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Solidarietà ai lavoratori e lavoratrici della GKN. Se i padroni scappano, ci risparmiano il tempo di cacciarli (agg.al 18/09)

Solidarietà ai lavoratori e lavoratrici della GKN. Se i padroni scappano, ci risparmiano il tempo di cacciarli (agg.al 18/09)

CON GLI OPERAI DELLA GKN
PER LO SCIOPERO GENERALE DELL’11 OTTOBRE
PROMOSSO DA TUTTO IL SINDACALISMO DI BASE

Le gelide email di licenziamento, con cui la GKN ha liquidato circa 500 operai dello stabilimento di Campi Bisenzio, stanno dentro un quadro che ha visto 900 mila lavoratori perdere il posto di lavoro negli ultimi mesi.
Responsabile di questa macelleria sociale è un padronato sempre più predatore – prendi i soldi pubblici, sfrutta più che puoi e poi fuggitene altrove – ma sono responsabili anche il governo che ha sbloccato i licenziamenti e Cgil, Cisl e Uil che hanno acconsentito allo sblocco.
Nel contesto dell’attuale pandemia sono andati accentuandosi le tendenze alla precarizzazione estrema del mondo del lavoro che già con l’approvazione del Job Act di renziana memoria avevano visto una brusca accelerazione. Disoccupazione, lavoro precario, salari sempre più da fame, lo stillicidio di omicidi bianchi che il capitalismo esige: questo è il futuro a cui vogliono condannarci, mentre l’emergenza attuale ha messo a nudo il disastro di una sanità, una scuola e dei trasporti, falcidiati da decenni di tagli alla spesa sociale.
Siamo di fronte a una situazione esplosiva, a cui la risposta è sempre più quella repressiva: i manganelli della celere, ma talvolta anche la violenza delle squadracce o dei krumiri come dimostrano i gravi episodi che hanno visto coinvolto l’intero settore della logistica in lotta, da Novara (dove è morto Adil) a Prato, da Milano a Piacenza.
Di fronte a questa situazione il sindacalismo di base, alternativo a Cgil, Cisl e Uil, ha ritrovato dopo tanti anni la sua unità e ha proclamato per l’11 ottobre una giornata di SCIOPERO GENERALE contro lo sblocco dei licenziamenti, per la riduzione dell’orario di lavoro a parità di salario, per aumenti retributivi degni di questo nome, per forti investimenti in sanità, scuola e trasporti, per il permesso di soggiorno a tutti gli immigrati, per l’abrogazione delle norme anti-sciopero, contro le discriminazioni di genere.
E’ fondamentale che lotte così importanti come quella degli operai della GKN entrino nel percorso dello Sciopero Generale dell’11 ottobre, perché solo generalizzando, unificando e radicalizzando le lotte si può battere padroni e governo.
Crediamo altresì che lo sciopero debba caratterizzarsi nettamente in senso antimilitarista, per la cancellazione delle spese militari, così come è stato portato avanti da larghi settori sociali, da realtà territoriali e, pubblicamente, richiesto ai sindacati promotori da parte del Movimento No Muos (movimento siciliano contro una delle infrastrutture militari più estese del territorio italiano) e della Commissione di Corrispondenza della Federazione Anarchica italiana.
Nel 2021 la spesa militare prevista in Italia sfiora i 25 miliardi di euro con un aumento dell’8,1% rispetto alla spesa del 2020 e del 15,7% rispetto a quella del 2019.
utti soldi che potrebbero esser spesi in posti di lavoro, sanità, scuola e trasporti.

FEDERAZIONE ANARCHICA ITALIANA
Gruppi e individualità della Toscana

(volantino diffuso al corteo nazionale del 18 settembre)

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APPELLO AI LAVORATORI

Da quando i vertici sindacati si sono completamente piegati al volere dei padroni locali,italiani, multinazionali e Stato capitalista italiano sacrificando agli interessi di quest’ultimi gli interessi di classe dei lavoratori, dei disoccupati, degli emarginati con l’avvallo di scelte antioperaie e antipopolari quali la messa in cassa integrazione di sempre più larghe fasce di lavoratori, il vertiginoso aumento del costo della vita con la conseguente perdita di potere d’acquisto dei salari,diminuzione della contrattazione sindacale contro cui i sindacati confederali hanno silenziosamente e demagogicamente vociferato a bassa voce, o solo una volta varate leggi ed emendamenti, oppure assistendo in silenzio allo smantellamento di intere aziende, abbandonando al loro triste destino i lavoratori i disoccupati e l’emarginarti al loro stato precario di vita. Con questa politica dei sindacati confederali le condizioni di vita della classe sfruttata sono andate sempre più peggiorando mentre il profitto padronale è salito incontrollato e indisturbato.

