Lo Stato e la NATO, o qualsiasi altra alleanza militare multinazionale, non ci portano la sicurezza, ci portano il controllo cercando solo la nostra obbedienza, la nostra conformità e la nostra capitolazione. Che si tratti dell’endemica violenza della polizia nelle nostre comunità o dei campi di battaglia insanguinati dell’Ucraina e degli oceani di rovine di Gaza, abbiamo un unico nemico: il capitalismo e lo stato.
Sin dalla sua nascita nel 1947, la NATO ha agito solo come esecutrice della violenza imperialista, strumento di repressione e motore di guerra. Non protegge la pace. È il nostro nemico di classe e una minaccia diretta alla vita e al benessere di ognuno di noi. La nostra lotta non è tra le nazioni, è contro la classe dominante a cui tutt* resistiamo. Questo continua a essere vero, anche durante la brutale realtà della guerra. Con il pretesto della sicurezza europea e nazionale, i governi della NATO stanno incanalando miliardi nei bilanci militari, tagliando i servizi sociali vitali.
Mentre costruiscono eserciti, ci lasciano a combattere per la sopravvivenza. Impongono l’austerità mentre accumulano risorse per la guerra. Loro costruiscono eserciti mentre noi lottiamo per l’assistenza sanitaria, la casa e la dignità di base. Li osserviamo ogni giorno mentre si rivolgono sempre più alle prossime generazioni e le preparano a prendere le armi, private di ogni opportunità, non vedendo altra scelta che arruolarsi per diventare carne da cannone in conflitti non creati da loro, vendute all’avventura, alla falsa fraternità e al patriottismo. Quando i coscritti ritornano, mutilati e spezzati, vengono messi da parte, utili solo come simboli per vuote parate. Nei loro paramenti militari, mostrano alla luce del giorno che la propaganda non finisce mai.
Facciamo appello a* anarchic*, a* antiautoritar* e a tutt* coloro che si oppongono alla guerra a riunirsi, a organizzarsi e a resistere al militarismo. La NATO e i suoi signori della guerra si incontreranno, ma lo faremo anche noi. Scenderemo in strada. Disturberemo le loro dimostrazioni di potere. Creeremo reti di solidarietà e ci opporremo direttamente alle loro guerre, alla loro polizia militarizzata e alla loro repressione dei nostri movimenti. Noi anarchic* lottiamo per un mondo senza frontiere, senza stati e senza eserciti che sostengono il loro dominio.