Nulla al mondo eguaglia in ferocia un vescovo a caccia di eresia come i cristiani chiamano le opinioni diverse dalle loro e sono particolarmente sicuri di sé su un argomento che ignorano completamente… ( VIDAL, Gore, Giuliano)
Le foto dello “Sciamano” – al secolo Jacob Anthony Chansley, alias Jake Angeli, noto esponente della setta di estrema destra Qanon – e di altri pittorescamente vestiti personaggi protagonisti dell’assalto a Capitol Hill ha scatenato, in rete e non solo, più di un’analogia con i barbari invasori dell’Impero Romano. Scopo di quest’articolo sarà quello di comprendere se e fino a che punto una tale analogia può essere utile a comprendere alcuni aspetti di ciò che è accaduto a Washington il 6 gennaio.
In sé e per sé un ragionamento per analogia non è sbagliato e può darci preziose indicazioni, quando confrontiamo tra loro eventi e/o oggetti che hanno alcune caratteristiche comuni. Il problema è che queste caratteristiche della prima serie di oggetti/eventi devono avere una qualche relazione con l’essenza del fenomeno che stiamo studiando, tale da permettere alcune estrapolazioni con un qualche grado di probabilità. Altrimenti, il rischio è quello di incorrere in alcune fallacie logiche, quali ad esempio l’Irrilevanza (quando gli elementi comuni alle due serie di eventi/oggetti non comportano necessariamente come cause gli stessi effetti) o l’Accidentalità (quando gli elementi comuni alle due serie di eventi/oggetti non comportano affatto come cause gli stessi effetti). Cominciamo allora col ripercorrere brevemente le dinamiche causali che portarono alla crisi dell’Impero Romano, dando per scontato l’altro termine di paragone con cui è condotta l’analogia: una serie di personaggi dalla cultura e razionalità di basso profilo che invadono – alla lettera – gli spazi materiali e simbolici della repubblica a stelle e strisce, in contrapposizione ad altri dal profilo culturale e razionale maggiore, che rappresenterebbero la vera essenza del paese.
Rispetto a ciò però va notata una differenza non di poco conto: i barbari di un millennio e mezzo fa circa erano sostanzialmente del tutto estranei al paese che invadevano, popolazioni nomadi che vivevano fuori dei confini dell’Impero Romano, la più grande ed avanzata civiltà stanziale prima della Rivoluzione Industriale. Oggi, invece, abbiamo a che fare con una minoritaria ma comunque enorme e sostanziale fetta della stessa popolazione statunitense la quale, tra l’altro, inverte il discorso e si considera l’autentica espressione della civiltà del paese, mentre il resto della popolazione è considerata essa in qualche modo “invasore” dei valori autentici degli Stati Uniti d’America. In questo senso, non è da escludere che dietro l’accusa di “brogli elettorali” si nasconda, in realtà, il disconoscimento della parte della popolazione uscita maggioritaria alle urne come “veri americani”. Da questo punto di vista, è indicativa una delle tante bufale propalate da Trump su Twitter: quella del falso certificato di nascita dell’ex Presidente Obama. Detto questo, può restare in piedi qualcosa dell’analogia tanto diffusa?
