Tra gli importanti incontri internazionali che si terranno nel corso di quest’anno, la Balkan Anarchist Bookfair – la Fiera del libro anarchico dei Balcani – che si terrà a Lubiana dal 7 al 9 luglio 2023, sarà un appuntamento chiave per il movimento anarchico in Europa. Sarà un’occasione di scambio, per rafforzare i legami di solidarietà, e per mettere a fuoco prospettive di intervento comune. La tre giorni in Slovenia anticiperà di due settimane l’incontro internazionale antiautoritario di Saint- Imier, che si terrà invece dal 19 al 23 luglio in Svizzera.
Nei prossimi mesi si terranno presentazioni della Balkan Anarchist Bookfair anche in Italia, la prima sarà a Livorno il 4 febbraio, alle 21, presso la sede della Federazione Anarchica Livornese (Via degli Asili 33, Livorno)
Oltre i muri del nazionalismo e della guerra!
[slogan del movimento anarchico dell’ex Jugoslavia utilizzato nelle mobilitazioni contro le guerre degli anni ’90 e che era anche il nome del giornale anarchico pubblicato all’epoca da compagni di diversi paesi dell’ex Jugoslavia]
Siamo entusiasti di annunciare che la prossima Balkan Anarchist Bookfair (BAB) si terrà dal 7 al 9 luglio 2023 a Lubiana, in Slovenia. Questa decisione è stata presa dall’assemblea generale dell’ultima BAB che si è svolta tra il 24 e il 26 giugno 2022 a Cluj, in Romania (potete leggere la dichiarazione completa dell’assemblea qui).
Questa sarà la 15ª edizione della BAB, ma segnerà anche i 20 anni della sua nascita, dato che la prima BAB si è svolta a Lubiana nel 2003. In seguito ha viaggiato in tutti i Balcani (in Croazia, Serbia, Bulgaria, Bosnia-Erzegovina, Macedonia, Grecia, Romania) e ora sta tornando nella nostra città dopo il 2013, quando l’abbiamo ospitata l’ultima volta.
Vogliamo usare questo anniversario come un’opportunità per organizzare un forte raduno anarchico internazionale – un incontro in cui possiamo affrontare le questioni importanti del nostro tempo in modo collettivo e con una prospettiva di organizzazione e lotta futura. Per noi il concetto di BAB non ha mai riguardato solo i libri. Lo abbiamo sempre inteso come uno strumento per rafforzare i nostri gruppi, organizzazioni, relazioni e reti a livello locale, regionale e internazionale. Lo intendiamo come uno spazio in cui scambiare le nostre idee, analisi, prospettive e confrontare le nostre pratiche, i nostri modelli di organizzazione e le nostre esperienze di lotta, le nostre partecipazioni ai movimenti sociali e l’inserimento delle nostre idee in essi. Il tutto con l’intento di formulare proposte significative per passi futuri che possano aiutarci ad affrontare le sfide che i nostri movimenti e le nostre società stanno affrontando sia nel contesto della realtà politica, economica e sociale sia in quello del potenziale rivoluzionario.
La situazione globale attuale conferma le analisi che avevamo fatto in passato e rende ancora più urgente il nostro programma politico di cambiamento sociale radicale per il futuro. È chiaro che il sistema capitalista – basato sulla schiavitù, lo sfruttamento, il dominio e in coerenza con altre oppressioni come il razzismo e i nazionalismi, il patriarcato e il sessismo – sta distruggendo le nostre vite, le nostre società e l’ambiente. Tutte le recenti crisi, la costante intensificazione dell’attacco del capitale contro le classi popolari, la radicalizzazione della repressione poliziesca e della violenza di Stato, e infine la militarizzazione e la guerra confermano la nostra affermazione che il capitalismo è in crisi. È chiaro che i privilegi delle classi dominanti, la distribuzione coercitiva della ricchezza comune, le gerarchie esistenti e il sistema stesso possono sopravvivere ed essere riprodotti solo attraverso il dominio della forza bruta e della violenza. Da ciò possiamo facilmente estendere la nostra precedente affermazione al fatto che il capitalismo è guerra.
