Willy Monteiro Duarte

Quando la morte diventa il pretesto per l’ennesimo show televisivo, l’ennesima passerella elettorale, l’ennesima opportunità per conquistare visibilità e consensi, noi scegliamo il silenzio, scegliamo la dignità, scegliamo la solidarietà umana.

E’ anche per questo che domenica 13 settembre 2020 come Gruppo Anarchico Bakunin – FAI Roma e Lazio abbiamo scelto senza proclami di partecipare alla marcia organizzata dalla comunità capoverdiana per una giornata silenziosa a Colleferro.

Una manifestazione pubblica che non ha visto alcuna carica dello Stato, alcuna pubblicità mainstream, nessuna bandiera politica o spezzoni di partito, solo la presenza del sindaco e di un paio di giornalisti locali. Con una partecipazione di circa 200 persone, la maggior parte con una maglietta bianca come richiesto dalla famiglia di Willy Monteiro Duarte, siamo partiti dalla stazione di Colleferro, abbiamo attraversato la sopraelevata che costeggia la ferrovia, abbiamo girato per corso Garibaldi fino ad arrivare al Parco Pubblico dove Willy è stato massacrato mortalmente. Li sono stati depositati fiori e lanciato palloncini bianchi.

Chi non è mai stato a Colleferro non si può rendere conto di quanto siano vicine le finestre della caserma dei Carabinieri, che si trova praticamente attaccata alla rotonda dove è avvenuto il delitto.

Il dolore degli amici e dei parenti quest’oggi era straziante e la solidarietà umana dimostratagli l’abbiamo ritenuta necessaria e doverosa.

Ovviamente abbiamo rifiutato interviste o qualsiasi forma di visibilità politica, e crediamo che, in quell’assordante silenzio, il solo fatto di essere li è stato significativo.

Gruppo Bakunin – FAI Roma e Lazio

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