LA RISPOSTA DEI LAVORATORI e dei disoccupati a questo duro attacco dei padroni italiani e delle multinazionali, appoggiato dal consenso silenzioso dei sindacati confederali, non si deve far attendere e deve scavalcare le direttive sindacali rinunciatarie, che adottano come unica strategia i sacrifici. La lotta unitaria dei lavoratori alla politica dei sacrifici e licenziamenti oggi è portata avanti da vaste categorie di lavoratori in tutta Italia: metalmeccanici, ospedalieri, ferrovieri, precari della scuola aereo portuali ecc.. Oggi i lavoratori devono trovare solo il momento generale per unificarla. Ed è giunto il momento lanciato dai lavoratori della Gkn di Firenze. E’ per questo motivo che noi crediamo sia giunto il momento di aprire la lotta fra tutti i lavoratori, i disoccupati e gli emarginati coscienti della situazione sociale in cui ci hanno costretti a vivere. Organizzare tutti insieme un dibattito sindacale intorno alle problematiche che la situazione di lotta, licenziamenti, cassa integrazione, emarginazione impone, per trovare ad essa unità dei lavoratori e soluzioni se non per l’immediato almeno per il prossimo imminente futuro. A tale proposito invitiamo tutti i lavoratori, i disoccupati, gli emarginati che leggeranno e condivideranno il presente appello di iniziare la costruzione di un fronte unico dei lavoratori, di dibattere anche e soprattutto all’interno delle organizzazioni politiche e sindacali di base in cui militano per mobilitare intorno alla lotta dei lavoratori della Gkn e delle altre fabbriche,l’interesse dell’intera base organizzativa, e muoversi poi tutti insieme verso la stessa strada e verso gli stessi obiettivi, che secondo noi devono essere quelli di organizzare un vasto fronte di lotta,per una vasta battaglia occupazionale che combatta le intenzioni del governo, Stato e dei padroni di smantellare le realtà di fabbrica e la loro lotta.

INTENSIFICARE LA LOTTA DI CLASSE E L’UNITA’ DEI LAVORATORI, necessaria per una buona riuscita di tale battaglia è l’unità di tutti i lavoratori, i disoccupati, gli emarginati al di fuori della loro ideologia politica-partitica, perché i fronti organizzati di massa non si costituiscono dietro l’ideologia di questo o quell’altro partito e partitino politico, ma sugli interessi di classe che sono comuni a tutta la classe sfruttata dei lavoratori; cosi come è necessario muoversi per la creazione di un vasto coordinamento di massa che racchiuda nel suo seno, lavoratori, disoccupati, emarginati, iscritti o no ai sindacati confederali o ai partiti e partitini.

UN COORDINAMENTO NAZIONALE DI BASE AUTOGESTITO che aggreghi organizzativamente i lavoratori, le masse in lotta combattendo l’isolamento e la disgregazione che i nemici dei lavoratori vorrebbero, partendo dalle lotte nelle assemblee operaie,nella rinascita dei Consigli di Fabbrica e nei Coordinamenti Operai diventando strumenti diretti della volontà dei lavoratori. Che si promuova battaglie unitarie di massa insieme a tutte le organizzazioni politiche e sindacali di base che condividano i contenuti programmatici di lotta e di nuove battaglie, intendendo insieme al coordinamento nazionale dei lavoratori mobilitarsi per la difesa immediata e reale degli interessi di classe dei lavoratori tutti, difesa dell’occupazione,difesa del potere d’acquisto del salario, riduzione dell’orario di lavoro, che gli obiettivi storici della classe operaia, abbattimento dello sfruttamento,della disuguaglianza sociale . Che si colleghi finalmente a livello nazionale alle lotte di tutta l’opposizione di massa e di classe alla politica antipopolare dei sacrifici e della miseria del governo e dello Stato. Considerato che per fronteggiare energicamente e con prontezza la resistenza padronale che vorrà attuare i licenziamenti e la chiusura si debba ricorrere soprattutto alla simultanea e generale occupazione delle fabbriche da parte dei lavoratori. Viva L’azione diretta dei Lavoratori.

