Una tre giorni di mobilitazione sul nucleare e sulle sue ricadute militari e civili è organizzata a Marsiglia dalla Federation Anarchiste il 31 marzo, il 1° e il 2 aprile 2023. In questi giorni sono in programma proiezioni di film, conferenze e dibattiti.
Il governo francese sta rimettendo in moto la macchina nucleare senza la minima consultazione, approfittando della confusione che fa credere che l’energia fornita dalle centrali nucleari sia decarbonizzata e che possa addirittura salvare il clima. Il programma del governo prevede la costruzione di 6 EPR, il reattore nucleare europeo ad acqua pressurizzata di 3a generazione come quello ancora in costruzione nel sito nucleare di Flamanville che EDF, la società elettrica statale, non è in grado di gestire. Il ministro per la transizione energetica, Agnès Pannier-Runacher, ha chiesto la fusione delle autorità di controllo IRSN (Istituto di radioprotezione e di sicurezza nucleare) e ASN (Autorità della sicurezza nucleare) in un unico ente, per garantire un’osservazione compiacente degli impianti presenti e futuri. Nel programma del governo c’è anche l’ampliamento di impianti obsoleti, riducendo la loro sicurezza e trasformandoli in bidoni radioattivi che fanno temere incidenti della gravità di quelli di Fukushima o Chernobyl. Intanto i rifiuti stanno saturando le piscine di La Hague, sulla Manica, infiltrandosi nel terreno e minacciando i fiumi e il mare, mentre il progetto di seppellire le scorie più radioattive di Bure, in Lorena, mette a rischio migliaia di generazioni.
Ogni progetto nucleare, sia militare che civile, costituisce un pericolo di aggressione e di dominazione, oltre alle contraddizioni insite nell’uso di quella tecnologia. Per questo tra i temi affrontati ci saranno l’uso economico e politico del catastrofismo che giustifica, con l’emergenza climatica, l’uso del nucleare; la resilienza come nuova religione di stato, che impedisce di attaccare le cause dei disastri presenti e futuri.
Ci sarà uno spazio anche per le lotte antinucleari, a cui parteciperanno un’attivista proveniente dalla regione di Bure ed esponenti della Coordination antinucléaire Sud Est, che si batte per l’arresto immediato del nucleare dovunque.
Un’iniziativa interessante per il movimento antinucleare anche in Italia, dove prosegue il lavoro di governo e gruppi monopolistici di Stato per erodere i risultati ottenuti con le lotte degli anni ‘80 del secolo scorso. Il 6 marzo Ansaldo Energia, controllata dal Ministero dell’Economia, EDF (Électricité de France), compagnia dello stato francese per l’energia elettrica ed Edison, sua controllata italiana, hanno sottoscritto una lettera d’intenti per la cooperazione industriale nel settore dell’energia nucleare, anche in Italia. Il 13 marzo ENEL, società partecipata dal governo italiano per la produzione di energia, ha comunicato di aver sottoscritto un accordo di cooperazione con Newcleo, società di tecnologie nucleari “pulite” (sic!), per sviluppare tecnologie di quarta generazione, che convertono le scorie radioattive in combustibile per reattori. Umanità Nova non mancherà di informare su e criticare questa nuova avventura del governo.
T.A.