La Spezia – Contro le guerre e chi le arma. Manifestazione 31 maggio piazza Brin ore 15.30

A dicembre la Freedom Flotilla di La Spezia e Massa Carrara ha lanciato l’idea di organizzare un corteo a carattere interregionale, prevalentemente impostato sulla questione del genocidio del popolo palestinese in corso a Gaza e sull’inasprimento dell’apartheid nella Cisgiordania ad opera dello stato sionista israeliano. Fin da subito la città di La Spezia è stata individuata come luogo in cui organizzare il corteo.

L’appello della Freedom Flotilla è stato raccolto da diversi soggetti sociali e politici della zona (NonUnaDiMeno, Coordinamento antimilitarista, anarchici, Rifondazione comunista, Arci etc) e sono seguite svariate assemblee molto partecipate. La componente antimilitarista-libertaria ha cercato di stimolare il dibattito, contribuendo, insieme ad altri soggetti, ad allargare lo sguardo, ponendo al centro una radicale opposizione a tutte le guerre e alle industrie belliche che ci guadagnano.

Come è noto, La Spezia è una delle città con maggiore presenza dell’industria bellica, a cominciare dalla Leonardo S.p.a. che è anche una fornitrice di armi ad Israele. Dunque, una manifestazione contro la guerra nel capoluogo ligure assume un significato particolarmente importante.

“La Spezia, città simbolo della produzione militare italiana, diventa protagonista di una mobilitazione per la pace e la riconversione civile”. Così recita uno degli appelli per il corteo del 31 maggio.

La questione palestinese, con il suo carico di orrore e di sofferenza, resta al centro della mobilitazione con la sua specificità, ma viene altresì inserita in un quadro più generale.

In realtà il corteo era stato convocato per il 17 maggio, ma questa data è saltata perché la piazza era già stata richiesta dai fascisti di Casa Pound per un loro raduno. Così la giornata del 17, a La Spezia, è stata segnata dalla mobilitazione antifascista con un contro corteo veramente imponente a fronte di qualche decina di “camerati” confluiti nel capoluogo Ligure. D’altra parte in quella occasione l’arco di forze schierato con il contro corteo anti Casa Pound è stato sin troppo largo e indistinto: non solo in piazza si andava da forze di estrema sinistra fino al PD, ma persino il sindaco di centrodestra aveva dato adesione al corteo antifascista, con l’evidente intento di depotenziarlo.

Decisamente più selettiva sarà la giornata del 31 maggio:

“Contro tutte le guerre e chi le arma; solidarietà al popolo palestinese; fermiamo il genocidio a Gaza; contro la militarizzazione della società e delle coscienze; contro le leggi liberticide che ci vorrebbero muti ed accondiscendenti” (dal volantino sintetico della manifestazione).

Dentro questa cornice si collocherà lo spezzone anarchico e libertario che porterà il suo messaggio radicalmente antimilitarista.

Claudio Strambi

Related posts