Il coprifuoco generalizzato imposto dello stato insieme alle condizioni senza precedenti dovute allo scoppio della pandemia di Covid-19, hanno dimostrato il carattere piu criminale, parassitario e antisociale dello stato, il quale non è interessato alle vite del popolo, ma è soltanto interessato a massimizzare i profitti dei padroni. Si preoccupano solo del salvataggio dell’economia e del ritorno allo status di regolarità capitalista.
Allo stesso tempo, lo statο ha imposto un divieto di azione politica e sociale. Le manifestazioni e ogni tipo di protesta vengono chimate “bombe sanitarie”. Alcuni esempi sono le manifestazioni del 17 novembre e 6 dicembre, il sciopero del 26 novembre, le manifestazioni degli studenti contro la ristrutturazione dell’educazione, le mobilitazioni di solidarietà con il prigioniero politico Dimitris Koufontinas, chi dall’ 8 gennaio ha iniziato uno sciopero della fame, le manifestazioni contro la gestione statale della pandemia. Tutte devono affrontare la repressione violenta dallo Stato.
Usando “la diffusione del virus” come una falsa giustificazione, lo stato cerca di normalizzare lo stato di emergenza ed imporre un lockdown politico contro dei nostri nemici politici, sociali e di classe. Alle persone che lottano, hanno imposto multe ed accuse inesistenti, gli edifici occupati e altri centri sociali sono sgomberati o attaccati. L’obiettivo dello Stato, in particolare per gli anarchici e i gruppi socio-politici più radicali è di imporre di un divieto totale e sterminarli.
Nella città di Patrasso, dall’inizio del nuovo lockdown (novembre 2020) e in mezzo a scelte di stato criminali sulla pandemia (arrivata a costare la vita a 100 persone al giorno), c’erano manifestazioni di resistenza significative contro l’imposizione del terrorismo di stato e della brutalità capitalista – in solidarietà con tutti che lottano per la vita, la salute, la casa, il cibo, l’istruzione, la libertà e la dignità.
Alle manifestazioni molte persone che resistevano ai divieti e al terrorismo statale sono state picchiate dalla polizia; gli edifici occupati e altri centri sociali sono stati messi sotto attacco, sono state imposte decine di multe e molte persone sono state arrestate. Ci aspettiamo che tra poco la repressione si intensificherà (dato che lo Stato dovrà gestire le conseguenze criminali delle sue scelte e che si intensificherà anche la resistenza sociale) e anche aumenteranno i bisogni del movimento a livello materiale, a causa dalle multe e spese processuali per diverse migliaia di euro. Molte sono anche le esigenze che nascono dalla difesa politica delle nostre strutture e delle nostre lotte.
Questo è il motivo per cui chiamiamo ogni militante a supportarci sia a livello locale che internazionale, in modo che possiamo affrontare gli l’ulteriore fardello dalla repressione statale insieme alla soffocante condizione sociale causata dalla gestione criminale della pandemia.
LA SOLIDARIETÀ È LA NOSTRA ARMA !
gruppo anarchico “disinios ippos” / membro di Organizzazione Anarchica Politica (APO)
Centro autogestito Epi ta Proso (87 Patreos str.)
https://www.firefund.net/anarpatras