Federazione Anarchica Italiana F.A.I. Federazione Empolese Valdelsa

c/o Circolo Arci Casa del Popolo Le Cascine via Antonio Meucci, 67 Empoli (FI)

1/09/21

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LAVORARE MENO LAVORARE TUTTI

LICENZIAMENTI, DISOCCUPAZIONE, SALARIO E LOTTA DI CLASSE

SOLIDARIETA’ MILITANTE AI LAVORATORI E LAVORATRICI DELLA GKN RAFFORZIAMO L’AUTONOMIA SINDACALE DEI LAVORATORI PER LA RIPRESA, DELLA LOTTA DI CLASSE, PER IL COMUNISMO LIBERTARIO

E’ oramai evidente che i licenziamenti e la disoccupazione stia diventando uno dei terreni centrali dello scontro di classe oggi in Italia e nei paesi capitalisti avanzati ed in Europa in particolare. In Italia i disoccupati sono attualmente (dati 2020) il 10,7% cioè 945 mila uomini e donne,su 15 milioni di occupati permanenti, tra questi 3 milioni sono i lavoratori con contratti a termine( prossimi licenziati). Solo nei primi sei mesi del 2021 hanno perso il lavoro 21 mila lavoratori,ad essi si aggiungono i cassaintegrati, sempre più in aumento. Il primo elemento da considerare riguarda il carattere non “ fallimentare e non di crisi economica” di questa nuova ondata di licenziamenti e disoccupazione che si è aperta con la scelta scellerata dopo la firma dell’accordo “sbocca licenziamenti” del 29 giugno 2021, firmato dai vertici di Cgil Cisl Uil con il Governo e Confindustria. Oggi nelle moderne società capitalistiche,al di la delle fasi cicliche di crisi strutturali dovute ai mercati globalizzati, aumenta quell’area della disoccupazione che colpisce i lavoratori in modo massiccio e violento, costituendo una pratica del presente capitalismo liberista nazionale e internazionale.

Licenziati, disoccupati, precari, precari stabili,cassa-integrati,operai non professionali, garantiti, e con loro il restante insieme dei lavoratori del nuovo mondo del lavoro globalizzato,subiscono un’ attacco generalizzato che non ha limiti portato avanti da questa nuova offensiva padronale, apertasi con la scelta di un sindacato collaborazionista, che ha accettato e sottoscritto in tutto il programma della Confindustria e Governo.

L’estrema diversificazione delle soluzioni adottate da settore a settore e da azienda ad azienda offerte e gestite in modo fallimentare dal sindacato confederale Cgil Cisl Uil in questi anni ha scoraggiato i lavoratori a lotte di insorgenza in difesa del salario e del posto di lavoro. Questi elementi hanno reso il quadro sindacale molto complesso scoraggiando la stessa sopravvivenza del sindacato in fabbrica.

Questa segmentazione dei lavoratori, subita dopo anni e anni di sindacalismo immobilista di mediazione rinunciataria, diventa in questi anni un elemento di debolezza per tutto il movimento di emancipazione dei lavoratori stessi e del sindacalismo di classe. Una divisione fin troppa chiara, dove si sommano diversità di condizioni materiali,di aspettative,di bisogni diretti o indiretti, che trova tra i lavoratori una rassegnazione latente.

Per questo,oggi sarà più importante di ieri, anche se difficile, dotarsi di strumenti di lotta di classe anche nuovi,di critica e di proposta per lavorare tutti insieme alla ricomposizione del movimento di classe tra i lavoratori la dove insorgono e iniziano nuove lotte contro i licenziamenti e non solo.

Veniamo al nocciolo della questione, oggi sono ancora più che mai attuali i due slogan delle lotte operaie dell’autunno caldo, “ insorgiamo,salario garantito e lavorare meno, lavorare tutti”.

