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Tre giorni anarcosindacalisti

Tre giorni anarcosindacalisti

Quest’anno la festa si è svolta in un territorio nuovo e pertanto è stata organizzata sfruttando al massimo le possibilità del territorio,‭ ‬ma sicuramente con modalità diverse da quelle cui si era abituati con la tre giorni nazionale a Rio Torto.‭ ‬E‭’ ‬stata una festa itinerante,‭ ‬in quanto abbiamo pensato che questo avrebbe potuto darci maggiore visibilità in città‭ (‬anche se purtroppo il tempo ci si è messo contro e il banchetto di sabato mattina si è ridotto a poco più di un’ora e non ha avuto la visibilità auspicata‭)‬.‭ ‬Speriamo che questo cambiamento sia stato percepito come una crescita sia a livello nazionale,‭ ‬sia a livello locale‭ (‬per noi è stato importante dare visibilità all’u.s.i.‭ ‬in terra fanese‭!)‬.‭ ‬Alcune iniziative sono state più partecipate di altre,‭ ‬ma comunque nell’insieme crediamo sia andata bene,‭ ‬considerando anche la novità per il territorio.‭ ‬Per quanto riguarda l’incontro sulle cooperative è stato forse il più partecipato a livello locale e ha dato vita a un dibattito vivace e sentito da parte del pubblico.‭ ‬Di grande interesse anche la giornata sulla crisi e il discorso antimilitarista.
L’iniziativa su‭ “‬cooperative tra mutualismo e aziendalismo‭”‬,‭ ‬svolta al Grizzly,‭ ‬ha evidenziato i grandi problemi di un settore dove i diritti dei lavoratori vengono continuamente negati.‭ ‬E‭’ ‬un settore dove l’USI sta portando avanti in varie regioni importanti battaglie.‭ ‬Nel territorio dove si è svolta la festa nazionale significative sono le lotte condotte dall’USI per la riassunzione dei lavoratori cimiteriali di Senigallia e di Urbino.‭ ‬All’incontro hanno partecipato lavoratori di realtà cooperative di Senigallia,‭ ‬Falconara,‭ ‬Fermo,‭ ‬Bologna,‭ ‬Parma,‭ ‬ecc.‭ ‬oltre alla segreteria del sindacato nazionale USI coop sociali.‭ ‬Scambio di esperienze,‭ ‬proposte e volontà di lotta sono scaturite dal dibattito.
L’USI Marche ha presentato anche l’opuscolo che i compagni hanno preparato sulle problematiche del settore e su come reagire:‭ “‬piccolo manuale di difesa per i lavoratori appaltati‭”‬.
In una sala nel centro storico di Fano,‭ ‬riempita per l’occasione di partecipanti,‭ ‬si è svolto l’incontro sui temi della crisi e delle prospettive anarcosindacaliste.‭ ‬Un dibattito‭ (‬introdotto dai due compagni della segreteria nazionale‭) ‬che è stato la continuazione ideale di quello,‭ ‬sulle stesse tematiche,‭ ‬che impegnò i delegati dell’Unione,‭ ‬al recente congresso nazionale di Trieste.‭ ‬Posizioni,‭ ‬anche diverse sull’analisi,‭ ‬hanno spaziato su vari temi,‭ ‬dalla natura della crisi‭ (‬se vera crisi o falsa crisi dove pochi arricchiscono sulla pelle del popolo‭)‬,‭ ‬ai recenti avvenimenti in Grecia fino alla situazione di povertà diffusa e di scomparsa dei diritti e delle libertà.‭ ‬Interventi anche su un sindacalismo cosiddetto‭ “‬di base‭” ‬dove varie sigle hanno già accettato il vergognoso accordo sulla rappresentanza che cancella diritto di sciopero e conflittualità di classe.‭ ‬Dall’analisi alle prospettive di lotta per un’anarcosindacalismo,‭ ‬unica alternativa per la difesa degli sfruttati,‭ ‬capace di svilupparsi sia sul terreno sindacale sia su quello sociale,‭ ‬della costruzione di un’economia solidale e della trasformazione rivoluzionaria della società.
Terzo e ultimo incontro quello sull’antimilitarismo,‭ ‬tenuto al Grizzly con una discreta partecipazione,‭ ‬dove Marco Rossi ha splendidamente illustrato il suo libro‭ “‬gli ammutinati delle trincee,‭ ‬dalla guerra di Libia al primo conflitto mondiale‭ ‬1911-1918‭” ‬spaziando sul grande ruolo dell’USI nella lotta antimilitarista di ieri e di oggi.‭ ‬Diversi gli interventi che hanno arricchito il dibattito con informazioni,‭ ‬testimonianze e prospettive di lotta.‭ ‬Si è anche legata la tematica antimilitarista alle lotte attuali contro la militarizzazione dei territori per le grandi opere e le situazioni d’emergenza.

U.S.I.‭ ‬sez.‭ ‬Marche

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