla stazione di Avigliana alle‭ ‬21.‭ ‬Ad attenderli hanno trovato un imponente schieramento di polizia di fronte all’ingresso della stazione,‭ ‬mentre i blindati impedivano l’accesso ai mezzi.‭ ‬Due attivisti giunti tra i primi sono stati allontanati con il consueto garbo dalla Digos.‭ ‬La polizia è arrivata a scortare sino ai binari un uomo che aspettava la compagna e il... Leggi tutto

Sabbia nel motore del militarismo

Sabbia nel motore del militarismo
‬Sabato‭ ‬19‭ ‬settembre.‭ ‬La cornice è piazza Carlo Alberto,‭ ‬salotto torinese in pieno centro.‭ ‬C’è il monumento al‭ “‬re tentenna‭” ‬circondato da fanti in armi tra la biblioteca nazionale e Palazzo Carignano,‭ ‬che tra settembre e ottobre ospita una mostra dedicata alla‭ “‬Grande guerra a Torino‭”‬,‭ ‬ennesima celebrazione in chiave nazionalista del centenario della prima guerra mondiale.‭ ‬In questa piazza si è dipanata una giornata antimilitarista promossa dalla Federazione Anarchica Torinese,‭ ‬con mostre,‭ ‬distro,‭ ‬musica ed un’assemblea con una buona partecipazione ed un serrato dibattito,‭ ‬in cui si sono intrecciati momenti analitici e proposte di lotta.‭ ‬L’Italia è in guerra... Leggi tutto

Quelli che non mollano

Quelli che non mollano
L’ultima zampata della Procura di Torino contro i No Tav arriva dal Procuratore Generale Marcello Maddalena, che annuncia che il 15 ottobre, data d’inizio del processo d’appello per Chiara, Claudio, Mattia e Nicolò, sarà in aula per sostenere le ragioni dell’accusa. Un’accusa pesantissima, attentato con finalità di terrorismo. Nonostante la sentenza di primo grado, pur condannando i quattro No Tav a tre anni e mezzo per utilizzo di armi da guerra e resistenza, abbia ritenuto incongrua l’accusa di terrorismo, la Procura di Torino non molla la presa. Il procuratore generale ha la competenza per i giudizi d’appello, ma è raro... Leggi tutto
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