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Congresso della Fédération Anarchiste: mozioni e commento

Congresso della Fédération Anarchiste: mozioni e commento

Mozioni del Congresso della Fédération Anarchiste, riunitosi il 27, 28 e 29 maggio 2023 a Caulnes

NÉ CAPITALISMO VERDE NÉ NUCLEARE!

A causa in particolare dell’agroindustria e dei pesticidi, la fauna selvaggia sta scomparendo in misura maggiore o minore, a volte anche irrimediabilmente, il suolo si impoverisce, l’inquinamento aumenta, l’accesso all’acqua si fa sempre più scarso e la guerra attorno ad essa si avvicina (come a Sainte-Soline), le risorse minerarie sono sovrasfruttate, il vivente è troppo spesso inteso come una “risorsa”, di cui bisogna fare incetta.

Gli Stati organizzano e sostengono questa situazione (legislazione apposita, finanziamenti dedicati, repressione dell’opposizione, aumento volontario delle paure al fine di apparire come l’unico salvatore).

Tutto ciò garantisce l’espansione del capitalismo sviluppando la sua variante “verde”. Gli Stati giocano d’astuzia coi numeri, deformano la realtà, modificano il vocabolario creando una neolingua. Così come l’alchimista trasforma il piombo in oro, l’energia nucleare diventa un’energia verde, a basse emissioni di carbonio e neutra. Mentre invece è un’energia centralizzata, basata sull’estrattivismo attuato in particolare nelle nostre ex colonie, inquinando e sprecando acqua, generando rifiuti per millenni e imponendo una società di “pubblica sicurezza” e militarista.

Di fronte a questo bilancio, la Federazione Anarchica francofona ribadisce nel suo 81° congresso tenutosi a Caulnes, la necessità di lottare contro il capitalismo verde o meno che sia, e per una “decrescita” libertaria intesa come rallentamento del ciclo produzione-consumo (de-escalation) secondo le capacità del pianeta, sempre a patto che i bisogni primari delle popolazioni siano soddisfatti in qualsiasi parte del mondo. In effetti, gli anarchici postulano che il semplice fatto di nascere dia il diritto di vivere in modo egualitario con uguale accesso alla ricchezza.

La Federazione Anarchica francofona insiste sulla necessità di lottare per un altro rapporto con la vita e l’ambiente, inserito in una necessaria rivoluzione sociale e libertaria.

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DEMOCRAZIA ARMATA, LIBERTÀ IN PERICOLO!

L’attualità riguardante la scellerata e ingiusta riforma dell’aumento dell’età pensionabile è assolutamente rivelatrice. Questo governo, come i precedenti, pretende di essere democratico ma è solo una sinistra parodia e una truffa intellettuale e politica.

La Federazione Anarchica francofona ha sempre denunciato i governi che, tutti quanti, privano le popolazioni del diritto di decidere per se stesse e da sole la gestione della propria vita e del proprio futuro.

Secondo le élite di governo, la popolazione non è sufficientemente qualificata e in grado di prendere decisioni che la riguardano direttamente, relegandola, di fatto, in una posizione di dipendenza artificiale dai funzionari/e elett/e. Tuttavia, non abbiamo bisogno di un leader o di funzionari eletti per gestire noi stessi i nostri affari.

Ricordiamo qui che la legalità che usano non è altro che un rapporto di classe fossilizzato. Gli anarchici, invece, sono i vettori della legittimità dell’aspirazione a realizzare la giustizia sociale, qui e ora.

La Federazione Anarchica francofona denuncia tutte le strategie per costruire il pensiero unico, l’identità unica e la costituzione di schedari tendenti a qualificare e quantificare la popolazione per controllarla meglio e sottometterla al servizio del sistema capitalista (France Travail e altri).

Il disprezzo di classe e la terribile repressione per stabilire i propri disegni sono il terreno fertile per l’emergere dell’ascesa di ideologie di rifiuto dell’altro, come xenofobia e fascismo.

