Viva preoccupazione attraversa Niscemi in questi giorni di guerra.
Il conflitto scaturito dall’attacco israeliano all’Iran provoca nella popolazione niscemese molta paura, si sa perfettamente che la base No Muos è di nuovo al centro dell’attenzione. Da quando è stata invasa l’Ucraina da parte della Russia e da quando dopo il 7 ottobre Israele ha risposto in maniera micidiale e risoluta all’attacco della resistenza palestinese, scatenando una reazione distruttiva e sterminata nei riguardi della popolazione palestinese di Gaza, blindando in maniera mortale i territori della Cisgiordania; da quando l’escalation bellica si è intensificata la consapevolezza dei rischi in sede locale è cresciuta.
Il Muos svolge un ruolo di primissimo piano in tutti i teatri di guerra, non ultimo il bombardamento amerikano ai siti nucleari iraniani.
La paura è diventata una realtà tra le persone di Niscemi, ma, potrei aggiungere, anche in Sicilia tutta.
Come ci riferiscono i compagni del locale comitato No Muos, da quando è scoppiata la guerra, una parte considerevole della popolazione da tempo fa ricorso a psicofarmaci per riuscire a sopportare la quotidianità delle notizie dai fronti bellici, cercando di allontanare l’ansia e la depressione prodotti dalla convivenza con un sito militare che ogni giorno uccide dentro e fuori il territorio cittadino.
Sì, il Muos uccide, e non solo con le azioni di guerra; uccide con le 46 antenne NRTF che da anni con le onde elettromagnetiche provocano tumori in paese e nel circondario, nella totale indifferenza e complicità della classe politica locale, regionale e nazionale.
Lo sappiamo molto bene: il militarismo e la guerra uccidono, come in questi territori uccide l’inquinamento dell’Eni e la violenza mafiosa, che adesso inonda il territorio niscemese di droga.
Nei giorni della guerra all’Iran i No Muos, che da tempo si fanno promotori delle istanze sociali, attraverso il comitato cittadino hanno scritto al Sindaco ed al Consiglio comunale, chiedendo quali misure stanno mettendo in campo per proteggere la popolazione da possibili attacchi missilistici.
Si è fatta anche una richiesta urgente di un Consiglio comunale che discuta dell’attuale situazione e delle azioni da intraprendere. È chiaro che non ci aspettiamo nulla dalle istituzioni, questo è stato solo un modo per farli uscire allo scoperto.
In questi giorni il Sindaco di Niscemi, quando si è visto protocollare la lettera del comitato No Muos, ha scritto subito al Governo centrale chiedendo rassicurazioni sullo stato delle cose.
Con i venti di Guerra alle porte, i politicanti di turno si rifanno vivi sabato 28 giugno come se nulla fosse, CGIL e PD fanno una manifestazione davanti ai cancelli della base statunitense di Sigonella da cui il Muos e le antenne NRTF dipendono.
I politicanti di turno come sempre mettono davanti il cadavere eccellente di Pio la Torre, come simbolo di lotta alla mafia e della volontà del PCI dell’epoca di opporsi all’installazione dei missili Cruise a Comiso, quando il PCI in Sicilia, grazie alla Lega Cooperative, intesseva relazioni politiche ed economiche con il sistema mafioso rappresentato in maniera potente dal mondo imprenditoriale ed editoriale catanese, con i conseguenti accordi nei palazzi di Palermo e Roma.
Si sa poi come è finita, con Pio la Torre ucciso e la Sicilia sconvolta dalla violenza politico mafiosa.
Ma il nemico non sempre marcia alla nostra testa, il movimento contro la guerra organizza per il 6 luglio una manifestazione a Sigonella ed una il 2 agosto a Niscemi davanti ai cancelli della base.
In ultimo, voglio ricordare che in questi anni di guerra il Movimento NO MUOS ha lottato qui in Sicilia in perfetta solitudine, sostenuto da pochi e ignorato e avversato da tanti, a riprova che non abbiamo né Padroni né Padrini.
Antonio Rampolla