Promossa dal circolo Malatesta di Gragnana, dal gruppo Germinal di Carrara e con la collaborazione della Federazione Anarchica Italiana si è svolta la preannunciata festa di Umanità Nova. L’iniziativa è riuscita pienamente e ha visto la partecipazione di oltre duecento compagni e compagne dando vita a un evento che mancava da Gragnana da troppo tempo, considerando che l’ultima festa è del 1987. Una bella ripartenza allestita all’interno e all’esterno del circolo Malatesta che ha voluto richiamare la prima festa di Umanità Nova nel lontano 1966 organizzata dai compagni gragnanini, dai Gruppi Anarchici Riuniti di Carrara e dalla redazione del giornale del periodo composta da Alfonso Failla, Mario Mantovani e Umberto Marzocchi. Anche in questa nuova occasione Gragnana ha confermato una presenza anarchica rilevante, che fa di questo paese un punto di riferimento a partire dal suo circolo aperto ininterrottamente dal 1885, fatta eccezione del ventennio fascista.
La festa è stata aperta da un intervento di Alessandro, giovane studioso dell’anarchismo, sui 100 anni di Umanità Nova dalla fondazione, passando per l’esilio e arrivando sino ai giorni nostri. Fondato come quotidiano nel 1920 e diretto da Errico Malatesta, con la collaborazione di Gigi Damiani, raggiunse una tiratura di 50.000 copie ed ebbe un ruolo decisivo nell’occupazione delle fabbriche. Proprio per la sua funzione scatenò la reazione fascista che distrusse i locali del giornale più volte costringendolo al silenzio. Umanità Nova risorse prima in esilio e poi si ripropose in Italia nella Resistenza con le edizioni clandestine di Firenze per riprendere le pubblicazioni a Roma, come organo della Federazione Anarchica Italiana. Da allora il giornale uscì puntualmente per tutte le settimane fino ai giorni nostri, come voce autogestita e indipendente in grado di esprimere la proposta anarchica nei suoi vari campi di intervento. Da qui la necessità, come ha sottolineato il dibattito, di prepararsi a grandi iniziative per il prossimo anno in occasione del centenario di questo giornale rivoluzionario unico nel suo genere, sia per durata che per coerenza.
Dopo l’assemblea un’ottima cena preparata dalle compagne e dai compagni di Gragnana con due portate tipiche del paese: frittelle con baccalà, sgabei e rosticciana con pomodori. A seguire un grande concerto degli «Avanzi di Balera» che hanno suonato e cantato per oltre 3 ore coinvolgendo tutti i partecipanti. Donato, Lilli e Piero hanno proposto un repertorio di canti anarchici e sociali reinterpretando anche alcuni testi di cantautori libertari come Fabrizio De Andrè e tanti altri. La serata è poi proseguita con canti anarchici fino a notte fonda in un clima di grande serenità.
La domenica mattina si è aperta con un incontro sulla storia delle feste di Umanità Nova a Gragnana dove Andrea ha ripercorso la cronologia delle edizioni precedenti tratte dai resoconti conclusivi pubblicati dal giornale nei decenni. Le feste hanno avuto due periodi: il primo dal 1966 al 1977 e il secondo dal 1983 al 1987. Sono stati segnalati gli eventi, gli incontri, gli spettacoli, i concerti, i momenti conviviali e le grandi sottoscrizioni che anno dopo anno sono state mandate al giornale. Si sono ricordati i compagni e le compagne di Gragnana e di Carrara che utilizzavano le loro ferie per allestire la festa nei castagneti con un lavoro preparatorio che durava intere settimane. Così come si sono evidenziate le grandi feste degli anni ’70 dove partecipavano migliaia di giovani. Con la festa di quest’anno abbiamo voluto aprire una terza fase che auspichiamo sia duratura nel tempo vista la presenza di tanti giovani e soprattutto il coinvolgimento di tante compagne e compagni del paese stesso. Verso le 13 abbiamo pranzato tutti insieme con una grande pastasciuttata accompagnata da un piatto di salumi misti e con la classica torta di riso alla gragnanina fino alla conclusione della festa. Un grande ringraziamento va a tutte le compagne e ai compagni che hanno dato vita a quest’evento, che ci ha permesso di trascorrere due giornate di grande intensità umana e crescita politica in un ambiente dove, lo possiamo dire con tutta sincerità, «l’anarchismo è di casa».
Durante la festa è stata realizzata una prima sottoscrizione nominativa per mandare un contributo immediato al nostro settimanale, ecco la lista dei sottoscrittori: -Aprili 50- FAI Reggiana 50 – Eli e Andrea 50 – Ennio 25 – Alle 20 – Fillo 25 – Simonacci 30 – Federico 50 – Rolando 10 – Michelino 30 – Paolo 10 – Rino 10 – Gianfranco 10 – Italino 20 – Tiziano 20 – Mister X 20 – Salvador 5 – Debora 10 – Enzo 10 – Dario 10 – Fausto 25 – Donato 50 – Piero 50 – Loredana 20 – Alessandro 10 – Mauro 5 – FAI Livorno 50 – Saverio 5 – Betta e Silvia 50 – Andrea 5 – Dino 20 – Silvano e Luca 20 – Baldo 20 – Mirko 20. Totale 815,00 euro
L’incaricato