In realtà dietro la caduta dell’Impero Romano esiste anche in questo caso una dinamica interna che i sostenitori dell’analogia, però, non considerano: per semplificare, lo scontro tra cristianesimo e paganesimo che pure, in passato, è stato messo in evidenza come fenomeno causale, sia pure in maniera diversa da quanto diremo noi ora, da personaggi del calibro di Machiavelli, Gibbon e, in tempi più recenti, Vidal.[1]
Dicevamo che quella romana è stata la più grande ed evoluta civiltà stanziale preindustriale: la sua forza era soprattutto fondata su di una tecnologia per l’epoca avanzatissima. Tale tecnologia si basava su una cosa ben nota: l’enorme ed avanzato sistema viario. Anche solo a considerare le strade nel senso comune, solo il tracciato di quelle principali raggiungeva gli 80.000 chilometri; se poi vi si aggiungono quelle secondarie, c’è chi ha stimato un tracciato di 400.000 chilometri. Si trattava, poi, di strade lastricate e non in terra battuta, il che le rendeva percorribili, salvo eventi atmosferici eccezionali, tutto l’anno.[2] Ad esse, poi, vanno aggiunte altri tipi di strade come le rotte marittime,[3] i ponti[4] e gli acquedotti.[5] Questo sistema permetteva di specializzare l’agricoltura romana il cui prodotto veniva poi redistribuito nelle varie parti della romanità e conseguentemente ottenere un notevole surplus agricolo,[6] il quale permetteva l’esistenza di numerose città di grandi dimensioni[7] e, soprattutto, di un enorme esercito,[8] dotato inoltre di avanzatissime macchine da guerra.[9]
Di fronte ad una tale potenza, le cosiddette popolazioni barbare – che erano presenti ai confini ben prima delle invasioni – erano tenute sostanzialmente a bada: la faccenda cambiò in modo abbastanza repentino dopo l’epoca di Costantino. Questi aveva riunificato l’Impero grazie all’appoggio delle tre grandi religioni monoteiste dell’epoca, di contro ai suoi avversari appoggiati, invece, dalle religioni “pagane”.[10] La vittoria dei monoteismi e, infine, del cristianesimo portò ad una particolare declinazione del principio della “Damnatio Memoriae”:[11] oltre alla solita decapitazione di statue e cancellazione delle tracce scritte degli sconfitti, il cristianesimo vittorioso si dedicò alla eliminazione della cultura pagana, il che comportò la scomparsa graduale di quasi tutte le opere filosofiche, scientifiche ed ingegneristiche dell’antichità, di cui oggi restano pochi brandelli rispetto all’enormità di cui abbiamo notizia.
Opere queste che pagarono lo scotto di essere l’espressione della cultura pagana e non vennero sostituite da niente di nemmeno lontanamente equivalente da parte della cultura cristiana, enormemente più di basso profilo.[12] Il sapere, però, non è un lusso e gradatamente[13] la fonte della potenza della civiltà romana venne meno, l’esercito si indebolì e non riusci più a contenere le legioni barbare. Queste, una volta conquistato definitivamente l’Impero, lo misero definitivamente fuori gioco; ora, l’esercito romano era proprio il depositario del sapere che aveva reso grande la romanità – a lui, infatti, era sostanzialmente demandata la costruzione e la manutenzione di strade, ponti, acquedotti, la costruzione delle navi e la gestione delle rotte marittime. Fu un disastro di enormi proporzioni e l’inizio dei cosiddetti “secoli bui” dell’Europa.
L’attuale scontro interno agli Stati Uniti d’America può perciò essere paragonato per analogia a quello che accadde oltre un millennio e mezzo fa nella romanità? Qualcosa c’è, in effetti: la fetta di popolo americano che si è riconosciuta in Trump ha come punto di riferimento un suprematismo bianco che si è andato organizzando in numerose sette religiose in cui il rifiuto della razionalità, la credenza in bufale e quant’altro è evidente. Qanon,[14] con la sua “profetizzazione” della figura di Trump – inviato di Dio per combattere la setta di satanisti e pedofili al potere – e l’utilizzo massiccio di profezie è solo la punta dell’iceberg: il suprematismo bianco, come dicevamo, utilizza nel suo complesso come forma organizzativa chiese con aspetti non dissimili da quelli di Qanon.[15]
Ovviamente non abbiamo alcuna simpatia per la classe sociale e politica di cui è espressione Biden: un simile scontro ci appare come una scelta tra la padella e la brace. Proviamo, invece, ogni simpatia verso quella grande fetta della popolazione americana che ha animato negli ultimi vent’anni enormi movimenti di massa come il cosiddetto “movimento no global”, Occupy Wall Street e, ultimamente, Black Lives Matter. Sono questi movimenti, oggi, a trovarsi appunto tra la padella di centristi e “liberal” e la brace del suprematismo bianco.
Chiaramente, il culto dell’irrazionalità ed il palese autoritarismo fascisteggiante di quest’ultimo appare certamente più lontano dalle speranze di trasformazione sociale che esprimono, invece, questi movimenti, per non dire del fatto che nelle strade lo scontro è innanzitutto con le varie anime del suprematismo bianco – il rischio, pertanto, è quello di una tentazione “frontista” che li snaturerebbe. Il che, altrettanto chiaramente, non significa che debbano sottovalutare personaggi come quelli che hanno dato l’assalto a Capitol Hill e, negli anni passati, hanno operato molte altre azioni non meno deleterie: si tratta certamente di persone che appaiono come emeriti cretini e lo sono ma si tratta di cretini pericolosi. Se l’analogia può reggere anche su questo punto, è evidente che per conquistare il potere e fare danni pazzeschi non serve essere intelligenti e colti – è più che sufficiente una bella dose di sadismo sociale.
