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Primo maggio nelle strade

Primo maggio nelle strade

Questi i primi report arrivati dalle tante piazze del primo maggio.
Il comunicato della Cdc della FAI “Primo maggio in piazza contro il governo” è stato diffuso in molte delle iniziative e vari striscioni e slogan comuni fra cui “Le nostre vite contro i loro profitti” hanno caratterizzato la presenza delle anarchiche e degli anarchici della FAI ma non solo.
Qui trovate anche il comunicato dell’IFA

TRIESTE
Dopo un riuscitissimo 25 aprile, anche la giornata del primo maggio è stata ricca di soddisfazioni per noi. Prima tappa alle 9.30 in piazza Unità per il presidio/flash mob organizzato assieme ai Cobas e all’Usi-Cit. Dopo alcune canzoni del coro sociale i/le partecipanti (circa 60 persone) si sono posizionati su varie file ognun* con un diverso cartello in mano su cui erano indicate le tante motivazioni dell’iniziativa: dalla lotta contro le spese militari e per una sanità pubblica, universale e gratuita, alle lotte nella scuola, per il sostegno mutualistico e solidale dal basso, contro ogni discriminazione etnica o di genere, per casa, reddito e servizi sociali per tutt*. Gli stessi contenuti sono stati gli elementi portanti dei discorsi al microfono. Oltre alle tre organizzazioni ha parlato anche un attivista dell’Assemblea dei lavoratori e lavoratrici dello spettacolo. Un breve intervento sulle origini storiche della giornata del primo maggio da parte di un nostro compagno ha chiuso l’iniziativa che ha avuto anche una discreta eco sui media. In contemporanea altri pezzi del movimento avevano dato vita ad un’iniziativa itinerante in altre parti della città con soste in vari luoghi simbolo (carcere, ospedale…).
Mentre alcun* compagn* restavano nella piazza (dove si è poi tenuto il solito triste comizio della triplice) allestendo un banchetto con libri, giornali e bandiere, la gran parte di noi si è spostata in campo san giacomo dove alle 11 è iniziata l’altra iniziativa “Produci, confinati, crepa” organizzata assieme ad altre realtà sindacali e di movimento della città che si protratta fino a sera. Abbiamo allestito il nostro banchetto e affisso bandiere e striscioni con le scritte “Le nostre vite contro i loro profitti” e “Ricchi: sanità privata. Poveri privati della sanità. Solidarietà e lotta di classe contro il potere”. Per due ore vi sono stati numerosi interventi al microfono che hanno approfondito varie tematiche di fronte ad una piazza partecipe di circa 400 persone. Da parte nostra, così come fatto nell’iniziativa in p.unità, abbiamo letto il comunicato della Cdc della FAI “Primo maggio in piazza contro il governo”. Dopo pranzo la giornata è proseguita con musica e balli come sempre sotto gli occhi vigili di digos e gendarmi in divisa. Un bilancio della giornata sicuramente positivo, non solo per l’ottima diffusione del nuovo numero di “Germinal”, dei libri e altri materiali ma anche per l’interesse riscontrato per le nostre attività e nuovi contatti presi.                Altre foto qui.

