In un’Italia agostana dove continuano le stragi di migranti nel Mediterraneo, dove si condannano alla fame milioni di individui levandogli strumenti di reddito di sopravvivenza, dove le più alte cariche dello stato portano avanti un aberrante revisionismo storico sulle stragi nazifasciste della guerra (come Stazzema) e del dopoguerra (come Bologna), il problema dello stato di polizia meloniano sono gli anarchici e tutte le esperienze di lotta radicale .
La mattina dell’8 di agosto a Firenze veniva sgomberato con la forza, dopo molte ore di resistenza, lo spazio occupato Corsica, esperienza molto attiva nel contesto cittadino. Nelle stesse ore sono state perquisite diverse abitazioni in tutta Italia, la sede del circolo anarchico “Goliardo Fiaschi” di Carrara ed una tipografia di Massa. Sono stati inquisiti dieci anarchic@: quattro sono agli arresti domiciliari e gli altr* sei sottoposti all’obbligo di dimora o di firma.
Le accuse nei confronti dei dieci inquisiti sono pesanti: dall’associazione con finalità di terrorismo, all’istigazione al terrorismo, sino al vilipendio al presidente della Repubblica. A sostegno di un’ipotesi accusatoria che potrebbe seppellire in galera per anni gli anarchici finiti nel mirino della magistratura genovese, alcuni scritti comparsi sul periodico “Bezmotivny” (Senza Motivo) . La mera redazione e diffusione di un giornale, definito con enfasi “clandestino”, diventa il pilastro dell’intera operazione repressiva.
Attaccare la diffusione di opinioni non conformi è tipico dei regimi autoritari.
Non per caso il reato di stampa clandestina è stato introdotto in Italia dal regime fascista per perseguire le testate giornalistiche che denunciavano il delitto Matteotti. Attualmente prevede, come pena massima, la multa di 600 euro.
La volontà della Procura della Repubblica, che si pretende nata dalla lotta al fascismo, è in perfetta continuità con il retaggio del fascismo storico.
Si persegue come terrorismo la semplice propaganda di idee non allineate con il governo. Non a caso lo stesso trattamento non viene riservato alla tante pubblicazioni che portano avanti idee fasciste, razziste e negazioniste, che sostengono e fomentano l’odio verso gli emarginati, i “diversi”, i migranti.
Si tratta di un salto in avanti inquisitorio rispetto a precedenti inchieste di repressione della stampa quando veniva contestato anche qualche reato specifico: questa volta l’accusa è solo relativa alle modalità di stampa ed al contenuto degli articoli.
Anche gli altri reati contestati, senza nessuna accusa specifica, sono riferiti alla sola stampa del giornale.
Siamo sempre più all’interno di quello che viene definito il “diritto penale del nemico” dove non conta il reato commesso, ma chi lo commette: gli anarchici, i nemici dello stato.
Denunciamo con forza l’escalation repressiva e il tentativo di mettere a tacere tutte le realtà che lottano contro le politiche governative e che vogliono cambiare in senso libertario e autogestionario un ordine sociale ingiusto, violento e intollerabile
Federazione Anarchica Italiana
(Commissione di corrispondenza)
18 agosto 2023
federazioneanarchica.org
COMUNICATO SUI FATTI DELL’ 8 AGOSTO 2023
Il Gruppo Anarchico Germinal di Carrara aderente alla Federazione Anarchica Italiana condanna aspramente le forche di Stato che si sono abbattute a Carrara su alcune persone definite anarchici insurrezionali, indagati, perquisiti ed arrestati con la pesante quanto improbabile accusa di terrorismo. Come si può evincere dalla stampa, che ha già dato in pasto alla bestia della paura collettiva ed irrazionale la figura del anarchico cospiratore, queste persone sembrerebbero colpevoli nella sostanza del reato di stampa clandestina. Reato creato ad hoc da una legge fascista varata subito dopo l’omicidio Matteotti (1924) per silenziare gli oppositori. Attualmente si prevede per tale reato una sanzione pecuniaria che va da 100 € sino a 600 €. Il dubbio viene e sembra destinato a trasformarsi rapidamente in certezza, che sia in corso un attacco di stato ai movimenti antagonisti, ai sindacati conflittuali, al pensiero divergente e libertario, affinché vengano identificati come pericolo sociale fino all’ estremo dell’organizzazione criminale. A conferma di ciò, arrivano sul fronte politico le recenti esternazioni di un rappresentante della regione Lazio in merito all’ attentato e suoi responsabili della strage di Bologna, esempio di revisionismo storico avvallato da associazioni e organizzazioni orbitanti attorno a Fratelli d’Italia, in primis Casa Pound.
Ci troviamo di fronte ad un attacco repressivo alla libertà di pensiero, attuato con misure con cui il nuovo governo, erede di quello in camicia nera, per l’ ennesima volta si palesa, in un clima di caccia alle streghe che ripropone la solita strategia del terrore, in cui l’ anarchico da subito diventa il mostro da eliminare. Noi anarchici condanniamo la violenza come strumento di emancipazione, come condanniamo questa società basata sul denaro e sullo sfruttamento dell’ uomo e dell’ ambiente, come condanniamo tutte le guerre combattute per l’ interesse di pochi, ma dove ci muoiono in tanti.
Gruppo Anarchico Germinal FAI Carrara