“ Insorgiamo” è il grido di lotta dei lavoratori della Gkn, per opporsi ai licenziamenti, il rivendicare eguali condizioni di vita, anche senza barricate. Grido che è echeggiato in tutta Italia come un tuono. Grido che permette di porre le basi per delle condizioni di autogestione, di unificare le condizioni materiali, di togliere l’arma politica ed economica del ricatto salariale dalle mani dei padroni e di conquistare l’arma politica dell’eguaglianza e della solidarietà tra i lavoratori.

Il “salario garantito” è la parola d’ordine portante uscita dalle lotte operaie dell’autunno caldo, è il programma operaio specifico che rivendica un reddito al di là delle disponibilità capitalistiche dei padroni, ancora oggi uno dei capisaldi della lotta operaia per tutelare il potere contrattuale e le condizioni materiali del salario e della vita.

“Lavorare meno, lavorare tutti” è la parola d’ordine di questo nuovo movimento che nasce nelle fabbriche per contrastare i licenziamenti, nelle quali lotte è la risposta valida ancora oggi alle tendenze di ristrutturazione della produzione che si ripresenta con un massiccio attacco all’occupazione nei settori industriali. Una risposta ancora oggi valida unificante che vuole trasformare il lavoro, in modo di lavorare e di vivere riducendo al minimo il tempo di lavoro ed espandere al massimo il tempo di vita.

Di fronte a uno schieramento padronale sostanzialmente compatto, il fronte dei lavoratori in lotta e il fronte del proletariato solidale si presenta ancora una volta invece diviso e frammentato al suo interno ,sindacale e politico. Trenta anni di politica collaborazionista del sindacato confederale hanno disarmato la classe operaia, approfondito il solco fra forza lavoro occupata e forza lavoro precaria o disoccupata, isolato le avanguardie operaie e aperto ampi varchi all’offensiva padronale che hanno umiliato e decapito il sindacalismo di base espressosi in anni passati con i Consigli di Fabbrica, espressione di unità e di democrazia operaia che costituirono l’esperienza sindacale politica più originale e libertaria, più peculiare del nuovo movimento sindacale della “primavera” delle grandi lotte operaie del ’67-’68 che vide la nascita e lo sviluppo dei Consigli in tutte le fabbriche.

Oggi la lotta degli operai e delle operaie della Gkn di Campi Bisenzio, rompe quel periodo in cui dominava già da tempo la disillusione, cioè la negazione da parte dei sindacati confederali, di ogni possibilità di ribellarsi,di non accettare i licenziamenti, di trasformare i rapporti di classe dei lavoratori. Oggi la lotta dei lavoratori della Gkn ridona vigore,forza e attualità ai problemi sollevati dalla loro insorgenza,con le manifestazioni solidali di un movimento di lotta sociale che di tale ampiezza erano anni che non si vedeva e non si esprimeva. Essa rappresenta fra l’altro, un’inattesa pratica di lotta solidale che sta coinvolgendo ampi strati di cittadinanza, associazionismo sociale e politico, cittadini e studenti, sindaci, lavoratori dello spettacolo,cantanti, attori e musicisti, come se tutti aspettassero questo segnale di insorgenza per superare quella logica sindacale rinunciataria e attendista che per anni aveva umiliato il mondo del lavoro.

Insorgiamo è il grido di lotta che ha lanciato tra i lavoratori tutti il superamento cosciente della rinuncia alla lotta alla rivolta contro i licenziamenti, urlato dai lavoratori e lavoratrici della Gkn con un’azione sul terreno della produzione, ha dato il via ad una rivolta operaia carica di obiettivi e di valori sociali nuovi usciti dalla lotta collettiva dei lavoratori, dal loro spirito collettivo decisionale,dalla loro democrazia diretta, dalla loro autogestione,dalla solidarietà di classe diffusa che è stato raccolto. Questo è il messaggio di lotta uscito della breccia aperta nel sistema riformista sindacale. Breccia che ha permesso alla grande marea solidale che va al di là dell’entusiasmo operaio che la loro lotta e insorgenza ha potuto provocare in tutti i lavoratori e cittadini della Toscana.