Gruppo Anarchico Germinal

TORINO
Primo Maggio. Le nostre vite valgono più dei loro profitti.
Il Primo Maggio a Torino ha visto un corteo che sfidando la pioggia battente e gli assurdi divieti di manifestazione, ha sfilato lungo via Po concludendo la sua corsa in piazza Castello. Un nutrito spezzone anarchico di compagne e compagni, aperto dallo striscione “Né stato né padrone. Azione diretta!”, ci ha tenuto a ribadire l’importanza di una giornata di lotta che riguarda tutti i lavoratori e le lavoratrici, i precari e le precarie, i disoccupati e le disoccupate, autocton* o migranti; una giornata che affonda le sue radici negli scioperi e nelle dure lotte degli operai di Chicago nel 1886 per le otto ore lavorative, per le quali cinque anarchici vennero impiccati. Oggi il fuoco di quelle giornate continua ad ardere e a restituire al primo maggio la sua reale valenza, non certo quella di una giornata di celebrazione di un lavoro sempre più precario, pericoloso, malpagato e sfruttato, e nemmeno di una stanca ricorrenza, ma altresì quella di una tensione potente e continua verso la libertà, l’uguaglianza, la giustizia sociale, che nessun tentativo di recupero o di riassorbimento da parte dello stato e del padronato potrà mai del tutto esaurire. Lungo il tragitto si sono alternati numerosi interventi al microfono che hanno messo in evidenza le contraddizioni di un sistema politico ed economico i cui esponenti più rappresentativi ci raccontano di voler salvaguardare la nostra salute, ma che negli ultimi anni hanno tagliato senza sosta sulla sanità e sui servizi sociali, foraggiando le imprese, investendo nelle grandi opere e aumentando la spesa bellica. La produzione non si deve fermare. Ammassarsi nelle fabbriche, nei magazzini della logistica, nei mezzi pubblici è più salubre che scendere in piazza con tutte le precauzioni del caso, per denunciare le politiche criminali di tutti i governi che hanno portato a oltre 120.000 morti per covid e altre decine di migliaia a causa di patologie gravi non adeguatamente seguite e curate. Altre voci non allineate hanno denunciato le condizioni indegne di chi è costrett a lavorare al tempo del capitalismo trionfante in piena pandemia, la condizione delle donne minacciate dall’incalzante reazione patriarcale, la militarizzazione delle nostre periferie con funzione di controllo e di repressione di qualsiasi insorgenza sociale, l’urgenza di autorganizzarsi e lottare per cambiare la rotta, riprendersi in mano il proprio destino, senza deleghe, sbarazzandosi una volta per tutte dei “santi in paradiso”: partiti e burocrati sindacali.
Terminato il corteo in molt* si sono spostat* al parco Dora per un momento di libera convivialità, comizi, interventi musicali e pranzo condiviso, al riparo dall’imperversare delle precipitazioni atmosferiche.
Viva il 1° Maggio! Viva l’Anarchia!

Federazione Anarchica Torinese

CAVRIAGO
Grazie a tutte e a tutti per la bella giornata e la buona partecipazione alla manifestazione di ieri dove abbiamo ricordato Francescotti e Barilli assassinati dai fascisti. La giornata è stata anche caratterizzata dall’esposizione della mostra curata dalla FAI Reggiana sui 100 anni del settimanale anarchico Umanità Nova nella sala comunale. Ringraziamo Anpi Cavriago, tutti i relatori, cori e i musicisti.
Ricordiamo che sabato prossimo 8 Maggio 2021 saremo a Luzzara in una nuova importante iniziativa che realizzeremo con l’Anpi locale per ricordare Riccardo Siliprandi assassinato dai fascisti il 5 Maggio 1921. La manifestazione si svolgerà a in piazza Tedeschi a partire dalle 16:00; ci saranno interventi, letture e un comizio conclusivo di Gianmaria Valent della FAI Reggiana.

Federazione Anarchica Reggiana

CARRARA
Il tempo è galantuomo, non solo perché non è piovuto, anzi raggi di sole hanno illuminato la nostra presenza nelle piazze, ma soprattutto perché un 1 Maggio nato in sordina e in formato ridotto nel suo svolgimento ha richiamato comunque un bel numero di compagni.
Uno spezzone rosso nero è partito dalla sede in piazza Duomo per raggiungere il monumento dedicato ad Alberto Meschi sindacalista anarchico.
Lì altri compagni aspettavano le bandiere dei gruppi locali e delle Federazioni Empolese e Livornese che ringraziamo per la sempre gradita presenza.
Abbiamo deposto corone di fiori, mentre alcuni distribuivano volantini.
Esposto lo striscione “Le nostre vite valgono più dei vostri profitti “, intonando Canzone del Maggio.
Canti spontanei si sono susseguiti e anche i cavatori hanno steso la loro bandiera sul prato davanti al monumento.
Di seguito abbiamo fatto ritorno in sede dove la generosità dei compagni ha messo in tavola formaggio, fave e vino per un brindisi comunque in sicurezza, che oltre ad essere stato libertario è stato liberatorio sotto l aspetto psicologico.
Evviva il Primo Maggio!

Gruppo Anarchico Germinal-FAI Carrara

MILANO
Spezzone della Federazione Anarchica di Milano al corteo partito da Largo Cairoli.

NAPOLI

MONFALCONE
Ottima riuscita del primo maggio con un centinaio di persone a Panzano indetto da “Monfalcone Meticcia” al cui interno sono presenti i compagne e le compagne del Coordinamento Libertario Isontino e del Caffè Esperanto.

PALERMO
Qui un report e alcune foto.

in aggiornamento

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