I Balcani, con la loro storia specifica, non sono diversi sotto questo aspetto. Hanno sperimentato negli scorsi decenni tutta la brutalità della guerra, del nazionalismo e della transizione all’economia capitalista nell’ex Jugoslavia, sono stati costretti a diventare un laboratorio di politiche neoliberiste (come sono state sperimentate soprattutto nel periodo della crisi economica dal 2008 al 2012 in Grecia). Oggi stanno assistendo ai risultati letali dei regimi di frontiera europei e delle loro politiche migratorie e stanno vivendo la disintegrazione della società con l’alienazione e l’individualizzazione che si esprimono soprattutto nelle pratiche di cannibalismo sociale.
Possiamo osservare diverse reazioni popolari a questa realtà: dall’ascesa reazionaria dell’estrema destra populista, nazionalista e fascista, ai continui scoppi di rivolte in ogni angolo del mondo, ai movimenti di strada non articolati e diffusi che si alimentano della totale sfiducia nella rappresentanza politica e nelle istituzioni statali, fino a momenti rivoluzionari progressisti come quelli della rivolta in corso in Iran o del processo sociale rivoluzionario in Kurdistan. Il movimento anarchico sta cercando di intervenire non solo nelle suddette reazioni popolari alle crisi capitalistiche, ma anche nella realtà sociale in generale. Le nostre analisi e le nostre articolazioni sono le basi delle nostre mobilitazioni e attività politiche negli spazi in cui siamo sfruttati e oppressi – nelle nostre scuole, nei luoghi di lavoro e nei quartieri. Partecipiamo a movimenti sociali in cui cerchiamo di mettere in pratica i nostri principi antiautoritari e le nostre prospettive rivoluzionarie, ma stiamo anche costruendo nuovi movimenti, strutture di lotta e di solidarietà, nonché spazi comunitari e autonomi in cui sviluppare pratiche alternative di organizzazione e di vita. Ma stiamo facendo abbastanza e riusciamo a costruire il contropotere necessario per un vero cambiamento? Crediamo che l’anarchismo, in quanto espressione politica degli interessi degli sfruttati e degli oppressi, possa offrire molte risposte alle domande del nostro tempo, ma vediamo anche che il movimento manca di un’influenza fondamentale sui meccanismi della storia. Vorremmo utilizzare l’incontro BAB per riflettere su questo e altri temi, per sviluppare strategie che possano portare avanti i nostri programmi e dare nuova energia alle nostre future organizzazioni e mobilitazioni.
Con tutto questo in mente, invitiamo tutte le parti del movimento anarchico e antiautoritario internazionale delle geografie dei Balcani, dell’Europa e di altri continenti a unirsi a noi nel processo di organizzazione di questo evento a tutti i livelli e a iniziare a pianificare la propria partecipazione. Poiché ci sarà un altro grande raduno anarchico internazionale a St. Imier nel luglio 2023, vogliamo creare una connessione organica tra i due. In particolare, vorremmo invitare i compagni di altri continenti che hanno in programma di partecipare all’incontro di St. Imier a prendere in considerazione il nostro invito e a partecipare anche al raduno BAB di Lubiana.
Continueremo a informarvi sul processo e a fornire dettagli sul programma dell’evento nei prossimi mesi. Vi chiediamo di tradurre questo appello nelle vostre lingue, di pubblicarlo sui vostri media e di condividerlo attraverso i vostri canali di comunicazione.
Per ulteriori informazioni, domande e proposte potete contattarci via e-mail bab2023(at)riseup(dot)net o visitare il sito bab2023.avtonomija.org.
Oltre i muri del nazionalismo e della guerra!
Costruire solidarietà e resistenza!
Assemblea organizzativa della Fiera anarchica balcanica del libro 2023
Lubiana, 27 novembre 2022