Sicilia: G7 all’ombra della guerra

Dal 21 al 29 settembre la città di Siracusa è stata la Sede del G7 Agricoltura e Pesca e dell’Expo Divinazione.

Il G7 più lungo della storia, con un rientro politico non indifferente per il ministro fascista Francesco Lollobrigida.

Una kermesse che è servita a dimostrare la forza politica di Fratelli d’Italia, partito che proprio a Siracusa ha lanciato un messaggio chiaro agli alleati di governo: in Sicilia, come in Italia, i fascisti al governo sono una forza politica di tutto rispetto e senza di loro a capo del Paese non si va da nessuna parte.

Un evento che ha puntato tutto sulla location di Ortigia trasformata in uno spazio espositivo a cielo aperto dove la turistificazione e la gentrificazione da tempo hanno riscritto lo spazio cittadino.

I fascisti avevano proprio bisogno di questo grande evento al Sud. Il ministro Lollobrigida è stato il principale protagonista degnamente supportato dalla sua capa Giorgia Meloni, la presidente del consiglio dei ministri, nonché primo capo del governo donna e fascista, alla faccia delle anime belle che tanto cianciano di Repubblica fondata sulla Resistenza.

Poi, si sa, i fascisti ci tengono alla cultura e proprio in onore alla classicità greca intitolano l’Expo Divinazione”, dal sapore esoterico stragista di ordinovista memoria.

I camerati non si fanno mancare nulla: belle location, con riferimenti ad un passato e a un presente che non passa, al buio della Storia.

Dimenticavo: ai fascisti piacciono i giovani. Il ministro Lollobrigida annuncia l’istituzione del servizio civile agricolo, a 5 euro l’ora, un nuovo e puntuale caporalato di stato, belle immagini e sfruttamento.

In tutto questo una Sicilia distrutta dalla siccità, devastata dalla cementificazione, uccisa dall’inquinamento, che fa la guerra ogni giorno dalle basi di Sigonella e Niscemi.

Le belle immagini non nascondono una realtà fatta di sfruttamento e sottomissione, voluta da una classe dirigente isolana trasversale che fa del saccheggio della Sicilia la propria missione storica.

In queste giornate dell’apparire per devastare, alcune realtà hanno portato in piazza una narrazione diversa come l’iniziativa promossa da Alleanza Sociale per la Sovranità Alimentare che nella parrocchia di Bosco Minniti (sempre a Siracusa) ha organizzato un “contro Forum” dal titolo Fuori dal G7 nelle giornate del 26 -27-28, dove si è discusso di sovranità alimentare e di come gli stati e le multinazionali distruggono l’agricoltura.

Proseguendo con le mobilitazioni, le giornate promosse dal Contro G7 Agricoltura e pesca, ci sono stati nelle giornate del 25 e del 26 conferenze stampa e seminari di approfondimento; il 27 settembre un social forum dove si è discusso sulla situazione della Sicilia e il 28 un corteo che si è avvicinato a Ortigia, che ha visto partecipare 300 persone, tra cui Cobas, No Muos, No Ponte, Rebeldi, la Fas, Avs, PCI, USB ed altri ancora (mi scuso se non li cito tutti).

Adesso comunque viene il bello: bisogna dare continuità, sapendo che la questione ambientale in Sicilia è di primaria importanza, e che il presente della guerra ci condiziona tutti e ci aspettano doveri e compiti indicibili.

Antonio Rampolla

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