Nella serata di venerdì 21 ottobre 2016, nel Teatrino del Vecchio Mercato a Castel Bolognese, si è svolto il primo incontro programmato del ciclo sull’educazione libertaria Vaso, creta o fiore? Educare alla libertà, organizzato dalla Biblioteca Libertaria “Armando Borghi” (Blab) in collaborazione con l’Assemblea degli Anarchici Imolesi e con la Biblioteca Comunale “Luigi Dal Pane”.
La serata si è aperta con un omaggio a Dario Fo, recentemente scomparso, di cui è stato proiettato un brano di circa 7 minuti da “Mistero Buffo”, in una registrazione del 1977. Il brano scelto – la parte iniziale di una presentazione con commento del celebre Contrasto Rosa fresca aulentissima di Cielo (o Ciullo) d’Alcamo, un testo che sta alle origini della letteratura in lingua italiana –, si prestava particolarmente a introdurre l’incontro in quanto contiene alcune acute critiche alla scuola istituzionale, espresse da Dario Fo con la sua solita verve satirica giullaresca.
È seguita una breve introduzione di alcuni degli organizzatori, che hanno spiegato le ragioni per le quali la Blab ha deciso di organizzare un ciclo di iniziative proprio sul tema della pedagogia e della educazione libertaria, presentandone in modo articolato il programma. Si è sottolineato il fatto che questa serie di iniziative pubbliche si svolge nell’anno in cui cade il Centenario della fondazione della Biblioteca Libertaria di Castel Bolognese, creata nel 1916 da un gruppo di anarchici, allora giovanissimi, raccolti attorno a Nello Garavini (1899-1985). Nelle intenzioni della Blab l’organizzazione del ciclo rappresenterebbe quindi anche un modo per celebrare degnamente il Centenario.
Presentato da Andrea Papi, socio della Blab e curatore del ciclo, ha quindi preso la parola Francesco Codello, riconosciuto massimo esperto sui temi della pedagogia e dell’educazione libertaria (storia e attualità) nel nostro paese, che ha tenuto una pubblica conferenza dal titolo La buona educazione – educare e auto/educarsi. Secondo il parere unanime dei presenti, Codello ha svolto una relazione ricca di contenuti e spunti, all’altezza delle aspettative.
Ne è risultata una critica puntuale ai fondamenti della scolarizzazione istituzionale vigente, presentata come contraddittoria e profondamente autoritaria, che coscientemente stravolge il significato di “apprendimento” e “autonomia”, due concetti chiave dell’educazione, trasformati in pratiche d’insegnamento volte a indottrinare e plasmare, sorrette da meritocrazie e valutazioni tese soltanto a inquadrare lo stato di incameramento di un sapere precostituito, acritico e sottomesso.
Al contrario l’educazione di ispirazione libertaria, incentrata sul raggiungimento di un’autentica autonomia, si fonda sull’apprendimento spontaneo e sulla valorizzazione di differenze e specificità individuali, al di fuori di ogni arbitraria classificazione e di valutazioni meritocratiche. Ogni individuo merita di vivere con piena consapevolezza la propria esperienza di vita, potendosi relazionare con gli altri alla pari, senza esser considerato minore da arroganze adulte finché è piccolo, senza esser discriminato e asservito dalle prepotenze del potere quando sarà adulto.
Interessante anche il dibattito che ne è succeduto, nel corso del quale sono intervenuti diversi dei presenti, riconoscendosi nella qualità e nel senso del discorso ascoltato, arricchendolo con riflessioni e esperienze personali.
In conclusione, si può affermare che la serata è stata un successo, che chiunque vi abbia preso parte ne è uscito soddisfatto e che il ciclo è partito nel modo migliore. Restiamo in attesa di vedere come andranno gli incontri successivi.
Va ricordato infine che in concomitanza col ciclo d’incontri, nei locali della Biblioteca Comunale di Castel Bolognese, dal 21 ottobre e fino al 16 dicembre, è allestita un’esposizione di testi e documenti dedicati all’educazione libertaria, forniti dalla Biblioteca Libertaria “Armando Borghi” e dall’Archivio Storico della Federazione Anarchica Italiana (Imola).
Andrea Papi