La nostra scelta di militanti della Federazione Anarchica Italiana FAI Empoli e Valdelsa non significa schierarsi soltanto con i lavoratori in lotta, per la democrazia operaia,per l’autogestione dell’iniziativa sindacale da parte dei lavoratori, ma costituisce un segno preciso,distintivo della lotta anarchica da sempre contro il capitalismo, per una società di liberi e uguali per l’abbattimento dello sfruttamento. Distintiva da sempre per noi,fra la concezione di sindacato fortemente burocratizzata e una concezione di sindacato che vuole abilitare i lavoratori ad avere fede solo nelle proprie forze,e non attendere nessun beneficio all’infuori della sua azione direttamente esplicata contro lo sfruttamento e il capitalismo. Cioè un sindacalismo di base decentrato verso il basso,proiettato verso le più avanzate aspirazioni e realtà sociali e politiche, che aggreghi organizzativamente i lavoratori combattendo l’isolamento e la disgregazione ad oggi subita, partendo dalle lotte delle assemblee operaie e il ripristino dei consigli di fabbrica perché diventino strumenti diretti della volontà dei lavoratori per contrastare i padroni di ieri e di oggi.

ORA PIU’ CHE MAI INSORGIAMO CON I LAVORATORI E LAVORATRICI DELLA GKN CONTRO I LICENZIAMENTI PER LA RIAFFERMAZIONE DEL MOVIMENTO OPERAIO NATO DALL’ASSOCIAZIONE INTERNAZIONALE DEI LAVORATORI.

Federazione Anarchica Italiana F.A.I. Federazione Empolese Valdelsa

c/o Casa del Popolo Circolo Arci Garibaldi Le Cascine via Antonio Meucci, 67 Empoli (FI)

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Di seguito il volantino diffuso al corteo di 5000 persone del 24 luglio a cui era presente anche uno spezzone rossonero promosso dalla Federazione Anarchica di Empoli e Valdelsa.

Solidarietà alle lavoratrici e ai lavoratori GKN!
I gruppi e le individualità della Toscana aderenti alla Federazione Anarchica Italiana appoggiano la lotta delle lavoratrici e dei lavoratori GKN, e sostiengono tutti i lavoratori e le lavoratrici sotto attacco a causa delle lotte che stanno portando avanti.
La lista delle chiusure e dei licenziamenti è lunga: dalla Whirlpool alla Vitesco, dalla siderurgia all’industria del turismo.
La loro battaglia è anche la nostra!
Questi sono solo i primi risultati dell’accordo per i licenziamenti fra il governo Draghi e CGIL-CISL-UIL, più sensibili all’andamento dei profitti che al reddito delle classi sfruttate.
Mentre i padroni licenziano e si abbuffano con le risorse del Recovery Plan, il Parlamento vota all’unanimità il rinnovo delle missioni militari all’estero. Per i generali e i pescecani del complesso militare industriale i soldi ci sono, per il reddito di disoccupati e precari non si trovano mai!
Il fondo Melrose Industries, proprietario della GKN, ha realizzato nel 2020 profitti per quasi 400 milioni, e la controllata GKN Automotive ha contribuito per più di 95 milioni. Nel bilancio ambientale e sociale, il consiglio di amministrazione si vanta di tenere nella massima considerazione i dipendenti e il loro benessere, tanto che Melrose Industries è stato classificato come “investimento etico socialmente responsabile”. Una sommatoria di imbrogli!
Nel caso della GKN siamo di fronte ad un attacco politico. I padroni e il governo oltre a difendere i propri profitti, vogliono piegare un esempio di resistenza operaia, per procedere con una nuova offensiva contro la classe lavoratrice. Le lavoratrici e i lavoratori della GKN in questi anni hanno rappresentato un esempio di combattività operaia, che si è espressa nei risultati ottenuti nelle vertenze aziendali, negli organismi che ha deciso di darsi chi lavora nella fabbrica, come nelle posizioni espresse da tali organismi. Sono stati costruiti solidi legami di solidarietà non solo con realtà operaie dello stesso settore, ma anche con le lotte che negli ultimi anni si sono intensificate nel tessile di Prato o nella logistica, settori in cui viene impiegata soprattutto manodopera immigrata, in condizioni di estremo sfruttamento, imposto con violenza brutale dai padroni. Una solidarietà che nei fatti spazza via le menzogne di una classe dominante che vorrebbe imporre nella società la guerra tra lavoratori più “garantiti/autoctoni/anziani” e lavoratori più “ricattabili”. Menzogna ideologica in cui molti partiti, a destra come a sinistra, sguazzano.
L’innovazione tecnologica e la svolta digitale diminuiscono i tempi di lavoro ma, anziché produrre una riduzione del carico di lavoro per tutti, i padroni riducono il numero degli occupati, aumentano ritmi e tempi di lavoro, riducono il salario delle persone occupate, oltre a rendere sempre più precario il rapporto di lavoro. Le misure del Governo, basate sul mito della crescita economica, favoriscono questo processo.
La logica del Piano di Ripresa e Resilienza è proprio questa: legare i finanziamenti alle performance aziendali. Solo le aziende sane potranno restituire i prestiti ricevuti, e solo le aziende che licenziano e che riducono i salari aumentando i profitti sono aziende sane. In questa politica il Governo ha il sostegno dell’Unione Europea e di tutte le forze parlamentari.
Non c’è nulla da sperare, quindi, da questo o quel rappresentante: i tavoli istituzionali sono truccati. Il massimo che potremo ottenere è un po’ di cassa integrazione e di essere licenziati per raccomandata anziché per mail. L’unico limite all’arroganza di padroni e Governo è la forza e l’unità che sapremo opporre.

