Dopo lunga malattia il 6 febbraio ci ha lasciato il compagno Leo Candela. A causa della situazione pandemica i suoi funerali si sono svolti in forma ristretta alla presenza di pochi intimi, concludendosi con la cremazione.
Leo Candela era originario di Bova Marina ove era nato l’8 dicembre 1948. Dopo aver conseguito un attestato di operaio specializzato presso l’Istituto Professionale “E. Fermi” si era trasferito a Milano ove vi aveva svolto la sua attività lavorativa stringendo rapporti con il movimento anarchico locale e partecipando alle varie iniziative ma mantenendo sempre un legame strettissimo con la sua terra d’origine, la Calabria.
Alle vicende della regione aveva dedicato alcuni suoi lavori come Breve Storia del Movimento Anarchico in Calabria dal 1944 al 1953 edito dalle Edizioni Sicilia Punto L di Ragusa. Aveva pubblicato poi, a proprie spese, alcuni opuscoli incentrati sulle figure di alcuni esponenti calabresi d’epoca risorgimentale come Antonino Plutino e i fratelli Romeo come pure ad episodi specifici (la rivolta del 1847). Altri opuscoli aveva poi scritto, negli ultimi anni della sua vita, dedicati ai più svariati argomenti, da autodidatta sempre curioso, dedito allo studio e alla riflessione. In tale veste ha collaborato nel tempo alla nostra stampa sostenendola in più forme; ha inoltre partecipato ai convegni e congressi della FAI ogniqualvolta si sono tenuti a Milano.
Alla sua compagna Giovanna Maria Ladu e alla figlia Aurora la nostra vicinanza e la nostra solidarietà più viva.
Le compagne e i compagni di Milano