Come promesso eravamo al Pride e come promesso i nostri corpi ribelli assieme a quelli di tant* altr* compagn* giunt* da Pordenone, da Trieste e dalle varie province, hanno attraversato la città di Udine dando vita ad un partecipato, ma soprattutto sentito, spezzone radicale sotto il nome di Coordinamento Degenere Regionale.
Nonostante fossimo rimast* penalizzat* da qualche aspetto tecnico che ci ha lasciato praticamente senza amplificazione alla partenza, non siamo rimast* in silenzio, anzi. ancora più determinat* a farci sentire, trasformando le nostre istanze in slogan gridati e urlati in ogni dove.
Contro l’ordine eteropatriarcale, contro lo stato machista e sessista, contro i modelli eteronormativi e la moralità bigotta e borghese, per ricordare che il Pride non è solo una festa “gaia” con balli e colori ma che nasce da un atto di ribellione alla repressione. Il pride è stato soprattutto rivolta.*
Ecco, questo lo vogliamo ricordare perché a 48 anni da quelli che furono i moti di Stonewall, oltre a tutto il resto ci troviamo a dover combattere contro l’ennesim legge liberticida . Stiamo parlando della nostra opposizione Minniti c vorrebbero chiunque consider non degn* e meno funzionale ad un ben determinato decoro imposto per le nostre cittàa più in generale eliminare ogni moto di divergenza alla norma e di dissidenza
Per questa ragione nella piazza finale del corteo, durante gli interventi istituzionali froce indisciplinate hanno srotolato uno striscione transfemminisa anarcoqueer contro fascismo, fondamentalismo religioso e daspo urbano.
Il nostro percorso non è cominciato con il Pride nè finirà con il Pride, ci rivediamo nelle strade!
* E’ proprio questo il significato dello slogan che abbiamo utilizzato nella call: “not gay as in happy but queer as in fuck you
tratto da Affinità Libertarie