Sciopero generale: foto e report

Gruppi e compagn* della FAI hanno partecipato attivamente ai cortei di Milano, Torino, Bologna, Firenze, Roma, Trieste e Palermo con interventi e materiali diffusi in particolare sulla campagna antimilitarista iniziata questo autunno.
Di seguito alcuni brevi report e foto.

TORINO
Un corteo di oltre duemila persone è partito da piazza Carlo Felice e sta attraversando il centro cittadino. Un segnale importante per la nostra città dove la crisi pandemica sta aggredendo con violenza le vite sempre più precarie di lavoratori, lavoratrici, lavoratoru. Un folto spezzone anarchico, antimilitarista e queer chiude il corteo aperto dalle quattro organizzazioni sindacali che hanno indetto lo sciopero in città.

 

PALERMO
Hanno partecipato al corteo circa 400 persone. Gran parte dei partecipanti al corteo erano lavoratori e attivisti dei sindacati CUB, USB, COBAS, SLAI COBAS. Le componenti politiche più visibili erano i partiti di sinistra più vicini al movimento della sinistra extraparlamentare. Il Movimento No MUOS e gli anarchici del gruppo Anarchica Palermo hanno diffuso rispettivamente un proprio comunicato in cui si affermano la propria adesione alle cause dello sciopero e il dissenso in merito alle spese militari e alla militarizzazione dei territori. Il comunicato di Anarchica Palermo contesta anche il dispositivo del green pass e esprime proposte rivendicative motivate dall’antirazzismo, dal rispetto delle diversità e dalla promozione di garanzie sociali.

 

TRIESTE
Oltre un migliaio di lavoratrici e lavoratori al corteo indetto da Cobas, Usb e Usi. Un corteo lungo e determinato che ha urlato la sua rabbia anche sotto la sede di Confindustria. Al centro del corteo un partecipato spezzone rossonero dell’Usi-cit sostenuto dal Gruppo Anarchico Germinal che ha diffuso anche un volantino antimilitarista.

 

FIRENZE
Oggi a Firenze migliaia di lavoratrici e lavoratori in corteo nella giornata di sciopero generale del sindacalismo di base. Da Livorno oltre agli scioperanti, a Unicobas, Cub, Usi e alle altre sigle sindacali promotrici della giornata di lotta, ha partecipato al corteo di Firenze anche il Coordinamento cittadino per il ritiro immediato delle missioni militari italiane all’estero. Anche in altre regioni i cortei hanno visto una larga partecipazione di lavoratrici e lavoratori in sciopero. Una importante risposta all’appello ad una ripresa unitaria delle lotte sui posti di lavoro e nella società che fin dall’inizio aveva caratterizzato questo sciopero. La partecipazione alla manifestazione regionale fa pensare che lo sciopero sia riuscito, anche considerando che in altre città della Toscana ci sono state iniziative di portata locale. A Pisa c’erano due presidi in centro, mentre a Livorno sono stati fatti dei blocchi nei pressi del porto. A Firenze era presente uno spezzone rosso nero al corteo, mentre nelle altre località compagn* anarchic* hanno partecipato a iniziative, manifestazioni e blocchi.

ROMA

11mila circa le presenze al corteo organizzato dal sindacalismo di base e conflittuale per la giornata dello sciopero generale dell’11 ottobre partito da piazza della Repubblica con lo striscione Unite e uniti contro il governo. Il progetto di sciopero generale nazionale ha avuto l’ambizione di costruire un’opposizione sociale concreta contro il governo Draghi, composto da partiti di centro destra e centro sinistra, in patto di alleanza e di intesa con l’UE e la Confindustria da cui ne sta derivando una politica di facili licenziamenti, di devastanti delocalizzazioni aziendali, con una precarizzazione in continuo aumento, una politica che riduce progressivamente le regole dei contratti di lavoro. Il processo di privatizzazione della sanità, malgrado il fallimento dimostrato di fronte alla pandemia, continua ad andare avanti imperterrito a scapito di una sanità pubblica, garantita a tutte e tutti. Nelle scuole si continua una politica di endemica precarizzazione, di classi pollaio, di edifici fatiscenti anche di fronte al persistere covid.

Di fronte a questa politica che sta utilizzando una pesante repressione verso le lotte rivendicative dei lavoratori e delle lavoratrici sia con l’uso violento della forza pubblica sia con l’utilizzo di squadracce pagate per picchiare lavoratori in sciopero, l’intero arco del sindacalismo di base e conflittuale ha ritenuto indispensabile proclamare lo sciopero generale nella giornata dell’11 ottobre, con la volontà dichiarata di continuare questa lotta fino al raggiungimento degli obbiettivi prefissati tra cui anche :

“• Per la tutela dell’ambiente, il blocco delle produzioni nocive e delle grandi opere speculative;

• Contro il G-20 di Roma e le ipocrite passerelle dei padroni del mondo: per l’unità e la solidarietà internazionale tra le lotte dei lavoratori e degli sfruttati

• Contro le servitù militari e le spese militari in continuo aumento. Contro le missioni militari all’estero utili solo agli interessi speculativi e devastanti per le popolazioni locali. La guerra in Afghanistan è solo l’ultima dimostrazione. Per la riconversione delle fabbriche di armi e la cessazione del loro commercio. Per investire le risorse nelle urgenti necessità sociali.”

Tra le sigle unite nella proclamazione dello sciopero generale CUB, UNICOBAS, USI CIT, USB, CONFED. COBAS, COBAS SANITA’ ecc.

Presenti alla manifestazione di Roma le delegazioni nazionali di GKN, ILVA, ITA-Alitalia, Stellantis, Piaggio, SDA. Molti gli interventi dal camion di apertura di lavoratori e lavoratrici che hanno rilasciato durante il corteo anche numerose interviste.

Nella mattinata ci sono stati in contemporanea tre presìdi sotto al MISE ( Ministero dello Sviluppo Economico),al MIUR ( Ministero dell’Istruzione) e al MPA( Ministero della Pubblica Amministrazione).

Gruppo Anarchico C. Cafiero FAI Roma

 

MILANO

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