Il Governo, le istituzioni non sono mediatori ma alleati dei padroni!

Riduzione dell’orario di lavoro a parità di salario fino al completo assorbimento della disoccupazione, abbassamento dell’età pensionabile!

Unità e autonomia delle classi sfruttate per il miglioramento delle condizioni di vita e di lavoro, per la trasformazione della società!

F. A. I. – FEDERAZIONE ANARCHICA ITALIANA
Gruppi e individualità della Toscana

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SE I PADRONI SCAPPANO CON LA CASSA E ABBANDONANO LE FABBRICHE ,CI RISPARMIANO IL TEMPO DI CACCIARLI.

LAVORATORI, CITTADINI, di fronte all’ennesima fuga del padrone con la cassa dei soldi, non ci possono essere tentennamenti; la lotta deve garantire il reddito degli operai della Gkn e il lavoro per chi è stato sacrificato sull’altare del profitto capitalista, della cattiva gestione, della disonestà che spesso viene nascosta dopo aver attinto a risorse pubbliche per anni e, alla fine con una mail licenzia i lavoratori di tutta una fabbrica e il suo indotto lavorativo. Chi parla di dolore padronale come Confindustria, di questa scelta scellerata e se ne scappa con i soldi, non soffre in alcuna maniera. Anzi,fa soffrire chi invece subisce tutto questo e resta in balia della disoccupazione, alla perdita del salario, al baratro della miseria in cui si vuole far precipitare i lavoratori della Gkn di Campi Bisenzio. I padroni della Gkn scappano, aprendo una strada di scelte scellerate antioperaie, per far pagare ancora una volta ai lavoratori il prezzo della delocalizzazione delle fabbriche. LAVORATORI, CITTADINI, la Federazione Anarchica Empolese Valdesa F.A.I. richiama i compagni e i lavoratori al dovere di opporsi ad ogni costo e con tutti i mezzi al fratricida macello in cui vorrebbero mandare i lavoratori della Gkn in omaggio ad una politica riformista e accondiscende di scelte mirate solo al profitto, che hanno aperto definitivamente questa strada ai licenziamenti in tutta Italia, contrastata troppo spesso da un sindacalismo attendista e rinunciatario. LAVORATORI, CITTADINI, ai lavoratori si chiedono sacrifici e sfruttamento senza alzare la testa, pazienza e comprensione, verso i padroni, e li si paga con precarietà, licenziamenti, infortuni e morte. I responsabili di questo vengono continuamente premiati dai governi con nuove poltrone e portafogli gonfi dei nostri soldi. Questo non può più essere tollerato. LAVORATORI, CITTADINI, la Federazione Anarchica Italiana di Empoli Valdelsa al fianco dei lavoratori in lotta della Gkn e di tutte le fabbriche che subiscono gli attacchi padronali, ricordano ai compagni lavoratori ad avere fede nelle proprie forze e nel loro sindacalismo di base e, non attendere alcun beneficio all’infuori della loro azione direttamente esplicata, organizzando l’occupazione della fabbrica e dei luoghi di lavoro, procedendo cosi all’espropriazione dei macchinari e dell’intera fabbrica, per poi costituire una cooperativa operaia di lavoro e cosi risollevare la vecchia gloriosa bandiera dei Consigli di Fabbrica per una nuova autogestione del lavoro e della cooperazione abolendo lo sfruttamento dell’uomo sull’uomo. LAVORATORI, CITTADINI, la Federazione Anarchica Italiana di Empoli Valdelsa chiama alla solidarietà e all’unità tutte le forze anticapitaliste,sindacali di base,lavoratori e sociali del territorio toscano,cittadini,associazioni,studenti e quanti vogliono e sentono il dovere e la vergogna dell’avvenimento accaduto ai lavoratori della Gkn, quanti nutrono ancora fede nei destini dei lavoratori per incamminarci in direzione di una società libertaria di liberi e uguali.

