Massenzatico: “In direzione ostinata e contraria”

RESOCONTO CONVEGNO IN DIREZIONE OSTINATA E CONTRARIA
MASSENZATICO 5 E 6 OTTOBRE 2024

Diciamo subito che il Convegno ha confermato la stessa direzione (ostinata e contraria) per il futuro più prossimo delle Cucine del Popolo. C’è stata una grande partecipazione agli eventi realizzati durante la due giorni, con una gastronomia d’avanguardia che ha proposto il tradizionale, il vegano e il vegetariano. Oltre 300 persone sono passate da Massenzatico per il Convegno che aveva come riferimenti: Giacomo Matteotti, Gino Veronelli e Fabrizio De Andrè; senza dimenticare il nostro Antonio Piccinini. Erano presenti delegazioni da Svizzera, Francia, Spagna e Brasile e altre da tutta Italia, con la presenza significativa di professori, studiosi e storici. Non mancavano nemmeno importanti esperienze autogestite, come la Trattoria Popolare di Milano, il Birrificio Sociale Gallo Rosso di Parma, le Cucine Solidali del Brasile e alcune altre.
Vent’anni dopo, con grande coerenza, le Cucine del Popolo hanno riconfermato il piacere della tavola abbinato al piacere della libertà, in una dimensione internazionalista e pacifista davanti alle tremende guerre in corso. Ma hanno soprattutto dimostrato come si possa realizzare una cultura/pratica alternativa, anche a tavola, con una metodologia orizzontale fondata su una partecipazione diretta, volontaria e solidale.
Il Convegno è stato aperto da una relazione di Valentina Dal Monte che ha ripercorso la storia delle Cucina del Popolo attraverso i suoi Convegni internazionali. Sergio Toffanetti ha illustrato la bella mostra discografica dedicata a Fabrizio De Andrè impreziosita da libri e manifesti. Abbiamo pranzato con la cuoca di Durruti che ha proposto una pasta alle zucchine con una frittata spartana. Subito dopo è stato ricordato Ariello Bertozzi, militante comunista di Massenzatico, scomparso recentemente, che ha collaborato in più occasioni alle nostre iniziative.
Dopo il pranzo Guido Farinelli ha esposto la sua relazione sulla storia di cibo e lavoro “Forchetta e martello”, seguito dal curioso intervento di Carlo Ottone sulle mosche nel vino.
Interessante il racconto fatto da Franco Schirone sul viaggio enogastronomico della prima delegazione italiana che partecipò al Congresso di Saint – Imier 1872 dove abbiamo appreso, fra il serio e l’immaginazione, cosa hanno mangiato e bevuto i primi internazionalisti.
Cristina Francese, che ha illustrato tanti nostri manifesti, ha parlato della comunicazione delle Cucine del Popolo. Marco Fincardi ha relazionato sulle proposte gastronomiche durante le feste del 1 maggio reggiano. Dopo un aperitivo conviviale siamo ripartiti con la toccante comunicazione di Antonella Grimaldi su Antonio Piccinini assassinato dai fascisti a Reggio Emilia il 28 febbraio 1924 e successivamente c’è stato l’intervento di Claudio Piccoli sulla rivista “Il Cantastorie”, accompagnato da alcune canzoni di Tiziana Oppizzi dedicate a Giovanna Daffini, concludendo la prima parte del Convegno con un intervento di Giorgio Sacchetti dedicato al cibo ai “mangiari” dei contadini e dei minatori.
Alle ore 20 abbiamo cenato con il cuoco di Spartaco che ci ha proposto, dopo un variegato antipasto, la famosa “salsiccia del carpentiere”.
Alle 22 il bel concerto (quasi 2 ore) di Carlo Ghirardato accompagnato da Domenico Ingenito con le canzoni di Fabrizio De André, per finire la giornata con i fumi popolari e i liquori prolet.
Siamo ripartiti la domenica mattina con le “Patate in amore” di Ivanna Rossi e le magnifiche letture gastronomiche di Pierluigi Tedeschi, seguite dall’intervento di Marco Pandin “Mille papaveri rossi” dedicato a Fabrizio De Andrè. È stata poi la volta di Dino Taddei della Trattoria Popolare di Milano, spalleggiato dal “baffo”, l’oste più famoso della Lombardia, che ha spiegato questa bellissima realtà autogestita e solidale.
Massimo Ortalli ha fatto un preciso e illuminante intervento sul rapporto fra Giacomo Matteotti e gli anarchici. È stata poi la volta di Alberto Capatti che ha spiegato il primo Veronelli (quello non anarchico), e Leonardo Scaglioni che ha montato e trasmesso un video dove si vedono le trasmissioni di Veronelli alla RAI negli anni ’70.
Poi l’ospite più attesa del Convegno: Daniele Caron dell’Universidade Federal do Rio Grande do Sul che ha dato conto del ruolo delle Cucine sociali e solidali davanti al saccheggio capitalistico del territorio e le sue ricadute sulle popolazioni. Daniele è stata tradotta dalla bravissima Lisa Marrani. Questo magico incontro è stato possibile grazie alle “visioni” di Antonia Monticelli che ha dato vita ad un nuovo gruppo delle Cucine del Popolo “così lontani, così vicini”.
Alle 13 ci siamo fermati per il pranzo preparato dall’emergente cuoco rossonero che ci ha proposto 12 kg di “tagliatelle dell’internazionale” con 25 kg di funghi porcini abbinati anche a 15 kg di squisite scaloppine. A quel punto è scattato un applauso prolungato per tutte le cuoche e i cuochi di questa due giorni capaci, come ha detto chi li ha presentati, di cucinare insieme cibo e sogni.
Abbiamo riaperto il Convegno con la relazione di Michela Orsi che ha spiegato cosa si mangiava alle feste del settimanale Umanità Nova a Gragnana negli anni ’70: spaghetti,
tortelli, rosticciane, baccalà e tanto vino toscano. In questo paese di cavatori e pastori, a 4 km da Carrara, si trova il Circolo Anarchico (“Errico Malatesta”) più longevo del mondo, essendo stato fondato nel 1885 e tutt’ora funziona pienamente. Spesso le Cucine del Popolo organizzano gite in questa meraviglia per incontrare i nostri compagni e le nostre compagne a cui siamo legati da profondo affetto da oltre 50 anni.
Infine, Arturo Bertoldi e Max Collini hanno presentato il loro libro di successo (siamo alla quinta edizione) “Storie di antifascismo senza retorica”.
Sono poi entrati in pista le bambine e i bambini che hanno cavalcato le asinelle di Massimo Montanari, arrivando alle ore 19 con un altro classico: la gnoccata sociale.
Abbiamo chiuso il Convegno alla domenica sera con un bel concerto di canzoni dedicate a Giacomo Matteotti dove sono intervenuti con musica e parole Riccardo Dodi ed Enrico Volt.
Nel ringraziare e nell’abbracciare tutte e tutti per l’impegno profuso durante questo Convegno internazionale, vogliamo ricordare i prossimi appuntamenti delle Cucine del Popolo:
mercoledì 13 novembre ore 20: incontro (riservato ai militanti delle Cucine del Popolo) su “Saperi preliminari della gastronomia libertaria”;
primi di dicembre (data da definire): lettura (con cena) della Predica di Natale di Camillo Prampolini;
martedì 17 dicembre ore 20.00: “Pino Pinelli nel cuore”. Interverranno Claudia Pinelli e Alessio Lega in concerto.
Cucine del Popolo – Massenzatico (RE) 14 ottobre 2024

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