La repressione sistemica dei movimenti di protesta è totalmente spregiudicata, sfrenata, deleteria, mutilante, mortale: arresti arbitrari, arresti di polizia sistematici e ingiustificati, violenze poliziesche come a Sainte Soline e Mayotte, la reintroduzione delle brigate motociclistiche Brav-M altamente pericolose…

Lo Stato utilizza mezzi tecnici sempre più sofisticati per colpire corpi e menti: intelligenza artificiale, riconoscimento facciale, test del DNA, droni, ecc..

Queste azioni hanno lo scopo di rintracciare, localizzare, archiviare, arrestare e incarcerare qualsiasi individuo che osi avere idee contrarie agli interessi dei governi.

L’effetto colpo di fortuna dei Giochi Olimpici consente loro di testare dispositivi di monitoraggio “intelligenti” che ovviamente diventeranno permanenti e si generalizzeranno a tutti i tipi di situazione.

A lungo termine, ciò potrebbe portare a un controllo liberticida e dissuasivo di qualsiasi movimento di protesta. Non si tratta né di fantasy né di fantascienza: si tratta di metodi già utilizzati in Cina, e sempre più in altri paesi.

Per questo dobbiamo continuare le nostre lotte, diversificare le nostre tattiche per proteggerci, organizzarci, continuare ad informare, creare una controcultura e una controinformazione e soprattutto unirci di fronte alle lotte attuali e future!

Togliere legittimità al potere

Se la prima mozione spiega bene la gestione delle risorse da parte dei governi che, di fatto, non è altro che un accaparrarsele (cita, per quanto riguarda l’acqua, i mega bacini di Sainte Soline) e un decidere quali fonti energetiche utilizzare (il nucleare) scavalcando bellamente la popolazione, la seconda mozione del congresso della FA si aggancia alla prima facendo un quadro esaustivo di cosa è la repressione oggi. Da tempo non siamo più di fronte a eventuali e alle volte reali (vedi proprio Sainte Soline) scontri tra manifestanti e polizie (va precisato che in Francia dopo l’approvazione della legge sulle pensioni la mobilitazione è stata sicuramente maggiore che altrove). E se avvengono, si perseguono giuridicamente (laddove ci sono i soldi per farlo…) gli abusi di potere. Gli episodi di Bruna e di Verona avranno conseguenze e termineranno col classico farla pagare agli attori coinvolti per salvare il sistema repressivo. Rilevante è il discorso della cosiddetta sicurezza…con l‘elenco delle tecnologie usate oramai dagli Stati (e chissà quali altri sistemi di controllo sono in corso d’opera): IA (intelligenza artificiale), riconoscimento facciale, test del DNA, droni, sistemi di videosorveglianza e quant’altro. La sicurezza intesa come protezione da qualcosa (migranti, oppositori politici ecc.) e chi sta al governo ne indirizza gli apparati contro il nemico di turno. Ma non siamo in autocrazia (almeno ufficialmente, nonostante l’arbitrarietà delle leggi e della loro applicazione)…Per cui il voto dei nostri concittadini a Meloni & Co. conta…(e in tutto non dovrebbe arrivare al 15/17% degli “italiani”). Scardinare questo sistema significa dunque, non già sbatterci contro con le armi spuntate dello slogan o della protesta isolata, ma creare “sicurezza” innervando la società di relazioni basate sulla solidarietà e il mutuo appoggio anziché sulla competitività tanto cara alle aziende. Crosetto e quelli come lui vanno isolati e le tonnellate di armi che hanno prodotto potrebbero risultare spuntate di fronte a una fionda…
Sostanzialmente siamo di fronte ad un tentativo imponente di appiattimento delle coscienze e del dissenso, per cui, intanto vengono perseguite tutte le “teste calde” (e se uno ha perso il lavoro, è un migrante senza diritti peggio per lui, la calma non la deve perdere e, comunque, si può protestare in maniera “civile”…) col fine di rendere la massa docile e funzionale al sistema totalitario “democratico”. Alla massa si chiede (e chi se ne frega se a votare va il 40%) solo il voto. Ma è proprio anche attraverso l’astensione (altra nostra battaglia da che anarchismo è anarchismo) che si leva la legittimità al potere.

Damiano

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