Vigilia di lotta. Resistenza operaia al governo laburista in Inghilterra.

Alla conferenza del Partito Laburista era abbondantemente evidente che la direzione del partito è ansiosa di dimostrare che ci si può fidare che agisca nell’interesse della classe dei padroni. Dai tagli delle indennità di carburante al rifiuto di abolire il tetto dei due sussidi per i figli, ai sacrifici per l’economia.

Allo stesso tempo, il Labour ha fatto un accordo con le direzioni sindacali che si muoverebbero per risolvere le controversie sulle retribuzioni mentre il governo offrirebbe riforme minime e inadeguate sui diritti dei lavoratori e sulle leggi contro gli scioperi. In misura minore o maggiore finora ha funzionato, facendo sì che vari settori accettassero accordi salariali irrisori. Tutto questo potrebbe cambiare nel futuro.

C’è un diffuso malcontento nei luoghi di lavoro intorno ai salari, e riguardo alla normativa. Molti lavoratori hanno poca fiducia che il governo laburista difenda i loro interessi. Le misure di austerità pianificate dai laburisti, compresa la dichiarazione di nessun ulteriore finanziamento del NHS (Servizio Sanitario Nazionale) e le cosiddette “riforme” che significano una maggiore privatizzazione del NHS, aggraveranno la situazione.

Ci saranno appelli da parte dei burocrati sindacali a “dare loro una possibilità”, per trattenere l’azione di sciopero e dare al Labour il tempo di agire. Questo potrebbe non evitare l’emergere di nuove lotte. Gli infermieri del sindacato RCN hanno votato a stragrande maggioranza per rifiutare un’offerta salariale del 5,5% e ci saranno nuove tornate salariali nella primavera del 2025.

La recente ondata di scioperi del 2022-2023 ha portato molti lavoratori a incrociare le braccia per la prima volta e ha dimostrato ai lavoratori che la solidarietà e gli scioperi possono essere efficaci.

Oltre a questo, c’è la netta possibilità che i laburisti aumentino le tasse universitarie, escludendo molti giovani della classe operaia dall’istruzione superiore ed esercitando una maggiore pressione su coloro che sono ancora in grado di frequentarla. Questo si unirà alla determinazione dei laburisti di lasciare che alcune università, ora in condizioni economiche disastrose, vadano in rovina. Jacqui Smith, Ministro per le Competenze, lo ha confermato dichiarando: “Lasceremo che alcune università falliscano”.

Il 30 ottobre il Cancelliere dello Scacchiere Rachel Reeves presenterà la prima finanziaria del nuovo esecutivo, allora suonerà l’ora della verità per il governo laburista di Keir Starmer. È prevista una manovra da 40 miliardi di sterline (47,8 miliardi di euro) fra nuove tasse e tagli di spesa che provocherà certamente critiche e proteste, ed indicherà in che direzione i laburisti, tornati al governo dopo 14 anni di confinamento all’opposizione, intendono far muovere il Regno Unito.

Gli infermieri dovrebbero essere sostenuti in qualsiasi azione sindacale futura, perché la loro lotta è quella di tutte e di tutti. La loro rabbia si è espressa in un rifiuto dell’offerta del 5,5% da parte dei due terzi dei 145.000 votanti. In una certa misura, sono stati incoraggiati dalla limitata vittoria salariale dei medici in formazione, che hanno ottenuto un aumento del 22%. Ma la rabbia degli infermieri è alimentata soprattutto dalle retribuzioni irrisorie e dalla crescente crisi del personale. Quarantamila infermieri hanno lasciato il servizio sanitario nazionale nell’ultimo anno, a dimostrazione della situazione in cui versa.

Questa decisione si affianca a quella di altri sindacati del settore sanitario di accettare offerte salariali inferiori all’inflazione. La leadership di Unite non ha offerto consigli ai suoi membri su come votare, ma il 35% di loro ha votato per rifiutare l’offerta del 5,5% (cosa che non si è verificata tra i membri di Unison, dove solo il 23% ha votato per rifiutare l’offerta).

Se gli infermieri entrano in azione, nonostante le manovre della dirigenza dell’RCN, devono essere pienamente sostenuti, così come qualsiasi azione sindacale localizzata nel servizio sanitario. Il governo laburista e i media si scaglieranno contro gli infermieri, affermando che le loro richieste sono irrealistiche e che i lavoratori avidi come gli infermieri sono la ragione per cui sono stati tagliati i pagamenti dell’indennità di carburante. A questa propaganda “divide et impera” bisogna rispondere con la massima solidarietà.

Tiziano Antonelli

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