Federazione Anarchica Empolese Valdelsa- F.A.I.

Sabato 24 luglio ore 10 manifestazione di fronte alla GKN

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NON C’E’ DEMOCRAZIA SE C’E’ SFRUTTAMENTO DELL’UOMO SULL’UOMO

La Federazione Anarchica Empolese Valdelsa – Federazione Anarchica Italiana FAI, è al fianco della lotta dei lavoratori della GKN di  Campi Bisenzio che subiscono questo attacco e sperimentano sulla loro pelle, la scellerata scelta di un governo ( Pd+5 Stelle) di liberalizzare i licenziamenti, dando questa opportunità politica a Confindustria e multinazionali che subito si sono attivate per far pagare la  crisi pandemica, ancora una volta ai lavoratori delocalizzando le fabbriche o chiuderle del tutto.  La FAI Empoli Valdelsa richiama i compagni e i lavoratori della GKN al dovere di opporsi ad ogni costo e con tutti i mezzi al fratricida macello di cui  si vorrebbe mandare i lavoratori in omaggio ad una riformista-politica  che ha aperto definitivamente questa strada dei licenziamenti, contrastata con un attendismo di un sindacalismo confederale che accetta in tutto  o semplicemente si oppone  verbalmente all’attacco padronale e delle multinazionali, che stanno governando i mercati e il lavoro, con semplici dichiarazioni di merito. Sia i richiami dei politici che accorreranno  alla GKN in ” passerella” con i loro riferimenti alla democrazia, con i loro proclami all’uguaglianza e al dovere etico “tradito” da questi ” datori di lavoro” senza scrupoli, dimentichi che  sono stati loro i primi che dinanzi al liberismo capitalistico, loro hanno accettato questo riformismo come scelta economica. Dimentichi loro, politici di sinistra, insieme a quel sindacalismo confederale riformista che accetta sempre tutto, sono responsabili del  crollo di diritti sociali conquistati con dure lotte, come i diritti personali dell’uomo, della donna, dei cittadini, dei lavoratori tutti, oggi cancellati di fronte alla realtà dell’economia capitalista.  La FAI Empolese Valdelsa ricorda ai lavoratori e compagni della GKN a d avere fede solo nelle proprie forze, e non attendere alcun beneficio all’infuori della sua azione direttamente esplicata,organizzando l’occupazione della fabbrica e dei luoghi di lavoro,l’espropriazione dei macchinari e della intera fabbrica, per costruire una cooperativa operaia sociale e risollevare  la vecchia gloriosa bandiera dei Consigli di Fabbrica, chiamando alla solidarietà tutte le forze anticapitaliste e sociali del territorio, cittadini associazioni ,studenti e quanti vogliono e sentono la vergogna dell’avvenimento presente, quanti nutrono ancora fede nei destini dei lavoratori e del proletariato per incamminarci verso una società libertaria e una umanità nova. Viva i Lavoratori della BKN, Viva la lotta di classe dei Lavoratori.

Federazione Anarchica Empolese Valdelsa

FAI Federazione Anarchica Italiana

c/o Casa del Popolo Cascine Empoli

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