Notte antinucleare in Val Susa‭

‬Da qualche settimana si moltiplicavano le voci su un nuovo trasporto di scorie nucleari da Saluggia allo stabilimento dell’Areva a La Hague in Francia.‭
‬Il tam tam antinucleare ha trovato conferma domenica pomeriggio.‭
‬Gli attivisti No Nuke si sono dati appuntamento alla stazione di Avigliana alle‭ ‬21.‭

Ad attenderli hanno trovato un imponente schieramento di polizia di fronte all’ingresso della stazione,‭ ‬mentre i blindati impedivano l’accesso ai mezzi.‭ ‬Due attivisti giunti tra i primi sono stati allontanati con il consueto garbo dalla Digos.‭ ‬La polizia è arrivata a scortare sino ai binari un uomo che aspettava la compagna e il figlio neonato.‭ ‬Alcuni ragazzi,‭ ‬per poter prendere il treno hanno dovuto mostrare documenti e biglietto.‭

Dopo circa un’ora di fronteggiamento,‭ ‬la maggior parte dei No Nuke si sono allontanati,‭ ‬altri invece sono rimasti ad Avigliana.‭ ‬Le strade della valle erano militarizzate in uno sfarfallio di luci blu nelle stazioni e lungo le statali.‭ ‬Un folto gruppo di attivisti è comunque riuscito ad entrare nella stazione di Bussoleno.‭ ‬I rinforzi di carabinieri arrivati da Susa hanno poi sospinto fuori i No Nuke.‭
‬Ma la serata non era certo finita.‭ ‬Poco dopo sono comparsi alla stazione di Borgone.‭ ‬Qui la Questura ha deciso di bloccare tutti.‭ ‬Un gruppo più grosso è stato fermato dentro la stazione,‭ ‬un altro è stato circondato nei pressi del passaggio a livello in centro al paese.‭

Tutti gli attivisti hanno rifiutato di consegnare i documenti ed hanno aperto uno striscione.‭ ‬Al passaggio del Castor hanno salutato con slogan e sfottò.‭
‬Nel frattempo altri No Nuke alla stazione di Grugliasco hanno acceso fumogeni al passaggio del treno in una stazione sfuggita alla morsa poliziesca.‭
‬Il treno,‭ ‬dopo aver attraversato il basso Piemonte,‭ ‬Alessandria,‭ ‬Asti,‭ ‬la Val Susa prosegue il suo viaggio verso la Normandia.‭
‬Nonostante la pericolosità di questi trasporti,‭ ‬la popolazione locale viene tenuta all’oscuro.‭ ‬La Prefettura non informa nemmeno i sindaci dei territori interessati.‭ ‬In altre occasioni ha inviato un fax alle‭ ‬23‭ ‬del giorno stesso,‭ ‬quando gli uffici comunali erano chiusi.‭

Solo l’azione dei No Nuke riesce ad accendere i riflettori su questi trasporti inutili e pericolosi.‭
‬Quello di domenica‭ ‬28‭ ‬settembre potrebbe essere uno degli ultimi treni nucleari diretti in Francia,‭ ‬i prossimi faranno il percorso inverso,‭ ‬riportando le scorie in Piemonte,‭ ‬al deposito‭ “‬provvisorio‭” ‬di Saluggia.‭
‬Vale la pena ricordare che la Regione Piemonte ha una legge che prescrive che venga fatto un piano di emergenza in caso di incidente ad un treno nucleare.‭
‬Secondo questa legge‭ ‬-‭ ‬tutti quelli che abitano nel raggio di tre chilometri a lato dalla ferrovia dovrebbero fare le esercitazioni nel caso uno di questi treni deragliasse o saltasse per aria.‭ ‬
In realtà i trasporti nucleari sono tenuti segreti,‭ ‬le persone che abitano lungo la tratta non vengono informate.‭
‬I responsabili delle ferrovie,‭ ‬la maggioranza dei sindaci,‭ ‬la prefettura,‭ ‬la questura tengono la bocca chiusa.‭
‬A Viareggio l’incidente ad un treno di materiali chimici ha fatto decine di morti e feriti.‭ ‬E‭’ ‬sin troppo facile immaginare cosa accadrebbe se capitasse un incidente ad un treno pieno di scorie altamente radioattive.‭ ‬

