Search

Un esempio ancora vivo

Un esempio ancora vivo
Quattro giorni di quarantena hanno segnato il decennale della rivoluzione tunisina ma il divieto di manifestare, a Tunisi e nel resto del paese, non ha fatto che riaccendere le proteste. Il fuoco della rivoluzione non si è ancora spento. Le rivolte di oggi Il traballante governo conservatore guidato da Hichem Mechichi ha deciso di usare il pugno di ferro e ha schierato anche i mezzi blindati dell’esercito per far rispettare quello che subito è stato chiamato un “lockdown politico”. Il 20 gennaio, dopo 6 giorni di manifestazioni e scontri, erano già oltre 1000 gli arresti da parte della polizia ma... Leggi tutto

Io vado a Zarzis

Io vado a Zarzis
Tra l’Italia e la Tunisia si intesse una folta rete di reciproche implicazioni costituita da un lungo corso di storie, eventi, snodi politici ed economici, persone connesse e narrative disconnesse, intermittenti, sempre all’occorrenza strumentalizzabili e spesso strumentalizzate per i fini più disparati dai soggetti più eterogenei. Questa rete si sovrappone e interagisce coi movimenti delle polveriere geopolitiche che, impazzite, si sono moltiplicate sullo scacchiere globale e non hanno mancato di attestarsi anche in Libia, un luogo reso mostruoso dal fatale interessamento internazionale. La Tunisia con cui questo inferno confina diviene quindi un paese che, a seconda delle differenti prospettive d’osservazione... Leggi tutto

Ribelliamoci alla guerra!

Ribelliamoci alla guerra!
Il 17 gennaio la Camera ha approvato il rinnovo delle missioni militari all’estero. Oltre al rinnovo di quelle già in atto, è stato deciso un nuovo impegno strategico in Africa, per la difesa della sicurezza degli interessi nazionali. Libia, Niger (con intervento anche in Mauritania e Benin), Tunisia, Sahara Occidentale, Repubblica Centrafricana. Questi i paesi dove saranno inviate le truppe. Gli interessi economici sono enormi. Il più noto è certo l’uranio in Nigeria, ma anche il mercato ampio e appetibile delle ex-colonie francesi (e non solo), un mercato che ha pure una moneta unica, il franco CFA, erede e continuatore... Leggi tutto

Tra crisi, rivolta sociale e jihad

Tra crisi, rivolta sociale e jihad
Le prime elezioni municipali dopo “Rivoluzione dei gelsomini” si svolgeranno entro la fine dell’anno. Lo ha dichiarato la scorsa settimana il presidente della repubblica Beji Caid Essebsi, in discorso alla nazione, che ha toccato i principali nodi problematici emersi dalle piazze. E che ha nel mancato decentramento del potere verso le amministrazioni locali – previsto dalla nuova Costituzione – uno dei suoi nodi. Rabbia e richieste di «pane e dignità» tornano ad infiammare le zone interne del paese, svantaggiate rispetto alla costa. Una protesta sociale simile a quella che nel 2011 partì da Sidi Bouzid per travolgere il paese e... Leggi tutto