Il “Weekend Libertaire” a St.Imier

Nell’estate appena trascorsa si è tenuto a St-Imier, in Svizzera, dal 29 al 31 luglio, il WEEK-END LIBERTAIRE / ST-IMIER 2022. L’iniziativa ha marcato il 150 anniversario dal congresso del 1872 dell’Internazionale Antiautoritaria, che è considerato l’atto di nascita dell’anarchismo organizzato.
Dibattiti, laboratori, concerti, proiezioni, oltre a delle cucine mobili, un campeggio internazionale e un salone del libro anarchico, hanno animato le tre giornate. Oltre 600 compagnx – in grandissima parte giovani e giovanissimx – provenienti soprattutto dalla Svizzera, ma anche dall’Italia, dalla Francia e dalla Germania, si sono riunitx e confrontatx, in un clima di scambio e solidarietà, dando un forte segnale in senso internazionalista e contro la guerra, dimostrando che l’autogestione è una pratica viva.

Nel corso delle giornate si è discusso in più lingue di temi centrali come lotte sociali, anarcofemminismo, autogestione, ambiente, antispecismo, e soprattutto antimilitarismo e guerra. La programmazione degli incontri è stata affidata ad una piattaforma online aperta, per dare spazio a tutte le proposte. La maggior parte dei momenti di dibattito si è svolta in modo completamente circolare, come momento di confronto spontaneo tra compagnx provenienti da esperienze differenti, di lingua diversa e con una pluralità di posizioni. Alcuni incontri, più strutturati, come presentazioni, conferenze o laboratori sono stati comunque vivaci e partecipati. Quello che probabilmente è mancato è stato un apporto più consistente da parte delle organizzazioni del movimento anarchico, il cui contributo è utile per portare contenuti e riflessioni, oltre che prospettive di azione, elaborate a livello di dibattito collettivo. Erano presenti come realtà organizzate l’Espace Noir di St-Imier, la locale Fédération Libertaire des Montagnes che riunisce appunto compagnx del cantone di Neuchâtel, del Giura e del Giura bernese (dove si trova appunto St.Imier), La FAU svizzera, la CNT-F, la Fédération Anarchiste francofona e la Federazione Anarchica Italiana. Organizzazioni – soprattutto quelle svizzere – che hanno avuto un ruolo centrale nell’organizzazione materiale dell’evento e nella sua riuscita. Durante le tre giornate il documento “Per un nuovo manifesto anarchico contro la guerra” elaborato dalla Federazione Anarchica Italiana è stato presentato e discusso nel corso dell’atelier antimilitarista che è stato uno dei più partecipati. Non sono mancate le iniziative di carattere storico, rivolte ad un passato più o meno recente, come nel caso del dibattito sui fatti di Genova del 2001. In quei giorni è stato anche proiettato, a cura del Gruppo Bakunin di Roma, il film, da loro realizzato, “Piazza Fontana 12/12″ con la regia di Matteo Bennati e Maurizio Scarcella. Il film ha suscitato un grande interesse da parte dei compagni, che hanno riempito la sala cinema dell’Espace Noir, occupando anche i gradini a lato delle file coi posti a sedere ed ogni spazio della sala stessa. Al termine, all’aperto si è tenuto un vivace e partecipato dibattito. Roberto Gargamelli e le altr* compagn* del Bakunin presenti hanno cercato di soddisfare la curiosità e le domande sulla vicenda storica e sul film, anche e sopratutto in relazione all’attualità. L’incontro si è concluso nella centrale Place du Marché con i canti delle corali anarchiche della Svizzera romanda, canti che hanno coinvolto moltx compagnx presentx e che sono proseguiti ben oltre il concerto.

La preparazione dell’incontro era iniziata a gennaio 2020 ed era stato inizialmente programmato un evento di portata globale, con delegazioni da diversi continenti, ma il contesto internazionale e le implicazioni della pandemia, che hanno anche reso più difficili le attività preparatorie, hanno imposto un rinvio al 2023. Il bilancio dell’incontro dell’estate scorsa è sicuramente positivo, e servirà da trampolino per lanciare nel prossimo anno un incontro anarchico internazionale.

Quello in programma per il prossimo anno a St-Imier infatti è un incontro anarchico di portata globale. Ad un simile incontro che si tenne nel 2012 parteciparono oltre 4000 anarchicx da diversi continenti, per quattro straordinarie giornate di confronto tra esperienze diverse. Quell’incontro si tenne in una fase particolare, segnata da insurrezioni popolari e rivoluzioni interrotte lungo la sponda sud orientale del Mediterraneo, dalla crescita del conflitto sociale in Grecia, dalla forza dei movimenti, come occupy e indignados, che mettevano in discussione l’autoritarismo crescente e le politiche di austerità globali senza però arrivare ad uno sbocco incisivo. Un incontro segnato anche dall’entusiasmo, in una fase storica in cui il movimento anarchico riprendeva centralità nei processi di trasformazione sociale nei più diversi paesi del mondo. Emerse con forza anche il nuovo ruolo del movimento nelle Americhe, soprattutto del Sud e Centrale, mentre la presenza di compagnx dall’Africa settentrionale fu impedita dalle politiche di frontiera razziste e repressive. L’incontro del 2023 si terrà in un clima profondamente mutato, alcune prospettive in questi anni si sono chiuse, ma tra le minacce che incombono sulle classi sfruttate e oppresse, si aprono nuovi spazi di azione. Sarà un’occasione per comprendere la situazione del movimento a livello globale, per creare occasioni di confronto e per costruire prospettive comuni. Nel 2023 sarà ancora più importante questo appuntamento perché è in queste occasioni che è possibile rafforzare le reti di solidarietà, consapevoli che solo l’internazionalismo per la rivoluzione sociale può fermare la spirale autoritaria e militarista a cui stiamo assistendo.

Alcuni dei compagni presenti

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