Incontro della rete sindacale internazionale di solidarietà e lotta

Dal 13 al 16 novembre 2025 si è svolta a Chianciano la sesta riunione della “Rete sindacale internazionale di solidarietà e lotta”. La rete è stata fondata a marzo 2013 con l’obiettivo di costruire uno strumento sindacale che unisca le lotte delle lavoratrici e lavoratori nella società attuale e permetta di costruire un rapporto di forze per battersi contro le ingiustizie e le discriminazioni perpetrate in varia misura dai governi e dal sistema capitalista a favore dell’emancipazione sociale, del diritto dei popoli ad autodeterminarsi, dell’uguaglianza, per la giustizia sociale.

Dalla nascita si sono svolti 5 incontri internazionali: marzo 2013 a Saint-Denis (Francia), giugno 2015 a San Paolo (Brasile), gennaio 2018 Madrid (Spagna), aprile 2022 a Digione (Francia), settembre 2023 a San Paolo (Brasile).

Attualmente riunisce i delegati sindacali di più di trenta Paesi nel mondo. Oltre ai delegati dei sindacati di base fondatori (Spagna, Francia e Italia) hanno partecipato all’incontro internazionale di Chianciano anche i delegati dei sindacati che aderiscono alla rete: Venezuela, Centro Africa, Palestina, Inghilterra, Colombia, Ecuador, Stati Uniti, Brasile, Costa d’Avorio, Portogallo, Ucraina, Pakistan, Polonia, Germania, Senegal, Argentina.
All’appello purtroppo sono mancati Sudan, Togo, Benin, Congo e Sudafrica – oltre ad alcuni dei rappresentanti invitati a parlare da Senegal ed Ecuador – a cui è stato rifiutato il visto d’ingresso in Italia. Nel panorama composito del sindacalismo di base presente in Italia, aderiscono alla rete e hanno partecipato all’incontro , rappresentanti di CUB, SIAL Cobas, Sicobas, COBAS scuola Sardegna, SGB, USI 1912, ADL Varese, ADL.

Un delegato per ciascuno dei Paesi presenti ha avuto modo di descrivere la situazione che attualmente i lavoratori vivono nei rispettivi settori e situazioni: condizioni e ambienti politico-sociali con differenze più o meno grandi che in questo contesto cercano di condividere forme e contenuti per portare avanti la lotta per i diritti dei lavoratori, e in generale per il miglioramento della vita delle persone e contro lo sfruttamento in ogni sua forma, pagando talvolta in prima persona, con il carcere se non con la propria vita.

Nelle giornate si è articolato il lavoro in gruppi di lavoro sia per settori professionali che per contenuti e obiettivi.

I settori professionali che si sono confrontati a livello internazionale al fine di analizzare le tematiche del settore, possibili campagne comuni, progetti e materiale da condividere sono stati: educazione, industria, logistica, settore postale, commercio e servizi, trasporti, salute e sociale, settore pubblico, pensioni, cultura e spettacolo.

Nonostante le difficoltà linguistiche i gruppi di lavoro professionali hanno permesso il confronto attivo e concreto sulle problematiche e le vertenze affrontate nei vari paesi e che hanno molti punti in comune per lanciare campagne e vertenze internazionali: tema salari, sfruttamento, privatizzazione dei servizi pubblici, spostamento risorse verso riarmo e spese militari e la possibilità di creare coordinamenti settoriali come ad es. quelli già esistenti per Amazon.

Il confronto si è sviluppato anche con gruppi di lavoro su aree tematiche: diritti donne e lotta contro oppressioni di genere, ecologia clima ambiente, migranti, razzismo e colonialismo, repressione e lotte sociali, salute dei lavoratori.

Il comune spirito internazionalista ha posto anche la solidarietà con la lotta del popolo palestinese tra i contenuti appoggiati e condivisi da tutti i partecipanti alla riunione di Chianciano, ma anche la solidarietà con le lotte sindacali nei paesi in guerra come il Sudan e l’Ucraina.

In questi anni la Rete è cresciuta esponenzialmente, ma questo è solo il punto di partenza, ancora molti Paesi e intere categorie di lavoratori non trovano rappresentanza e solo il fatto che la Rete esista e stia crescendo rappresenta una concreta possibilità per molti di far conoscere quello che avviene all’interno dei confini nazionali e di ricevere appoggio, solidarietà e aiuto dai sindacati presenti in altre nazioni e che affrontano le medesime problematiche, seppure con differenti gradazioni.

Nell’attuale mondo e in un’economia sempre più globalizzata è più attuale e necessaria che mai l’idea alla base dell’internazionalismo, in cui il sindacalismo pratica l’unità della classe lavoratrice e combina la difesa degli interessi immediati delle lavoratrici e lavoratori contro il modo di produzione capitalistico, con la volontà di un cambiamento sociale, abbracciando temi come il diritto alla salute, alla casa, alla terra, all’uguaglianza, all’ecologia, all’antirazzismo…
Il progetto di una dimensione internazionale per le classi lavoratrici, in vista della loro emancipazione, anima lo spirito da cui deriva la Rete sindacale internazionale un progetto che acquisisce maggior forza e importanza in un’epoca in cui il mondo del lavoro è costretto sempre più a subire la condizione di sfruttamento.

Paola – Cub Sanità

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