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Week of action

Week of action

Dal 26 gennaio al 3 febbraio si svolte varie iniziative in occasione della “week of action” indetta dall’IFA-Internazionale di Federazioni Anarchiche in solidarietà al popolo Mapuche e al movimento anarchico argentino.

Queste iniziative non erano le prime organizzate in questi mesi da gruppi della FAI: in particolare a Milano e Torino si erano svolti vari momenti di piazza e di controinformazione nei mesi scorsi. Anche il nostro giornale ha pubblicato vari articoli sulle vicende argentine.
A Colleferro ed a Roma si sono svolte due iniziative organizzate da ZolleNomadi nei territori del Lazio Orientale e dal Gruppo M. Bakunin-FAI Roma e Lazio di comunicazione e dibattito sulla situazione del cono sud del continente americano, che hanno visto la proiezione di video e l’intervento di divers* compagn* che hanno contatti diretti con la situazione. Contestualmente alle due iniziative, un nostro compagno è intervenuto sul tema a Radio Onda Rossa. La lotta che il popolo Mapuche conduce da centinaia di anni nei territori dello stato cileno ed argentino è un momento importante delle lotte di emancipazione di tutti gli sfruttati ed oppressi del continente americano e di tutto il mondo. Abbiamo affrontato gli aspetti storici; le loro modalità di resistenza; le loro pratiche di autogestione; i collegamenti che si sono dati con le altre lotte dei popoli nativi; il loro essere una parte della composizione di classe; le forme e la sostanza della repressione in atto, ricordando le morti e gli omicidi del compagno Santiago Maldonado e Rafael Nahuel ultimi, purtroppo, di una serie; il ruolo degli stati, delle imprese e nello specifico della famiglia Benetton. Ci si è confrontati sulle iniziative da mettere in campo in Italia e nei territori dove siamo presenti, partendo dalle lotte che ci vedono presenti anche come contadini e libertari per l’accesso alla terra, estendendo la solidarietà ed il mutuo appoggio a situazioni lontane geograficamente, vicinissime nel conflitto e nei progetti di liberazione. Il boicottaggio dei prodotti Benetton, la comunicazione costante sull’evolversi della situazione, il sostenere le comunità in lotta, a partire dalla comunità in territorio cileno intitolata a Rodrigo Melinao, ucciso dalla repressione dello stato cileno, comunità gemellata con l’Usi-Ait Il benefit delle cene è stato infatti devoluto al suo sostegno. La presenza di decine di compagn*, le relazioni di compagni dell USI e di una compagna della redazione di Radio Onda Rossa che segue da tempo la situazione latinoamericana ,hanno dato la cifra non solo dell’evento nella sua positività, ma anche della volontà di proseguire e delle modalità da praticare.

Fra il 29 e il 3 febbraio invece si sono svolti presidi di fronte a negozi Benetton a Torino (organizzato dalla Federazione Anarchica Torinese), Livorno (Federazione Anarchica Livornese e Collettivo Anarchico Libertario), Trieste (Gruppo Anarchico Germinal), Reggio Emilia (Federazione Anarchica Reggiana e Usi-Ait Reggio Emilia) e Roma (Gruppo Anarchico “C.Cafiero”-FAI Roma).
Solidarietà ai Mapuche! Le maglie della Benetton sono sporche di sangue” era scritto in molti striscioni e volantini diffusi in queste occasioni in cui ci si è confrontati con le tante persone che si sono fermate per avere maggiori informazioni o per esprimere il proprio sostegno alle iniziative.
Da segnalare a Livorno un buffo intervento di due vigili urbani che volevano multare i manifestanti per un cartello del presidio appeso ad una colonna, a loro dire era necessario il timbro dell’ufficio affissioni del comune, ma pure alcuni passanti hanno contestato ai vigili questo comportamento difendendo la libertà di manifestare degli organizzatori del presidio.
A Trieste la presenza dei compagni e compagne ha costretto per ben due volte la responsabile del negozio a chiudere l’entrata principale ed a far entrare i clienti da quella laterale. Per terra era stato anche dipinta un sagoma di un cadavere con indosso una maglia insanguinata con il marchio di Benetton.
La buona riuscita di queste iniziative ci da la spinta a organizzare altre attività di solidarietà e sostegno a chi lotta in Argentina contro la sanguinaria repressione del governo Macri, al fianco dei Mapuche e di tutti gli sfruttati.
 
La redazione web (tratto liberamente dai report inviati dai compagni e compagne delle diverse località)

 
Qui trovate un intervista a Radio Blackout ad un compagno della Crint della FAI sulla mobilitazione.


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