Si è conclusa il blocco degli scrutini,a cui hanno partecipato in modo massiccio
i lavoratori della scuola. Il successo dell’iniziativa di lotta è testimoniato dallo slittamento delle operazioni sui primi giorni degli esami di Stato. Anche i sindacati gialli, subalterni alle scelte del governo e dei presidi, hanno aderito alla mobilitazione, cercando in tutti i modi disabotarla.
Dopo le minacce, ampiamente strombazzate, del governo, sulla lotta dei lavoratori della scuola è calato il silenzio mediatico: gli organi d’informazione, evidentemente seguendo ordini dall’alto, si sono disinteressati di una lotta che coinvolge centinaia di migliaia di lavoratori, ed ha effetti sulla vita di milioni di cittadini.
Nonostante tutto questo, i lavoratori hanno partecipato e nella lotta hanno costruito strutture spontanee di solidarietà per sostenere gli scioperanti.
Al di là del risultato pratico, il governo si è preso una quindicina di giorni per riflettere sul disegno di legge, le modalità della lotta smentiscono le linee guida che dovrebbe adottare la pubblica istruzione: la scuola azienda, la meritocrazia, la disciplina. I lavoratori della scuola hanno risposto con l’azione diretta, l’autorganizzazione, la solidarietà; l’esperienza pratica di questi giorni di lotta li renderà sicuramente meno disponibili ad essere docili ripetitori dell’ideologia governativa.
Il piano del governo sulla scuola è un’ulteriore dimostrazione di come i governi affrontano i problemi. Dietro il progetto della “buona scuola” c’è il lavoro di lobbying dell’associazione Treellle (le tre elle stanno per long life learning, il termine inglese per l’educazione permanente, un vecchio progetto di Confindustria),
che vede tra i suoi soci fondatori i migliori nomi dell’aristocrazia finanziaria italiana e dei vertici di Confindustria.
Anche in questo caso il Governo, non potendo accontentare tutti, ha bisogno dell’appoggio della classe economicamente potente, la quale lo appoggi in cambio della protezione e dei privilegi che ne riceve.
La Commissione Mondo del Lavoro della Federazione Anarchica Italiana è al fianco dei lavoratori della scuola in lotta, e invita tutte le realtà federate a sostenere la mobilitazione, per il ritiro del disegno di legge.