Nuovo attacco repressivo contro uno spazio sociale e autogestito in Slovenia.
L’Argo squat ad Izola, era già stato oggetto di repressione qualche mese fa, ma gli/le occupanti avevano respinto il primo tentativo di sgombero.
Questa mattina presto (martedi 3 gennaio), probabilmente in un momento in cui nessun* era all’interno dello squat, la compagnia di sicurezza Galekom, per interesse della proprietaria “Slaba banka” DUTB ha fatto irruzione negli stabili in maniera violenta, impedendo l’accesso agli/lle occupanti che non hanno potuto nemmeno tornare in possesso degli effetti personali lasciati all’interno nè agli altri oggetti comunitari (strumenti musicali, attrezzi, opere d’arte).
L’Argo è stato presidiato dalle guardie che negavano ogni genere di comunicazione con gli/le occupanti.
A quanto risulta, come successo in precedenza anche in un altro tentativo di sgombero di uno spazio sociale a Ljubljana, il Rog, questa estate, l’iter adottato dalle guardie di sicurezza è irregolare in quanto non c’è stato alcun preavviso di sfratto “legale” di una proprietà privata.
Come sta avvenendo in altri spazi sociali in Slovenia e in Europa questo è un altro inaccettabile attacco all’autogestione e all’autodeterminazione delle comunità che non passerà inosservato.
Per questo motivo esprimiamo solidarietà ai/lle compagn* dell’ Argo e invitiamo tutt* a andare sul posto o effettuare delle azioni solidali.
Aggiornamento ore 20.00 sembra che sia stato usato dello spray al peperoncino contro gli/le occupanti
tratto da Affinità Libertarie
qui un video di Komunal, portale di mediattivismo sloveno.