E’ nuovamente disponibile, dopo ristampa, il libretto “Avanti siam ribelli. Lanciotto Ballerini e i Lupi Neri. Monte Morello 1943-’44”, a cura di Marco Rossi; pagine 36 con foto, Euro 5 spese postali incluse (oppure € 20 per 5 copie). Per richieste e contatti: archivio_antifa@virgilio.it
«Ribelli. Eravamo dei ribelli all’oppressione materiale e morale perpetrata dai fascisti e dai tedeschi nei confronti di uomini che volevano, invece, essere liberi»
Nella gelida alba del 3 gennaio 1944, sul Monte Maggiore, avveniva il primo vero combattimento della Resistenza fiorentina, tra una banda armata di ribelli alla macchia e reparti militari della Repubblica Sociale Italiana affiancati da carabinieri, con numerosi morti e feriti da entrambe le parti.
La banda era quella libertaria dei Lupi Neri, comandata da Lanciotto Ballerini, di Campi Bisenzio, che cadde durante lo scontro a fuoco, e ne facevano parte, oltre ad antifascisti e renitenti della provincia di Firenze e di altre regioni, diversi combattenti non-italiani, a riprova del carattere internazionalista della lotta di liberazione.
I “repubblichini”, per rappresaglia, arrestarono i civili per la solidarietà che avevano mostrato verso i giovani “banditi”, incendiando e saccheggiando il borgo medievale di Valibona.
Lanciotto Ballerini diventa subito un simbolo di riscossa popolare, lasciando in eredità alle formazioni partigiane fiorentine che andavano organizzandosi nel Mugello un nome che ebbe singolare fortuna nella storia della guerriglia contro l’oppressione nazi-fascista, per una società libera dallo sfruttamento e dalle guerre.