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La schiavitù del lavoro. Le radici economiche e sociali del conflitto nel Vicino Oriente.

La schiavitù del lavoro. Le radici economiche e sociali del conflitto nel Vicino Oriente.
Uno dei problemi centrali della questione israeliano-palestinese è la dipendenza pressoché totale della forza lavoro palestinese dall’economia israeliana. La mancanza di un autonomo ciclo economico palestinese, rende la striscia di Gaza e la Cisgiordania una riserva di manodopera a bassissimo costo per le esigenze dello stato israeliano. Le alterne politiche di chiusure ed aperture dei valichi con i territori palestinesi ed il sistema dei permessi di lavoro in Israele, sono una fonte di ricatto sociale ben superiore alle costrizioni militari. I permessi di lavoro sono concessi solo per quei settori in cui i palestinesi non siano in competizione con i... Leggi tutto

Hamas e il friend-shoring. Le conseguenze del 7 ottobre sulle relazioni internazionali.

Hamas e il friend-shoring. Le conseguenze del 7 ottobre sulle relazioni internazionali.
La guerra a Gaza, come tutte le guerre contemporanee, possiede più di una dimensione da analizzare per cercare di comprendere quello che sta avvenendo. Per molti versi la complessità delle guerre attuali può essere descritta come una struttura a cerchi concentrici in cui ogni cerchio è contenuto in un cerchio maggiore con il quale si interseca. Altri commentatori hanno utilizzato la metafora seduttiva della matrioska, la bambola russa che contiene al suo interno svariate altre bambole di dimensioni sempre minori. A mio avviso il paragone con i cerchi intersecanti contenuti all’interno della stessa figura geometrica è però più incisiva in... Leggi tutto

Israele-Palestina. Un passato senza fine

Israele-Palestina. Un passato senza fine
La storia è piena di eventi, anche piccoli, che a volte si trasformano in una notizia molto più importante. Non è questo il caso di quanto accaduto il 27 ottobre scorso, quando alcune centinaia di manifestanti hanno invaso pacificamente la Grand Central Station di New York dove è stata bloccata la circolazione dei treni fino a quando la polizia ne ha portati via in manette a centinaia. Eppure il fatto aveva tutti gli elementi per diventare notizia in quanto i partecipanti al pacifico sit-in mostravano cartelli e striscioni contenenti scritte alquanto significative: “I palestinesi devono essere liberi”, “Piangere i morti... Leggi tutto

2-1-0 * 2 POPOLI, 1 TERRA, 0 STATI

2-1-0 * 2 POPOLI, 1 TERRA, 0 STATI
Assistiamo con orrore all’aggressione delle forze armate israeliane alla popolazione civile di Gaza con attacchi continui che non lasciano scampo: a nord, a sud, negli ospedali, nelle strade percorse dai profughi, nei luoghi religiosi. Chi condivide le scelte del governo di Israele, chi si arricchisce con il traffico di armi e le importazioni dal paese del Vicino Oriente, chi approfitta di una situazione determinata dal rifiuto, che dura da cinquantasei anni, dei governi israeliani di rispettare le risoluzioni delle Nazioni Unite, sono gli stessi che accusano di essere sostenitore di Hamas chiunque conservi un minimo di umanità e provi sdegno... Leggi tutto

Da un orrore senza fine per la fine dell’orrore

Da un orrore senza fine per la fine dell’orrore
Eredi della Prima Internazionale continuiamo a proclamarci internazionalisti. In un mondo dove i nazionalismi, gli identitarismi, i particolarismi, i sovranismi dilagano scatenando guerre e distruzioni seguitiamo a pensare che solo l’unità di tutto il proletariato mondiale possa aprire la strada ad un mondo di liberx ed eguali. Ed è per questo che ci impegniamo e lavoriamo con tuttx coloro che si mobilitano contro il militarismo, il riarmo generalizzato, il complesso militare-industriale e contro le frontiere e gli Stati che le garantiscono per il rilancio della lotta di classe su scala mondiale. E mentre sosteniamo i disertori, i renitenti, gli oppositori... Leggi tutto

Repressione a Livorno. I nuovi squadristi preparano la guerra.

