Ebbene sì! Dopo 5 anni l’Amministrazione passa ad un altro compagno. Un compagno che ha tutta la mia stima e avrà tutto l’aiuto necessario per svolgere al meglio questo incarico. Sarà un addio o un arrivederci chissà. Facendo un bilancio di questi anni, e chi meglio di me può farlo, posso solo ringraziare la federazione anarchica italiana di avermi dato l’opportunità di fare questa esperienza così arricchente. Ovviamente quando parlo di ricchezza non mi riferisco certo ai bilanci del giornale; infatti, mentre gli abbonamenti diminuiscono le spese aumentano, in particolare modo quelle della carta il cui costo in questi ultimi mesi, causa covid e guerre, è letteralmente esploso. La carta sarà sempre una spina nel fianco, all’inizio della sua attività militante UN aveva il problema del rifornimento di questa materia prima, un vero e proprio boicottaggio da parte dello stato e dei padroni, ora che la carta c’è, anche se limitata, costa come non mai, e non è anche questa una forma di boicottaggio? Tuttavia anche tra le mille difficoltà, grazie allo sforzo economico di tutt* noi, siamo riuscit* a continuare le pubblicazioni e, cosa al tempo non scontata, a risanare i debiti. Questo noi implica che possiamo dal 1919* affermare la nostra indipendenza di pensiero, senza essere in debito o aver bisogno del sostegno dello stato e del capitale. In questi anni ho avuto l’opportunità di conoscere una parte dei lettori, lettoru e lettrici di Umanità Nova, tra messaggi, chiamate, inviti a iniziative e a feste sono arrivata a considerare, come scritto più volte, quello che altr* vedono come una mera lista di nomi e numeri, la carne e il sangue del settimanale. Ho realmente toccato con mano la vivacità del movimento anarchico italiano e non solo, ed per questo che anche nelle avversità mi accompagna sempre una solida speranza nel futuro e la certezza che l’anarchismo passa attraverso una preziosa rete di relazioni. Ora UN si prende una pausa per compiere al meglio il cambio redazionale e amministrativo, sarà tempo utile per continuare a riflettere sul compito che un giornale militante come il nostro deve avere. Diventa ancora più importante quindi che continuiate a mandare i vostri suggerimenti le vostre critiche e le vostre lodi. La pausa sarà un po’ più lunga del solito vero, e per questo ci sarà un conseguente slittamento delle scadenze degli abbonamenti, ma quello che più ci deve interessare e che Umanità Nova riprenderà più forte di prima la sua corsa “ostinata e contraria” verso il futuro e oltre. Non preoccupatevi quindi ma pensate a quante iniziative e feste potrete organizzare quest’estate in modo da non far mancare il vostro sostegno. Il conto corrente, anche con il cambio di amministrazione, rimarrà lo stesso per cui rinnovo per l’ultima volta il mio invito a ”donare quel che si può per la Vita del Settimanale“. Ora passo il testimone. Ci si vede nelle strade e nelle piazze perché come ormai ben sapete, tutt* noi oltre a questi incarichi che giustamente devono essere a scadenza, siamo prima dopo e durante soprattutto compagn* attiv* che lavorano per l’anarchia! Un lavoro lungo e paziente quello dell’ anarchismo sociale in cui Umanità Nova ha un suo ruolo non indifferente. Un abbraccio solidale a tutte tuttu e tutti: Viva l’Anarchia e Viva Umanità Nova!
* Per capire perché mi riferisco al 1919 e non al 1920 leggete il mio contributo in “Umanità Nova 1920-2020” (un secolo d’informazione anarchica) edizioni zeroincondotta 2022