Ci chiedono ancora una volta di andare a votare; ce lo chiede una vorace classe politica che ha adottato all’unanimità (con la finta opposizione di Fratelli d’Italia) misure che hanno reso più povera la popolazione ma hanno arricchito i padroni, le banche, le multinazionali, la chiesa. Un parlamento caratterizzato da posizioni di destra e liberiste diffuse in tutti gli schieramenti, dal PD ai fascisti, fortemente clientelare e militarista, covo di voltagabbana e di lacchè degli Interessi Russi in Italia, come Lega, Forza Italia, Movimento 5 Stelle e Fd’I, ora diventati fedeli lacchè degli interessi americani, ci viene presentato come simbolo della democrazia e luogo in cui si manifesta la volontà popolare.
Con la pandemia provocata dal capitalismo manipolatore e distruttore dell’ambiente, affrontata con metodi da caserma, repressione, un’abbuffata miliardaria per le industrie farmaceutiche e un clima di ricatti e paura, senza alcuna azione reale per contrastarne le cause. Con l’aumento dei prezzi fuori controllo a causa delle speculazioni dei mercati dell’energia, mentre i salari e le pensioni sono sempre più bassi. Con una Sanità ed un’Istruzione ridotte ai minimi termini e ancora private dei necessari finanziamenti per rispondere alle esigenze della popolazione. Con la Guerra alle nostre porte, l’Italia in prima fila a produrre e vendere armi, e con le basi militari del suo territorio pienamente coinvolte nel conflitto in Ucraina, mentre il governo che verrà ha già confermato l’aumento delle spese militari a 104 milioni di euro al giorno. Con un Mezzogiorno devastato dal sottosviluppo, dal degrado, dall’emigrazione e pronto ad essere ancora rapinato dal prossimo varo dell’autonomia differenziata voluta da fascisti e leghisti. Con i diritti delle minoranze calpestati ogni giorno mentre attorno a noi crescono le macerie, con le frequenti morti sul lavoro, con i giovani che muoiono nei corsi di formazione all’avviamento lavorativo, in un territorio martoriato dall’economia del profitto imprenditoriale e dalle conseguenti devastazioni ambientali sempre più cause di disastri che ci vedono sempre più impotenti. Con un quadro di questo tipo, che i servi dei padroni che ci chiedono il voto sono pronti a confermare, se non peggiorare, netto
dev’essere il disgusto e il rigetto da parte degli elettori.
Si vota anche in Sicilia, regione simbolo della voracità dei politicanti, dove il blocco di comando è costantemente rappresentato dagli ex democristiani e dalla destra loro complice: una pacchia per la Mafia, che continua ad operare nei territori mantenendo la propria funzione di controllo sociale. Qui, piccole forze politiche hanno riscoperto l’indipendentismo sperando di entrare anch’esse nei meccanismi di comando e tentando di sostituirsi ai padroni di adesso, denotando solo una mentalità autoritaria.
Noi anarchici e anarchiche rifiutiamo questo stato di cose. Il Sistema Parlamentare si è dimostrato una truffa per il popolo e una fonte di privilegi per pochi, al servizio dei poteri forti nazionali e internazionali. In più, quella che chiamano Democrazia si trasforma sempre più in Democratura. Cerchiamo di essere coraggiosi, rilanciamo un discorso rivoluzionario; non andare a votare può essere il primo passo; il secondo è la riscoperta del piacere della disobbedienza e della diserzione, l’opposizione quotidiana a qualsiasi organismo burocratico che imponga direttive e sanzioni e a qualsiasi governo, sempre asservito al capitale e alle banche.
Opponiamo forme di mutualismo ed auto-organizzazione sociale dal basso all’economia dello sfruttamento; costruiamo lotte e conflitti come unico mezzo per ottenere i nostri diritti e soddisfare i nostri bisogni. Qualsiasi prospettiva di cambiamento passa per la sovversione del presente. La nostra alternativa è rivoluzionaria. NON VOTARE, LOTTA
Federazione Anarchica Siciliana
fas.corrispondenza@inventati.org – 21 settembre 2022