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‬Lettera aperta di un comune delinquente ai politici‭

‬Lettera aperta di un comune delinquente ai politici‭

E voi sareste i raffinati politici che governano la città,‭ ‬gli uomini nelle cui mani dovremmo mettere il nostro destino‭? ‬E invece,‭ ‬ancora una volta,‭ ‬il partito del sindaco‭ (‬socialista‭) ‬in testa,‭ ‬e gli altri della coalizione,‭ ‬avete fatto dell’insulto a mezzo stampa la vostra raffinata linea politica,‭ ‬dandomi del delinquente e del finto alluvionato.‭ ‬Ma vi siete ben guardati dal darmi del ladro,‭ ‬perché quella categoria storicamente solo a voi‭ ‬appartiene e ben sapete autotutelarvi compatti,‭ ‬ladri ed incapaci come avete dimostrato di essere.‭ ‬Temo che con tutti questi calunniosi comunicati nei miei riguardi abbiate fatto un drammatico autogol.
Sappiano i cittadini‭ ‬che non ho voluto neppure i cinquemila euro di risarcimento come alluvionato,‭ ‬per non mescolarmi con voi.‭ ‬Per mia scelta quei denari sono restati nelle casse pubbliche.
E comunque,‭ ‬quei soldi ricevuti dalle vostre mani sporche avrebbero limitata la mia libertà di parola.‭ ‬Per sminuirmi,‭ ‬e tentare di ridicolizzarmi di fronte alla pubblica opinione,‭ ‬mi avete pure dato del disperato,‭ ‬ma disperati siete voi,‭ ‬incapaci come siete di comprendere che la vostra incapacità ha mandato in malora il popolo.
Voi che ovunque mettete le mani seminate disperazione tra la gente,‭ ‬che non avrebbe bisogno degli ulteriori guai da voi procurati localmente,‭ ‬perché già afflitta da una epocale crisi economica.
È questione di tempo,‭ ‬ma sono convinto che per voi sia suonata la campana.
Il popolo BUE,‭ ‬come vi piace chiamarlo nelle vostre segrete stanze,‭ ‬anche in questo denotando di quanta scarsa sensibilità siete dotati,‭ ‬prima o poi vi presenterà il conto.
Il colmo è pieno e la pazienza della gente è finita,‭ ‬anche chi vi votava turandosi il naso non ne può più.‭
Il popolo vuole decidere la propria sorte direttamente,‭ ‬non vuole più che siano degli incapaci,‭ ‬ladri e bugiardi a svilire le loro vite.
Il popolo si è reso conto che il primo cittadino Zubbani non è stato in grado di inginocchiarsi‭ [‬nei giorni dell’alluvione,‭ ‬ndr‭] ‬e chiedere scusa per i disastri.‭ ‬Gesto che ogni persona di buon senso in quelle circostanze avrebbe fatto,‭ ‬ma Zubbani non ne è stato capace.‭
Con quell’umile gesto avrebbe rimesso la fiducia nelle mani della gente che lo aspettava davanti al comune.‭ ‬Avrebbero capito e,‭ ‬pur incazzati,‭ ‬apprezzato il gesto del politico.
Questo atto di rispetto non lo ha fatto perché politicamente è un incapace,‭ ‬un arrogante che oggi ama apparire santo.‭ ‬Un santo da pantomima.
A quei bambini,‭ ‬quel santo ha portato via quattro milioni di euro per ogni anno che ha governato,‭ ‬e considerata l’età di quei minori lo ha fatto da così tanto tempo che molti di loro non erano ancora nati.
Quei bimbi,‭ ‬grazie a questi raffinati amministratori,‭ ‬hanno un debito da pagare per il resto della loro vita.
Questi politicanti se ne facciano una ragione,‭ ‬se un cittadino autonomamente pensante li ha spiazzati.
Ora sono disorientati,‭ ‬nonostante le loro malefatte,‭ ‬speravano nel popolo mansueto.
Dopo anni di appiattimento culturale,‭ ‬narcosi civile,‭ ‬imposizione di pensiero,‭ ‬non si sarebbero mai aspettati che qualcuno potesse ribellarsi.
Per voi è suonata la campana,‭ ‬andatevene.

Carlo Piccioli

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