I lavori del terzo valico proseguono in maniera incessante, sia in Piemonte che in Liguria, si lavora anche il sabato e la domenica , i camion continuano a circolare (anche ad alta velocità) nei paesi interessati (sono stati calcolati dai 200 ai 300 camion al giorno, solo nelle zone interessate ai lavori in Piemonte).
Certamente il Cociv (la ditta incaricata per organizzare e mettere a compimento il terzo valico) pensa, intensificando i lavori, di ricavare il più possibile da quest’opera che tutto sommato non viaggia in splendide acque.
I lavori proseguono ininterrottamente ma, complice anche le mobilitazioni popolari e la puntuale e continua controinformazione del movimento, alcune cose si sono mosse, alcune verità sono dovute diventare di pubblico dominio, al punto che anche i magistrati e l’arpa non hanno più potuto fingere che non sia successo niente, così alcune cave dove si doveva scaricare il materiale di risulta dei cantieri sono sotto inchiesta per infiltrazioni mafiose.
Il cantiere di Cravasco, in Liguria, è sulla carta, chiuso perché c’è amianto nel materiale scavato, in realtà , come diremmo più aventi, non è proprio così.
Dal canto suo la sindaca di Alessandria Rita Rossa( PD Renziana) e la sua giunta comunale, pressati dalle lotte popolari, pur essendo sempre stati fra i maggiori difensori dell’opera, dopo aver concesso le cave al Cociv per depositare lo smarino dei lavori tav ( il più pericoloso, quello che ha maggiori probabilità di contenere alte percentuali di amianto) ora che contro questa scelta arrivano proteste e critiche anche nelle sue file, con fare ambiguo fa passi di danza sul tema, un passo avanti e due indietro, non ritira le concessioni …o forse si… ma fa dichiarazioni pubbliche che potrebbero sembrare contro l’opera, finge di fermarsi e di tornare sui suoi passi, ci ripensa,…… lasciando aperte tutte le porte, un due tre, lo spettacolo è garantito.
Comunque vadano le cose per quel che riguarda la Liguria dopo la” chiusura” del cantiere di Cravasco perché anche se fingevano di non saperlo, di amianto si muore e l’amianto a Cravasco c’è (lo abbiamo sempre detto, anche prima che l’Arpa lo denunciasse ) il Cociv ha dichiarato che per quel cantiere per non commettere errori il materiale di risulta verrà trattato come se fosse tutto amianto, per forza la trivella macina tutto, vorrei vederli a dividere rocce amiantifere e rocce comuni! Intanto i sacchi di amianto restano nel cantiere in attesa che tutto venga spedito in Germania, perché loro si che sanno come smaltire l’amianto! Ma ovviamente non dicono come si farà lo scavo eppure è proprio quando la roccia è frantumata che l’amianto diventa micidiale.
Certamente questa scelta farà lievitare i costi già altissimi dell’opera, è difficile preventivare i costi, in un primo momento si erano previsti sei miliardi e duecento milioni di euro, poi si è parlato di 7 miliardi (esattamente come quanto ci hanno sottratto con la legge Fornero), i lavori sono portati avanti e finanziati a singoli lotti, un pezzo alla volta, se non ci sono più soldi ci si ferma e buona notte ai suonatori! Attualmente questo scempio è già costato più di un miliardo di euro, questa spesa la paga lo stato Italiano dunque tutti noi! Un’altra curiosità è che questi prezzi sono maggiori di qualsiasi opera analoga fatta all’estero.
Può essere difficile a questo punto spiegare tutta questa spesa per un’opera di pochi chilometri, da Genova a Rivalta Scrivia, il risparmio in termini di tempo dovrebbe essere nella migliore delle ipotesi, di 15 o 20 minuti.
Puntualmente tutto quello che il movimento no terzo valico ha detto in questi anni si è avverato, il ritrovamento di amianto nelle rocce scavate né è la conferma ( questo per i Piemontesi della zona dell’Alessandrino che abitano vicino a Casale Monferrato significa ancor più che per altri morte, famiglie distrutte, impotenza..ecc…ecc..), anche le indagini giudiziarie che fingono di smascherare la verità che gli “organi inquirenti” hanno appreso con indagini accurate e meticolose, dicono cose già di dominio pubblico, che i comitati no tav propagandano e documentano da anni, verità che si chiama: corruzione e mafia! il tutto per un’opera dannosa, inutile e devastante!
Mentre sto scrivendo è ancora in atto il blocco del cantiere di Cravasco in Valverde con questo blocco iniziato sabato 12 dicembre alle 6,30 abbiamo impedito l’accesso al cantiere, fermandolo così veramente non solo a parole, come hanno sbandierato “le autorità competenti”( competenti? Si fa per dire! ovviamente ) il cantiere non si era mai realmente fermato, neanche la domenica!!! ma adesso è fermo!!!
lo ha fermato l’azione diretta!!!
Salvatore Corvaio