Non ci dicono niente perché temono che la gente‭ ‬-‭ ‬se sapesse‭ ‬-‭ ‬si ribellerebbe.‭
‬In questi ultimi anni qualcosa sta cambiando.‭ ‬In molte occasioni,‭ ‬quando i No Nuke sono riusciti ad avere notizia dei trasporti di scorie,‭ ‬hanno dato vita a manifestazioni e proteste nelle stazioni,‭ ‬che hanno rotto il silenzio su queste bombe su rotaia che corrono a pochi passi dalle nostre case.‭
‬L‭’‬85%‭ ‬delle scorie radioattive prodotte in Italia sono concentrate a Saluggia,‭ ‬Trino vercellese e Bosco Marengo.‭ ‬Dopo quasi trent’anni dalla chiusura delle centrali nucleari italiane la questione delle scorie non è stata risolta.‭ ‬E non lo sarà mai,‭ ‬perché le scorie restano pericolosissime per la salute umana e per l’ambiente per decine di migliaia di anni.‭
‬In primavera il governo aveva annunciato la pubblicazione delle località candidate al ruolo di deposito nazionale per le scorie,‭ ‬ma non lo ha fatto.‭ ‬Le elezioni imminenti hanno consigliato un prudente silenzio.‭

In nessun altro paese al mondo c’è un sito per lo stoccaggio.‭ ‬Costi altissimi e l’opposizione delle popolazioni coinvolte ha fatto sì che le scorie rimanessero nei pressi delle centrali.‭
‬I trasporti che stanno facendo a nostra insaputa sono diretti all’impianto di La Hague,‭ ‬dove le scorie vengono‭ “‬riprocessate‭” ‬e poi rimandate in Piemonte.‭ ‬Radioattive e pericolose come prima,‭ ‬perché a La Hague si limitano estrarre il Mox,‭ ‬un combustibile per le centrali,‭ ‬e il plutonio.‭ ‬Il plutonio serve ad una sola cosa:‭ ‬fare le bombe atomiche.‭
‬Il sito di Saluggia non è sicuro:‭ ‬nell’ultima alluvione le falde sono state contaminate.‭ ‬Solo l’incidente di Fukushima ha bloccato il governo dall’intraprendere una nuova avventura nucleare nel nostro paese.‭

Qualcuno racconta la favola che l’energia nucleare costa meno.‭ ‬Mentono.‭ ‬Non calcolano i costi di smaltimento delle scorie,‭ ‬la‭ “‬messa in sicurezza‭” ‬delle vecchie centrali,‭ ‬i militari e poliziotti che sorvegliano impianti che sono come bombe atomiche.‭
‬Se uno dei treni diretti in Francia deragliasse,‭ ‬se qualcuno lo scegliesse come obiettivo e lo facesse saltare,‭ ‬se ci fosse una scossa di terremoto‭ – ‬anche lieve‭ – ‬mentre attraversa il Piemonte e la Francia sino in Normandia,‭ ‬migliaia di persone dovrebbero essere evacuate e tutti rischieremmo la vita.‭
‬I No Nuke sono decisi a mettersi in mezzo.‭ ‬Per il futuro dei propri figli,‭ ‬per un mondo senza sfruttati né sfruttatori,‭ ‬per farla finita con la devastazione del territorio,‭ ‬per essere liberi di decidere.‭
‬Questi trasporti sono inutili e pericolosi.‭ ‬E‭’ ‬tempo che smettano.‭ ‬In questi anni le lotte antinucleari hanno rallentato i trasporti.‭ ‬Tocca ciascuno lottare perché cessino.‭

ma.ma.‭
‬Info e foto:‭
www.anarresinfo.noblogs.org

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