Sul numero scorso di Umanità Nova, Pepsy[1] risponde in maniera ampia ed articolata al mio precedente articolo “Il Potere della Comunicazione”[2] ed i suoi appunti critici vertono su due livelli. Il primo è, per così dire, di carattere “storiografico”, perché nella mia ricostruzione “dei rapporti tra movimenti comunicazione e, in particolare, sugli strumenti usati negli ultimi 50 anni viene fatto…
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Potere e comunicazione sociale
Le riflessioni pubblicata sul numero 7/2019 di UN[1] riguardano un argomento, la “comunicazione sociale”, molto importante ma che spesso non trova lo spazio che meriterebbe all’interno nelle nostre analisi sulla realtà che ci circonda. Il monopolio della comunicazione sociale è storicamente uno dei poteri dello Stato che, con il passare del tempo e con i cambiamenti tecnologici intervenuti negli anni…
Leggi di piùAutunno in giallo
Sono passati quasi dieci anni da quando i mezzi di comunicazione di massa diffusero il termine “primavera araba” per etichettare una serie di proteste che coinvolsero le popolazioni di alcuni paesi dell’Africa e del vicino Oriente. In quei mesi venne messa in evidenza da tutti i commentatori, ufficiali e non, l’enorme importanza che la Rete Internet – e in modo…
Leggi di piùLa rete col filtro
Oramai tutti dovrebbero essersi abituati alla politica urlata, un modo come un altro per nascondere la povertà di contenuti dei discorsi, adottata con determinazione da quasi tutti i politici. Per cui merita il giusto disinteressa la dichiarazione [1] di una delle componenti dalla trinità di governo italiana a proposito della decisione presa il 12 settembre scorso dal Parlamento Europeo. Anche…
Leggi di piùJurassic network
Mettere in Rete uno strumento di comunicazione all’inizio dell’estate aggiunge quel pizzico di incoscienza a una impresa che, già in partenza, non è certo di quelle più facili, se poi a fare una mossa del genere è un “gruppo di lavoro di hacktivist* e militant” che fanno “parte di centri sociali, circoli anarchici, esperienze sociali autogestite e hacklab” allora si…
Leggi di piùTutti contro i messaggini
A molti, il termine “messaggeria istantanea” (IM, Instant Messaging) può dire poco, mentre citando nomi come WhatsApp, Facebook Messenger, WeChat o Viber più o meno tutti sanno a cosa ci si riferisce. Queste applicazioni[1] contano centinaia di milioni di utilizzatori[2] e sono oggi tra gli strumenti di comunicazione elettronica più diffusi. Come sempre accade, quando un mezzo di comunicazione inizia…
Leggi di piùInternet ha perso?
Raccontano le cronache che, nel pomeriggio elettorale del 4 marzo, girava su una onnipresente applicazione di messaggistica istantanea un “sondaggio” che riportava delle percentuali di voto che poi si sono dimostrate quasi completamente sovrapponibili a quelle vere. Sembra anche che il totale delle percentuali dei voti fosse 103 e non 100, ma questo è solo un dettaglio. Chiedersi se il…
Leggi di piùIl "grande fratello" sempre più grande
Le informazioni sui nostri comportamenti in Rete possono rivelare, anche indirettamente, determinati aspetti della nostra vita e della nostra personalità che vorremmo mantenere riservati oppure a conoscenza solo di determinate persone. Questo desiderio è destinato continuamente a scontrarsi con l’aumento inarrestabile della sorveglianza tramite computer e non solo nel settore degli apparati repressivi statali. La quantità di dati che vengono…
Leggi di piùFalsa la notizia
L’esterofilia linguistica, che in molti paesi si dovrebbe chiamare più correttamente anglofilia, è una brutta malattia che affligge da sempre il sistema dei mass media ufficiali e non solo. Internet ha peggiorato le cose imponendosi come il principale luogo di creazione, crescita e diffusione di termini, modi di dire e veri e propri tormentoni. Nessuno può completamente sfuggire a questo…
Leggi di piùSolo una questione di soldi
A fine novembre è tornato di attualità il tema della “neutralità della rete” [1], dopo che la FCC (la Commissione per le comunicazioni degli USA) ha messo in cantiere un piano per smantellare una direttiva emanata nel 2015 dalla precedente amministrazione federale [2]. Ridotto ai minimi termini, esso è orientato a spianare il campo alle grandi compagnie che gestiscono le…
Leggi di piùRanocchie rosse
Gli anarchici conoscono, fin troppo bene, una delle più vecchie e ricorrenti critiche rivolte a chi vuole una società senza governo. La mancanza di stati e istituzioni provocherebbe il caos e favorirebbe l’instaurarsi della legge del più forte. Allo stesso modo viene sostenuto, da tempo, che “Internet è arrivato a riflettere tutta la bruttezza e tutti gli squilibri di potere…
Leggi di piùBalene a forma di bufale
Continua in modo incalzante la campagna militare dei politici e dei media ufficiali contro le cosiddette “fake news”. Intenzione lodevole se non fosse che troppo spesso sono proprio i mezzi di comunicazione più diffusi ad essere i principali divulgatori di “non notizie”, contribuendo in modo essenziale ad alimentare quel clima di paura e insicurezza che poi diventerà oggetto delle loro…
Leggi di piùFacce da…
Una delle caratteristiche della tecnologia è che uno stesso strumento può essere usato in modi e per scopi diversi. Non succede solo con i computer, anche una semplice chiave esagonale che dovrebbe servire per avvitare o svitare può essere usata in altri modi meno ortodossi. Questo però non significa che tutti gli strumenti tecnologici abbiano usi diversi ma solo che,…
Leggi di piùAnonima sconosciuti
Accanto a gruppi di hacker che hanno raggiunto una discreta notorietà anche fuori della Rete, si pensi ad “Anonymous”, ci sono quelli che al momento sono ancora poco noti, come “The Shadow Brokers” (TSB). L’immancabile Wikipedia ci dice che si tratta di un gruppo che si è fatto conoscere per la prima volta nell’estate del 2016, quando ha dichiarato…
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