Lo spazio sociale anarchico Libera nasce nel 2000 nelle campagne di Marzaglia, dopo i primi 3 anni di autogestione anarchica, socialità e la frequentazione di migliaia di modenesi si apprende dai giornali che l’area sarà oggetto di speculazione per realizzare un autodromo con gestione privata.
Iniziano così 5 anni di resistenza per evitare che un’area ad uso pubblico diventi ad utilizzo privato e che una zona ad alto livello ecologico finisca cementificata e asfaltata.
La lotta di Libera ha spaccato in due la città con decine di cortei fino ad arrivare alla partecipazione di 2.500 manifestanti e ha rischiato di far saltare il consiglio comunale.
Libera ha perso militarmente l’8 agosto 2008, quando ad agosto a Modena per motivi di afa non rimane quasi nessuno e ha resistito 9 ore.
Per questura e comune era finita li, obiettivo raggiunto, manganellate, botte, spinte, violenze di poliziotte su compagne e di poliziotti su tutti e tutte, il questore dopo 9 ore dove è successo di tutto dichiarò che non aveva ravvisato reati. Alcuni poliziotti e poliziotte però, volontariamente o come strategia, non sappiamo, si sono fatti refertare ed ecco la denuncia d’ufficio, ed ecco la denuncia a compagni e compagne non per resistenza ma per lesioni a pubblico ufficiale. C’è chi per lo stesso giochino di essere picchiato e contemporaneamente denunciato si è giocato tutti i benefici e stavolta quello che si prende lo deve scontare, rischio galera, col massimo della pena perché recidivo, cazzo per ben due volte le piglia e viene denunciato. E il terremoto che c’entra, oltre ai danni alla nostra progettualità campesina ha fatto danni anche sul processo. Uno degli indagati essendo residente in zona terremotata ha fatto si che la prescrizione si allungasse di 18 mesi e quindi siamo a sentenza.
Abbiamo messo in campo, per ora due presidi, entrambi il 19 novembre, giorno del processo e due cortei, uno il 14, il sabato prima, per informare e comunicare con la città e uno il giorno del processo, ma se i nostri e le nostre resistenti saranno condannate faremo molto di più.
La Libera Officina è il luogo che ora abbiamo ed oltre al processo dello sgombero di Libera e quello risolto positivamente per l’occupazione del Soverte ne rimangono altri 2 e visto che stiamo abbastanza bene, la lotta continua.
per Libera, colby