Repressione a Livorno. I nuovi squadristi preparano la guerra.
Giovedì 12 ottobre l’associazione “Italia Israele” ha promosso un presidio per contestare l’operato del sindaco Salvetti che si è rifiutato di esporre la bandiera di Israele sul Palazzo Civico, emettendo un comunicato di solidarietà nei confronti di tutti i popoli oppressi dalle guerre. Nel corso di tale contestazione, alcuni giovani, la maggior parte minorenni, hanno esposto uno striscione in cui esprimevano la loro opposizione ad Hamas e ad Israele. Tanto è bastato alla Digos per procedere al fermo dei giovani, ad alcuni dei quali sono state prese foto segnaletiche. All’azione della polizia si sono aggiunti anche qualche partecipante al corteo... Leggi tutto

Israele e Hamas: zuppa o pan bagnato?

Israele e Hamas: zuppa o pan bagnato?
Riceviamo e pubblichiamo un contributo di riflessione sulla questione israelo-palestinese. Sebbene non sia espressione di un punto di vista affine alla nostra sensibilità e al nostro patrimonio teorico, ci sembra che offra, comunque, alcuni spunti di interesse.  La redazione web La guerra infinita tra lo Stato di Israele e Hamas è la dimostrazione tragica e inequivocabile della validità del principio fondante del libertarismo: il potere (qualunque tipo di potere) uccide. Nelle nostre società, “adagiate” nell’illusione di senso e successo che edonismo e consumismo alimentano in maniera scientifica e criminale, il potere uccide le libertà e i valori non conformi; in... Leggi tutto

Israele: nazionalisti all’attacco

Israele: nazionalisti all’attacco
È dal 13 aprile che a Gerusalemme Est si stanno protraendo scontri tra manifestanti palestinesi e le truppe d’occupazione israeliane ma solo ora questi fatti hanno trovato visibilità, grazie ai razzi sparati da Gaza che hanno dato fiato alle solite trombe disinformanti e manipolatorie dei media mainstream. È bene ricordare che Gerusalemme Est, capitale designata del futuro (?) stato di Palestina, è occupata militarmente fin dal giugno 1967 e i suoi abitanti arabi non hanno passaporto, sono considerati residenti temporanei nelle loro case, non vengono concessi loro permessi di costruzione di nuovi edifici, sono sottoposti quotidianamente alle “delizie” dell’occupazione militare.... Leggi tutto

Solidarietà alla popolazione palestinese!

Solidarietà alla popolazione palestinese!
Dal 13 aprile nel quartiere di Sheik Jarrah a Gerusalemme Est la popolazione palestinese si sta ribellando al tentativo delle truppe d’occupazione israeliane di sfrattare circa 300 persone dalle abitazioni in cui vivono. Ciò si inserisce nel tentativo del governo israeliano guidato da Netanyahu di creare una coesione tra le fazioni nazionaliste a sostegno del governo, perseguendo il folle obiettivo di fare di Gerusalemme la capitale dello Stato di Israele. Perciò in questa provocazione alle prepotenze dei coloni e alla violenza della polizia e dell’esercito si sono unite le aggressioni razziste dell’estrema destra israeliana. Solo dopo il lancio di razzi... Leggi tutto

Apartheid ai tempi del Covid

Apartheid ai tempi del Covid
La campagna vaccinale svoltasi in Israele è stata assunta come paradigma di efficientismo in campo sanitario. Nel giro di pochi mesi lo stato mediorientale è riuscito, dopo diversi rigidi lockdown, a fare un’imponente campagna di vaccini che ha piegato verso il basso l’andamento dell’epidemia. La celerità con cui è stata effettuata – già a metà febbraio il 45% della popolazione aveva ricevuto almeno una dose – è il risultato dell’efficacia del governo israeliano nel garantirsi un flusso di rifornimenti di sieri costante nel tempo – grazie ad un accordo con la Pfizer che prevedeva, oltre alla contropartita economica, la cessione... Leggi tutto

