Il 21 maggio Forza Nuova ha provato a sbarcare nella periferia torinese per raccogliere voti, facendo leva sulla guerra tra poveri, ma non c’è riuscita.
Qualche manciata di fascisti è rimasta rintanata nella propria sede in via Matilde Serao mentre un corteo di centinaia di antifascisti e antifasciste raggiungeva l’area della Spina 3 blindatissima dalla polizia e presidiava, bloccando corso Principe Oddone per oltre un’ora. Quando è stato chiaro che i fascisti non sarebbero usciti in strada il corteo è ripartito, facendo un lungo giro per Barriera e Aurora. La passeggiata antifascista è terminata ai giardini Alimonda, da tempo sotto i riflettori dei media, della polizia, del prefetto, dell’amministrazione comunale, nel contesto di una campagna repressiva che sta investendo i quartieri popolari di Torino Nord.
Mentre i fascisti per giustificare la magra figura diffondevano un comunicato in cui si definivano “prigionieri politici”, ai giardini Alimonda fuochi d’artificio concludevano festosamente una giornata di informazione e lotta.
Nei nostri quartieri la presenza fascista non è, e mai sarà, ben accetta: l’antifascismo non si delega, si agisce ogni giorno attraverso pratiche di azione diretta.
No alla guerra tra poveri,
No alla guerra ai poveri!
Di seguito il testo del volantino distribuito lungo il tragitto:
No a Forza Nuova!
Azione diretta contro Stato e fascisti!
I fascisti di Forza Nuova vogliono fare una passeggiata elettorale nel quartiere Aurora, che è stato a lungo sotto i riflettori dei media per la pesante militarizzazione imposta ai suoi abitanti. L’amministrazione comunale pentastellata ha deciso di regolare i conti con gli anarchici e di dare garanzie agli investitori che si stanno riversando su una periferia troppo vicina al centro, da tempo attraversata da riqualificazioni escludenti, sfratti, operazioni di polizia ai giardinetti e nelle fabbriche abbandonate, dove vengono cacciati senza tetto e senza documenti.
Ultimo atto, la ciliegina sulla torta, potrebbe essere lo sgombero del Balon dall’area dei Molassi e di San Pietro in Vincoli.
La ciambella non è riuscita con il buco e la resistenza di abitanti, poveri, anarchici va avanti aprendo crepe nel consenso alle politiche disciplinari del governo nazionale come di quello locale.
Forza Nuova è uno dei referenti delle destre istituzionali al governo.
L’estrema destra svolge oggi il ruolo che i fascisti avevano sin dal 1919, quando vennero fondati i fasci di combattimento. I fascisti sono la mano armata informale del governo: fanno il lavoro sporco che i gialloverdi non possono ancora permettersi di affidare direttamente alla polizia.
Usano la violenza contro gli immigrati, i poveri, i rom, i senza casa, tutti trattati da nemici in una guerra senza esclusione di colpi. I “nemici interni”, le non persone, colpevoli di esistere, di essere vive, di avere diritto ad una casa popolare, finiscono nel loro mirino. La donna rom con la bambina in braccio che è stata minacciata di stupro mentre entrava in una casa dopo anni di baracca, è l’emblema di un paese in cui Auschwitz è dietro l’angolo.
Forza Nuova non scende in piazza contro la mafia, ma solo contro quella nigeriana, perché nel mirino ci sono gli immigrati: nella retorica fascista gli immigrati sono tutti delinquenti. Come gli italiani che emigravano in tutto il mondo sino a pochi decenni fa.
I fascisti sono la mano armata dei padroni, che ogni giorno ci rubano la vita per farsi sempre più ricchi. I fascisti attizzano il fuoco della guerra tra poveri, tra italiani poveri ed immigrati poveri, tra senza casa, tra precari, per impedire che ci uniamo per liberarci dallo sfruttamento, per prenderci le case, per cacciare chi ci opprime e chi ci sfrutta.
I fascisti, sotto altra veste, sono già al potere. In questi giorni il governo sta preparando un nuovo pacchetto “sicurezza”. Nel mirino chi presta soccorso ai naufraghi, impedendo che siano ricacciati nei lager libici, dove stupri, torture, fame, ricatti e omicidi sono terribilmente normali. I lager sono in Libia, i responsabili sono al governo in Italia e in Europa.
Nel mirino del governo c’è anche chi manifesta: basterà accendere un fumogeno o sedersi in terra durante una protesta per rischiare la galera.
Nel primo decreto migliaia di persone che vivevano e lavoravano nel nostro paese sono state cacciate dai centri di accoglienza, perché è stata cancellata la protezione umanitaria. Il governo ha trasformato in clandestini anche i neonati. Hanno stanziato fondi per aumentare i poliziotti per le strade, per pagare i voli di deportazione, sperando che la gente cada nella trappola di non saper più riconoscere il nemico di classe. Per i padroni siamo tutti uguali, perché gli interessa il colore dei soldi non quello della pelle.
Chi occupa una casa per dare un tetto a se e ai propri figli rischia lunghe pene detentive. I lavoratori che fanno un blocco per obbligare chi li sfrutta e deruba ogni giorno a mollare più soldi, più libertà, meno ore di lavoro, meno controlli elettronici non avranno una semplice multa ma la detenzione sino a sei anni.
Un incubo totalitario. Se non ci opponiamo ora, il domani potrebbe essere più scuro di un oggi già nero. I fascisti di Forza Nuova sono solo un tassello, feroce, razzista, omofobo, misogino di un puzzle i cui pezzi principali sono composti nelle aule del parlamento.
Nel mondo che vogliamo gli unici stranieri sono fascisti, polizia, governanti.
Via i fascisti dai nostri quartieri!
Federazione Anarchica Torinese
corso Palermo 46 – riunioni ogni giovedì alle 21
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