Abra: centro sociale e biblioteca libertaria

L’apertura dell’ABRA, dovuto all’impegno del Laboratorio Libertario Alfredo Lopez – Laboratorio per l’iniziativa anarchica, anti-autoritaria ed anticapitalista fondato nel 2012, parte integrante e promotrice della Federazione Anarchica nei Caraibi e in America Centrale – ed all’effettivo coinvolgimento di gruppi correlati, come l’Osservatorio Critico Cubano, il Ranger ed anche di alcune energie individuali, si propone di costruire uno spazio autonomo e sostenibile nella Cuba di oggi.

ABRA vuole essere uno spazio volto alla promozione di esperienze e pratiche indipendenti da qualsiasi governo straniero o nazionale o da istituzioni che li rappresentino, focalizzato sulle capacità di coloro che sono coinvolti nel progetto. ABRA si adopererà per mettere in risalto una pratica che prefiguri il tipo di socialità che sogniamo ed un tipo di relazione non aggressiva con l’ambiente circostante, che si traduca in un minimo di consumo ed in un massimo di soluzioni proprie non contaminanti.

Il nostro impegno è essenzialmente anticapitalista, perché il capitalismo promuove un tipo di relazioni tra persone basate sull’utilitarismo, la supremazia, la competizione, il profitto, tutte cose che non conducono alla socialità che aspiriamo ma è sostenuto dagli Stati, dalle aziende e dalle società che dominano e depredano il mondo e il nostro paese. Per questo motivo, il Centro Sociale si trova agli antipodi di tutto questo.

(…)

Questo spazio si oppone attivamente alla discriminazione basata sulla razza, sull’origine etnica, sul genere, sulla sessualità, sull’orientamento sessuale, sull’identità di genere, sul territorio, sul livello di istruzione, sullo status economico e su qualsiasi altro criterio che vada contro la dignità delle persone. Riconosce anche la pluralità di pensieri (politici, ideologici, morali, ecc.), senza mai dover rinunciare ai propri.

ABRA è un luogo di fraternizzazione in mezzo ad una città mercificata e controllata ed offre uno spazio di informazione internazionale e nazionale, di auto-educazione, di iniziative, commemorazioni, celebrazioni, e riunioni; vuole incoraggiare la attualmente precaria situazione autonoma controculturale e produttiva esistente oggi a L’Avana e nella regione di Cuba.

Il Centro Sociale si pone come uno spazio sociale orizzontale, per dare voce a quelle esperienze locali ed internazionali che non sono di interesse per le strutture egemoniche, ma che costituiscono un punto di vista antiautoritario e di emancipazione che è quello che interessa a chi, come noi, è oggi attivo nelle lotte a Cuba.

Qui mezzi e fini non sono contraddittori: l’orizzontalitá, la libertà della persona, l’effettiva partecipazione a partire dal coinvolgimento diretto.

ABRA

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