Qualche decennio fa lo storico Cipolla, in una sua operetta satirica ma non troppo,[16] definiva lo stupido come colui che fa del male a se stesso ed agli altri. Ora può anche darsi che il suprematismo bianco, nella sua pochezza culturale che gli impedisce di vedere le conseguenze delle sue azioni porti alla lunga al declino della società statunitense, avverando in pieno l’analogia – non sarà però una gran soddisfazione per chi si potrebbe trovare a subirne il giogo. Inoltre, questi cretini pericolosi non è affatto detto che restino confinati nella repubblica a stelle e strisce: già da un po’ stanno cercando di mettere piede dalle nostre parti.[17] D’altronde anche fuori dagli USA la lotta politica si è svolta a suon di bufale stratosferiche: ad esempio che i comunisti mangiassero i bambini, nel secondo dopoguerra, non era affatto una battuta ma una credenza reale di milioni di persone.[18]
Enrico Voccia
NOTE
[1] MACHIAVELLI, Niccolò, Discorsi Sopra la Prima Deca di Tito Livio (1531), Milano, Rizzoli, 1984; GIBBON, Edward, Declino e Caduta dell’Impero Romano (1776-1789), Torino, Einaudi, 1987; VIDAL, Gore, Giuliano (1966), Roma, Fazi, 2017.
[2] https://it.wikipedia.org/wiki/Strade_romane.
[3] https://www.romanoimpero.com/2018/12/le-rotte-romane-nel-mondo.html.
[4] https://it.wikipedia.org/wiki/Ponti_di_Roma.
[5] https://www.romanoimpero.com/2009/10/acquedotti-romani.html.
[6] https://it.wikipedia.org/wiki/Agricoltura_della_civilt%C3%A0_romana.
[7] https://geonue.com/mappa-citta-impero-romano/.
[8] https://it.wikipedia.org/wiki/Esercito_romano.
[9]https://www.romanoimpero.com/2015/02/macchine-da-guerra.html.
[10] https://it.wikipedia.org/wiki/Costantino_I. Si tenga presente che, nell’antichità, come oggi ma in maniera più esplicita, le religioni fungevano assai spesso da partiti politici.
[11] https://it.wikipedia.org/wiki/Damnatio_memoriae.
[12] Vedi, a parte i testi di Gibbon e Vidal già citati, anche un’opera artistica che rende molto bene la differenza culturale tra la cultura pagana e quella cristiana: Agorà (https://it.wikipedia.org/wiki/Agora_(film)).ù
[13] https://it.wikipedia.org/wiki/Impero_romano#Declino_e_caduta_dell’Impero_d’Occidente_(395-476).
[14] https://it.wikipedia.org/wiki/QAnon.
[15] https://www.opendemocracy.net/en/5050/esclusivo-fondamentalisti-cristiani-collegati-trump-trasferiscono-milioni-di-dollari-verso-leuropa-sostegno-dellestrema-destra/; https://frontierenews.it/2017/09/trump-america-religione-alt-right-estrema-destra/; https://aspeniaonline.it/amp/articolo_aspenia/la-galassia-dellestrema-destra-americana-dopo-la-strage-di-tucson/.
[16] CIPOLLA, Carlo, Le Leggi Fondamentali della Stupidità Umana, Bologna, Il Mulino, 2015.
17] https://vociglobali.it/2019/03/30/fondamentalismo-cristiano-usa-finanzia-estrema-destra-nellue/; https://www.dinamopress.it/news/fondamentalisti-cristiani-vicini-trump-versano-milioni-allestrema-destra-europea/.
[18] Ad esempio, quando il PCI creò l’opportunità per i bambini poveri ed affamati di essere ospitati, sfamati ed istruiti da parte di famiglie per lo più emiliane, tantissime famiglie rifiutarono l’offerta nel timore che si trattasse di un inganno volto a divorare i propri figli. La storia è stata ultimamente raccontata, anche in questi aspetti, in ARDONE, Viola,
Il Treno dei Bambini, Torino, Einaudi, 2019.