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100 anni dalla strage di Torino. Il sogno nelle nostre mani.

100 anni dalla strage di Torino. Il sogno nelle nostre mani.
Domenica 18 dicembre. Eravamo in tanti in piazza XVIII dicembre, di fronte alla lapide che ricorda i sindacalisti, anarchici, socialisti, comunisti massacrati dalle squadracce fasciste 100 anni fa.All’iniziativa indetta dalla Federazione Anarchica Torinese, hanno partecipato anche la Cub, il Prc, Sinistra Anticapitalista, esponenti dell’Anpi Nizza Lingotto e dell’Anpi 64 Martiri di Grugliasco e tanti compagni e compagne che, al di là delle cerimonie istituzionali rituali ingessate, si sono ritrovati per intrecciare i fili di una memoria che vive nelle lotte ogni giorno.Dopo gli interventi è stato deposto un mazzo di garofani rossi. La giornata si è conclusa con canzoni anarchiche... Leggi tutto

Nel sacro occidente

Nel sacro occidente
L’attuale situazione della Corea del Nord fa venire in mente quel famoso aforisma di Bertolt Brecht: “Ci sedemmo dalla parte del torto visto che tutti gli altri posti erano occupati”. Per citare anche Francesco Guccini, c’è da considerare “l’ipocrisia di chi sta sempre con la ragione e mai col torto”; in questo caso specifico l’ipocrisia di chi condanna il regime di Pyongyang facendo finta di non ricordare che l’invasione statunitense dell’Iraq nel 2003 ha determinato un drammatico punto di non ritorno nelle relazioni internazionali. Quando si chiede al governo nord-coreano di rinunciare al programma atomico e di sottoporsi ad ispezioni... Leggi tutto

Questione sindacale,‭ ‬siamo tutti battilocchi‭?

Questione sindacale,‭ ‬siamo tutti battilocchi‭?
Capita sovente quando si svolge una critica dei pregiudizi‭ ‬ideologici che annebbiano la corretta comprensione di una questione di far riferimento al termine napoletano‭ “‬battilocchio‭” ‬reso celebre dalla canzone di Totò‭ “‬Piccerella,‭ ‬piccerè‭” ‬magistralmente interpretata da Nino Taranto (https://www.youtube.com/watch?v‭=‬7hYv‭_‬4gp6X4) ,‭ ‬nei deliziosi versi‭ “Piccerè,‭ ‬piccerè,‭ ‬/nun te credere ca i‭’ ‬sò nu battilocchio‭;‬/‭ ‬i‭’ ‬te saccio e te strasaccio,/‭ ‬tu si‭’ ‘‬a figlia‭ ‘‬e Mastu Ciccio‭ ‬/ca venneva int‭’ ‘‬a Arenaccia‭ ‬/‭ ‬pesce fritto e baccalà/‭ ‬mo vuò fà Miss Universo,/‭ ‬tu si‭’ ‬nata‭ ‘‬o mese‭ ‘‬e marzo,/‭ ‬sient‭’ ‬a me ca è tiempo perzo,/‭ ‬va,‭ ‬vattene addu mammà/‭ ‬Piccerè,‭... Leggi tutto

Una ineludibile questione di tattica

Una ineludibile questione di tattica
L’articolo del Compagno Tiziano Antonelli‭ ‬“Per la libertà del sindacato o per la libertà dei lavoratori‭?” ‬(Umanità nova del‭ ‬29/01/2017‭) ‬introduce alcune questioni sulle quali vorrei avviare una riflessione. Premesso che quella del tradimento è una categoria politica le cui implicazioni sconsigliano l’utilizzo,‭ ‬l’affermazione secondo la quale gli anarchici sarebbero gli unici a portare sul posto di lavoro‭ ‬“la prospettiva della rivoluzione sociale‭”‬ è troppo arbitraria per essere spesa con successo in ambiti diversi da quelli del nostro movimento. Vie e mezzi La prospettiva rivoluzionaria che persegue gli interessi storici delle classi subalterne e attiene alla strategia dell’organizzazione sindacale ma... Leggi tutto

Il peggiore di sempre

Il peggiore di sempre
C’era un tempo in cui il rinnovo del contratto dei metalmeccanici rappresentava la punta più avanzata, un apripista nelle conquiste rivendicative, alle quali i rinnovi contrattuali degli altri settori si ispiravano. Questo si è verificato soprattutto dall’autunno caldo del 1969 in poi, nella fase in cui, sotto la pressione delle lotte spontanee che si manifestavano in quei tempi, si rivendicavano aumenti salariali adeguati al costo della vita, maggior egualitarismo, riduzioni d’orario, condizioni di lavoro migliori e salvaguardia della salute. Poi è iniziato, parallelamente all’avanzamento del compromesso storico, quel percorso a ritroso della riduzione delle conquiste ottenute che è continuato fino... Leggi tutto

Tre lunghe giornate

Tre lunghe giornate
Mercoledì 15 ottobre. Manganellate preventive All’angolo tra corso Giulio Cesare e corso Emilia ci sono una trentina di persone. I primi arrivati per un giro antifascista che dovrebbe attraversare il quartiere in risposta alla marcia convocata da “Fratelli d’Italia” contro il “degrado” del quartiere. Scintilla dell’ennesima iniziativa dei fascisti contro occupanti di case, poveri e disoccupati, una vetrina spaccata e una scritta al LIDL di via Aosta, dove qualche giorno prima, i guardioni avevano pestato qualcuno sorpreso a rubare. In quel discount, frequentato solo da poveri, è una prassi normale. Ti pesco con un pezzo di formaggio non pagato? Calci... Leggi tutto