Sessanta adolescenti israeliani rifiutano il servizio nell’esercito

Sessanta adolescenti israeliani rifiutano il servizio nell’esercito
Sessanta adolescenti israeliani martedì 5 gennaio hanno pubblicato una lettera aperta agli alti funzionari israeliani in cui dichiaravano il loro rifiuto di prestare servizio militare in segno di protesta contro la sua politica di occupazione e di apartheid. La cosiddetta “Lettera Shministim” (un’iniziativa che porta il soprannome ebraico dato agli studenti delle scuole superiori) denuncia il controllo militare israeliano sui palestinesi nei territori occupati, definendo il regime in Cisgiordania, Striscia di Gaza e Gerusalemme come un sistema di “apartheid” che implica “due diversi sistemi legali; uno per i palestinesi e un altro per gli ebrei”. “È nostro dovere opporci a... Leggi tutto

Iran: una pericolosa recita

Iran: una pericolosa recita
Le energie accumulatesi lungo la faglia geopolitica del Golfo Persico hanno trovato uno sfogo nell’omicidio del generale Soulemani da parte degli Stati Uniti. Il futuro ci dirà se questa scossa porterà ad un assestamento o sarà il preludio di un conflitto di ampia scala. Emergono comunque alcuni dati che vanno analizzati e tenuti in considerazione: ancora una volta si è ribadito, in modo palese, come il diritto internazionale, quello che nella narrazione liberal-capitalista dovrebbe regolare i rapporti tra Stati, non sia che un paravento. L’assassinio di Soulemani, senza uno stato di guerra e nel territorio di uno stato terzo e... Leggi tutto

Il massacro di Gaza

Il massacro di Gaza
In una situazione regionale sempre più complessa e caotica una nuova ondata di stragi attraversa la Striscia di Gaza. La decisione israelo-statunitense di spostare l’ambasciata USA a Gerusalemme, riconoscendo questa città come capitale di Israele, ha catalizzato la rabbia di centinaia di migliaia di persone costrette a vivere nella più grande prigione a cielo aperto del mondo. L’esercito israeliano si è dato a un esecrabile tiro a segno su chi provava ad assaltare a colpi di pietre e molotov la barriera di confine. Gli islamofascisti di Hamas hanno colto la palla al balzo per rivendicare i caduti e stringere ancora... Leggi tutto

Stato, non stato

Stato, non stato
Un dubbio… Di ritorno dall’estero dopo alcuni mesi ho spulciato i numeri arretrati di Umanità Nova perché speravo di trovare dei commenti ad un articolo di Lorcon apparso il 25/6/17: Rigurgiti antisemiti. Mi aveva colpito lo scritto in quanto l’autore per sostenere la sua teoria sulla “fiammata complottistica” antisraeliana arrivava a delle conclusioni a dir poco paradossali. Tralascio le definizioni pudiche della più feroce dominazione coloniale del XXI° secolo: situazione israelopalestinese per soffermarmi su un concetto che mi sembra molto importante. Egli afferma che la creazione di uno stato palestinese significa “legittimare l’oppressione dei lavoratori a vantaggio di chi detiene... Leggi tutto

Rigurgiti antisemiti

Rigurgiti antisemiti
Nella fiammata complottista degli ultimi anni, tipica dei periodi di crisi in cui una piccola borghesia in via di proletarizzazione e un proletariato che ancora non si è dato le sue autonome forme di organizzazione di classe sono alla disperata ricerca di una risposta alla domanda “perchè sta andando tutto in malora?”, abbiamo potuto assistere a un ritorno in auge delle peggiori teorie antisemite. Tutto sommato queste teorie non sono nulla di nuovo: sono una riproposizione della teoria dei Savi Anziani di Sion con, in aggiunta, una spolverata di terzomondismo e di antimperialismo d’accatto come elemento di novità. I deliri... Leggi tutto
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