Nonostante che lo sciopero indetto dalla Cub Trasporti per la giornata del 28 aprile scorso avesse ampiamente dimostrato come la maggioranza dei tranvieri milanesi è fermamente contraria all’accordo “Expo” siglato il 13 aprile tra Comune e le altre sigle sindacali (vedi UN 17/95), ancora una volta la Prefettura è intervenuta pesantemente nella vertenza precettando i lavoratori lo scorso 11 Giugno, così come li aveva precettati in occasione dello sciopero indetto dalla USB il 15 maggio e nella giornata del 14 aprile, per uno sciopero indetto sempre dalla Cub.
La precettazione è cosa che – almeno in teoria – dovrebbe essere decisa solo in casi del tutto eccezionali e per motivi estremamente urgenti e fondati; a Milano invece pare vada ultimamente molto di moda, dato che questa è la terza nel giro di un paio di mesi e sempre nei confronti dei lavoratori del trasporto pubblico.
Quale potrà mai essere la motivazione alla base di una scelta così drastica ?
Difendere il “diritto alla mobilità” delle migliaia e migliaia di visitatori che ogni giorno accorrono verso la grande esposizione internazionale ?
Oppure impedire che un’ulteriore, massiccia, adesione ad una giornata di sciopero possa costituire la prova provata che l’accordo in questione, un autentico regalo per l’Esposizione, è in realtà una colossale batosta per i tranvieri e riconfermare così ulteriormente come le decisioni dei sindacati siano state sin dall’inizio (e siano tutt’oggi) rigettate dai diretti interessati ?
In previsione dello sciopero era entrato in ballo anche il Corriere che il 9 giugno aveva scritto: “A fine maggio però i lavoratori Atm hanno ricevuto la prima busta paga con gli straordinari Expo e hanno ormai sperimentato la nuova organizzazione del servizio. Il clima sembra essere cambiato rispetto a un mese fa”.
Una affermazione che sembra più un atto di fede che altro.
Infatti, in un recente comunicato la Cub denuncia che “Tutti abbiamo constatato che il Premio di Risultato è inferiore, rispetto all’anno scorso, di un importo medio di 150€ che, guarda caso, è l’equivalente del premio Presenza dell’accordo Expo. Si è tolto da una parte per far finta di darlo dall’altra”.
Che la vertenza sia ormai sulla buona strada lasciamolo dire al redattore del Corriere.
Dopo l’annuncio dell’ennesima precettazione, quello che segue è il comunicato della Cub Trasporti:
Precettati per l’ennesima volta i tranvieri di Milano.
Cub Trasporti: Indetto un altro sciopero nei prossimi giorni.
Il prefetto Tronca ha impedito ai tranvieri di scioperare contro un accordo voluto dal Comune di Milano, pensato da ATM, siglato dalle segreterie sindacali (Cgil, Cisl, Uil, Faisa, Ugl, Sama e Orsa) ma bocciato dalla stragrande maggioranza dei lavoratori con l’adesione totale allo sciopero del 28 aprile scorso.
La precettazione avviene dopo che, di fronte allo stesso Prefetto, Cub Trasporti, per dimostrare disponibilità al dialogo, abbia fatto una proposta conciliativa.
Per il Prefetto, i Tranvieri devono digerire per forza l’accordo scellerato e con la precettazione va in soccorso di ATM e sindacati che non sanno più che pesci pigliare, essendo totalmente delegittimati loro, il loro accordo, le loro regole di rappresentanza.
Le burocrazie sindacali tengono in scacco la direzione aziendale, anche andando contro i lavoratori, con l’unico scopo di assicurarsi le “cadreghe” e le rendite da posizione.
La Prefettura supera questa volta addirittura la legge 146/90 che regolamenta lo sciopero, che pur limitandolo, prevede l’interesse a contemperare il diritto di sciopero e di mobilità.
La Cub ribadisce che con il precetto non si risolve una vertenza così importante e complicata; si cerca di nascondere i problemi di migliaia di lavoratori che rimangono e che Cub Trasporti intende, con ancor più determinazione, rappresentare.
In tempi brevi sarà indetto un altro sciopero e sicuramente un presidio davanti ai palazzi istituzionali.
Cub Trasporti