Argentina: mapuche ancora sotto attacco

Questo comunicato del Movimento delle Donne e Diversità Indigene per il Buen Vivir ci è stato girato dalle compagne della Federación Libertaria Argentina – IFA, che sono impegnate in questi giorni in iniziative di protesta e di solidarietà a favore delle lotte delle donne e del popolo Mapuche in difesa delle loro terre e del loro stile di vita. Le compagne denunciano particolarmente il sempre più diffuso razzismo associato allo stigma sociale e al discorso securitario che si incarna nell’invenzione della figura del “terrorista anarchico Mapuche”. Il movimento libertario argentino si sta ora mobilitando contro l’ennesimo atto di violenza nei confronti di un insediamento Mapuche in lotta contro le multinazionali e contro lo Stato argentino nella regione di Rio Negro, che ha portato all’arresto di sette donne. Queste compagne hanno subito gravi atti di violenza da parte delle forze di polizia: due di loro sono detenute dalla polizia aeroportuale di Bariloche con i loro bambini di 2 e 4 mesi, una in avanzato stato di gravidanza nell’ospedale della stessa città e quattro sono state traferite nel carcere federale di Ezeiza, nella regione di Buenos Aires a 1,500 chilometri dalle loro terre. Il popolo Mapuche chiama di nuovo alla mobilitazione e alla solidarietà nazionale e internazionale contro questa vergogna. Un’udienza del tribunale dovrebbe avere luogo in breve, seguiranno aggiornamenti. Aggiornamento del 9 ottobre: il tribunale ha concesso i domiciliari, ma non la completa scarcerazione che era stata chiesta, ad alcune delle compagne arrestate, che sono entrate in sciopero della fame fino a quando non saranno libere. Continuiamo a seguire la vicenda (F.F.)

GOVERNO E OPPOSIZIONE: L’ODIO LI UNISCE

#LofLafkenWinkulMapuResiste

#Convocazione #Urgente

Martedì 4 ottobre, alle 7 del mattino, le forze della repressione hanno iniziato a sgomberare l’insediamento Mapuche Lof Lafken Winkul Mapu a Río Negro su ordine dalla giudice federale Maria Silvina Dominguez.

Il comando unificato è entrato nel Lof, distruggendo il rewe, lo spazio cerimoniale del popolo Mapuche. Hanno attaccato con proiettili di piombo e gas lacrimogeni distruggendo il luogo della cerimonia. Hanno maltrattato, picchiato e arrestato la Machi Betiana Colhuan, autorità spirituale, oltre a due pazienti che necessitavano cure mediche, altre lamngen (sorelle), una delle quali incinta di 40 settimane, madri con bambini di mesi, pu wentru (uomini) e 13 minori.

Alcun* bambin* sotto shock, di fronte alla repressione, sono fuggiti nascondendosi nella foresta. Sono stati tenuti per più di 12 ore al freddo e affamati. Nel frattempo le loro nonne chiedevano di entrare nel territorio per incontrare i loro nipoti e portarli in un posto sicuro ma non è stato loro permesso.

A metà mattina sono entrate nella proprietà truppe in motocicletta, sparando con armi lunghe su bambin* e giovani del Lof.

Le madri di alcun* di quest* bambin* sono state arrestate dalla polizia di sicurezza dell’aeroporto. Tra i feriti c’è un bambino di 12 anni e un giovane che è scomparso.

Il comando unificato non ha messo finora posti di blocco, tuttavia ha lasciato passare i furbetti (la banda del sindaco di El Bolsón, Bruno Pogliano) che sono andati a intimidire le sorelle e i fratelli che stavano andando alla ricerca dei bambin*.

Chiediamo l’immediato rilascio delle sorelle e dei fratelli, il ritorno sul territorio di tutti i pu lamngen – fratelli del Lof Lafken Winkul Mapu e la garanzia dell’incolumità fisica dei pu pichikeche – bambini e pu lamngen – sorelle.

Liberazione immediata della Machi Betiana Colhuan massima autorità spirituale!

Dal Movimento delle Donne e Diversità Indigene per il Buen Vivir chiamiamo a manifestare tutte le donne e le diversità organizzate di tutto il Paese così come tutta la società. Invitiamo a concentrarsi davanti a tutte le sedi del Ministero della Donna e delle Diversità, davanti agli uffici del Consiglio delle Donne in ogni comune del Paese e davanti alle amministrazioni giudiziarie in tutto il Paese.

Se toccano una, toccano TUTTE noi.

Xipatupe kom pu lamngen, libertà alle nostre sorelle!

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