Una nuova ondata di denunce si è abbattuta sugli attivisti NO MUOS. Si tratta di un gruppo di alcune decine fra compagne e compagni (tra cui alcuni militanti e simpatizzanti della FAS) accusati di reati penali quali: violenza o minaccia a pubblico ufficiale; resistenza a pubblico ufficiale; circostanze aggravanti; procurata inosservanza di pena; evasione (sic!).
Le indagini si riferiscono al pomeriggio del 5 agosto scorso, ultima giornata di campeggio a Niscemi, quando i funzionari della questura tentarono di arrestare Turi Vaccaro, approfittando della sua momentanea uscita dal presidio assieme ad un gruppo di attivisti (cosa che nei giorni precedenti aveva ripetuto più volte). Vaccaro era ricercato per una condanna definitiva a poco più di 11 mesi di carcere.
Nella circostanza la presenza di spirito di numerosi tra i presenti riuscì ad impedire in maniera assolutamente pacifica benché determinata, la cattura di Turi, il quale raggiunse il limitrofo bosco per dileguarsi (anche se verrà poi arrestato in serata).
La provocazione della polizia quel giorno avrebbe potuto avere conseguenze più gravi, data l’assoluta irresponsabilità nel mettere in atto il “disegno criminoso” di cercare di arrestare un “ricercato” nel bel mezzo di una manifestazione come il campeggio resistente NO MUOS. Eppure il fatto che ci abbia provato dimostra come il vero obiettivo fosse un altro: provocare una reazione fra gli attivisti per poter seminare un’altra messe di denunce, intimorendo soprattutto i più giovani (tra i denunciati diversi sono i minorenni), e magari tastare il terreno in merito alla loro capacità di continuare ad opporsi.
Quel giorno, in quel momento e subito dopo, furono un centinaio le compagne ed i compagni che scortarono i poliziotti lontano dal presidio con rabbia e con la forza di chi è stanco di essere sottoposto ad un regime di vigilanza nevrotico e provocatorio.
I denunciati sono “solo” (per adesso) oltre venti, ma ad essere sotto mira è un intero movimento che ha dimostrato di poter resistere ancora a lungo alla presenza militare americana e a quella poliziesca e dell’esercito italiani schierati in difesa della base della Marina militare USA, e di poter costruire una forte ed estesa opposizione di lotta.
La Federazione Anarchica Siciliana, che ha sempre sostenuto la lotta NO MUOS riversandovi il massimo delle proprie energie, è solidale con le compagne e i compagni colpite/i, denuncia l’ennesima provocazione poliziesca, reclama l’immediata scarcerazione di Turi Vaccaro.
Federazione Anarchica Siciliana