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L'ultimo scritto

L'ultimo scritto

(Reconstruir, gennaio-febbraio 1960, p. 1). Si tratta alla lettera delle ultime parole scritte da Albert Camus, La rivista anarchica argentina Reconstruir aveva proposto un questionario per brevi e secche risposte sulle questioni internazionali dell’epoca. Il questionario venne inviato nell’ottobre 1959 a varie personalità della cultura mondiale legate in qualche modo al movimento anarchico: Camus fu il primo a rispondere. Il suo testo fu elaborato e spedito il 29 dicembre, solo sei giorni prima della morte. Il testo apparve all’epoca ed appare ancora oggi, alla luce del tragico evento della sua scomparsa, come una sorta di testamento politico.

Reconstruir – Gli incontri al vertice tra i due rappresentanti degli Stati Uniti e dell’Unione Sovietica vi fanno concepire qualche speranza in merito alla possibilità di superare la divisione del mondo in due blocchi antagonisti?

Albert CamusNo: il potere rende folle chi lo detiene.

Reconstruir – Vi siete fatto un’opinione sulla possibilità di una coesistenza pacifica tra i regimi capitalista e comunista?

Albert CamusNon esiste un regime capitalista puro, né un regime comunista puro. Vi sono delle potenze che coesistono perché si temono a vicenda.

Reconstruir – Credete, per le altre nazioni, in una scelta netta tra Stati Uniti ed Unione Sovietica od ammettete la possibilità di una terza posizione e, se vi credete, come la descrive o definisce?

Albert CamusCredo in una Europa Unita, appoggiantesi sull’America Latina e più tardi, quando il virus nazionalista avrà perduto un po’ della sua forza, sull’Asia e sull’Africa.

Reconstruir – Passando ad altro genere di questioni, considerate positivamente lo sforzo che si compie in vista della conquista dello Spazio? Ritenete retrogrado il sentimento di molta gente che pensa che sarebbe molto meglio impiegare sulla Terra le enormi somme spese in missili e satelliti, per porre rimedio, per esempio, alla denutrizione cronica in vaste regioni del nostro pianeta?

Albert CamusLa Scienza avanza sia verso il male sia verso il bene. È un dato immodificabile. Il meno però che si possa dire, di fronte a realizzazioni tecnicamente stupende e politicamente orrende, è che non c’è nulla di cui vantarsi e nemmeno gioire.

Reconstruir – Come vedete l’avvenire dell’Umanità? Cosa si dovrebbe fare per giungere ad un mondo meno oppresso dal bisogno e più libero?

Albert CamusDonare, quando si può, e non odiare, se lo si può.

Traduzione di Enrico Voccia


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