La Federazione anarchico-sindacalista del Bangladesh (BASF) ha tenuto una conferenza a Sylhet, Bangladesh, l’8 luglio 2018.
La segreteria della federazione ha organizzato la conferenza con la partecipazione di membri rappresentativi di diverse federazioni locali, circa la metà dei delegati partecipanti erano donne e l’altra metà erano uomini. Il segretario della International Workers ‘Association (IWA), Laury Akhi era presente come relatore speciale e ospite principale. Nella conferenza, i delegati dei lavoratori hanno affermato che il concetto di “anarco-sindacalismo” è assolutamente nuovo nel nostro paese e anche nella nostra regione. Fino ad ora, c’è stato un movimento operaio totalitario come parte della politica oltraggiosa e autoritaria che domina qui. Il movimento operaio tutt’ora esistente ha svolto un lavoro positivo, ma in generale ha prodotto una classe di persone che usano i propri privilegi e risorse della propria posizione per i propri interessi. In alcuni casi, gli esponenti politici che non fanno parte delle classi lavoratrici godono dei propri privilegi e benefici che sono possibili a causa della sottomissione della nostra classe. in Bangladesh, di destra o di sinistra che siano, i politici usano le classi lavoratrici per soddisfare i bisogni dei partiti politici e non per l’emancipazione della classe operaia. Le classi lavoratrici dipendono attualmente dai capricci dei politici. Sfortunatamente, circa l’85% dei sindacati dei movimenti delle classi lavoratrici utilizzava anche il potere politico della borghesia. I delegati presenti hanno affermato che, al fine di rafforzare il vero movimento operaio, le attuali associazioni rivoluzionarie dei lavoratori dovrebbero creare organizzazioni del lavoro libere [di base, ndt] nel proprio luogo di lavoro. I delegati presenti hanno anche discusso delle pratiche e della mentalità dei proprietari dei giardini del tè, dei direttori di fabbrica e funzionari statali. La maggior parte dei proprietari terrieri non segue le leggi sul lavoro mostrando invece qualche interesse per l’autoregolamentazione interna. I proprietari delle fabbriche ritengono che i lavoratori guadagnerebbero ancor meno nel settore informale di quanto non facciano nelle fabbriche. Questa convinzione, da parte dei padroni delle fabbriche, è una chiave di lettura dell’atteggiamento tradizionale che essi hanno nei confronti dei diritti dei lavoratori.
L’ospite speciale della conferenza, il segretario dell’IWA, Laury Akhi ha fornito una panoramica del movimento operaio internazionale e delle sue lotte, soffermandosi anche sulla situazione della lotta in Polonia. Ha affermato che le classi lavoratrici sono le creatrici di tutta la civiltà umana, ma sono state vittime dell’oppressione, dello sfruttamento e di varie privazioni nel corso dei secoli. I contadini producono cibo ma non ne ricevono; i lavoratori del tessile fabbricano vestiti, ma non hanno l’abbigliamento di cui hanno bisogno; i lavoratori costruiscono automobili e strade, che sono la base della civiltà, ma non ricevono rispetto né status nella società attuale. Laury Akhi ha poi raccontato chem dopo la rivoluzione bolscevica del 1917 in Russia, la classe operaia sperava che il loro destino e le condizioni socioeconomiche sarebbero cambiate. Ma sotto la politica “rivoluzionaria” del bolscevico, il vecchio, opprimente sistema sociale fu sostituito da una nuova oppressione rossa. Il partito comunista ha sostituito lo zar. La legittimità dello stato divenne l’idea dominante. E questo si manifestò in un rigoroso autoritarismo che venne imposto a tutto il popolo, compresi i contadini e i lavoratori, stabilendo il patriarcato di stato. Il paese divenne una prigione in nome del socialismo. Di conseguenza, le persone hanno costruito resistenza contro gli oppressori. Ma il partito comunista ha represso spietatamente dissidenti e proteste. Molte persone sono state uccise in Russia. Gli omicidi di massa e le sparizioni facevano parte della vita quotidiana.
Per l’accordo dei delegati, Laury Akhi ha insistito sul fatto che la tendenza del movimento anarchico in Bangladesh non deve essere un socialismo autoritario o basato sui quadri dirigenziali. Piuttosto, le persone comuni devono partecipare liberamente ad associazioni, federazioni e confederazioni indipendenti. Il metodo più efficace sarà quello di creare organizzazioni di lavoratori in ogni settore della produzione. L’associazione degli agricoltori e dei lavoratori sarà formata nella fabbrica e nei campi. Allo stesso modo, per I lavoratori intellettuali, gli operatori nei centri commerciali e nel terzo settore in genere saranno formate organizzazioni di base. Ogni organizzazione sarà quindi in grado di mantenere e proteggere i propri interessi formando volontariamente delle federazioni l’una con l’altra. Lo sviluppo della società anarchica accelererà attraverso le federazioni.
8 luglio 2018, Sylhet, Bangladesh
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traduzione a cura di Andres