Da Livorno: «2025 – Viva la libertà, morte al fascismo!»

Non c’è bisogno di andare a Teheran per trovare la libertà di stampa sotto attacco. A Massa sono sotto processo i redattori di “Senza motivo”. Non sono giornalisti professionisti, ma sulla loro stampa hanno espresso solidarietà ad Alfredo Cospito, rinchiuso crudelmente come altre centinaia di persone al 41bis, e hanno ribadito l’opposizione alla guerra voluta dal governo italiano.

E la repressione si fa sentire, in primis contro il movimento anarchico, ma non solo. Si farà sentire purtroppo anche nel 2025, definito l’anno della libertà da una testata giornalistica che ha sempre espresso le posizioni dei padroni, che dal 1926 fino a circa dieci anni fa è stata proprietà della famiglia Agnelli, che dopo il 25 aprile del 1945 dovette sospendere le pubblicazioni per connivenze con la repubblica di Salò.

Oggi come cento anni fa il regime che sta per nascere comincia con l’attacco al movimento anarchico, poi toccherà a tutti gli altri. IL DDL 1660 è la cornice ideale di una manovra repressiva su larga scala. Intanto i sostenitori del regime scaldano i motori, continuando quella guerra ai giovani che lo ha caratterizzato fin dal primo provvedimento: daspo urbano e zone rosse per escludere gli indesiderati dal centro. E i primi comuni ad adottare la nuova direttiva del ministro dell’interno sono proprio quelli a guida PD…

Nubi nere oscurano il cielo della politica. ¡A las barricadas!

La commissione di corrispondenza della Federazione Anarchica Livornese

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