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Tempe non è stato un incidente

Tempe non è stato un incidente

Il disastro ferroviario di Tempe, in Grecia, che ha causato una vera e propria strage, non è stato un incidente. Non lo dicono solo l* nostr* compagn* dell’APO di cui pubblichiamo il comunicato. Lo dicono tutt* coloro che sono scesi in piazza in questi giorni in Grecia, che hanno scioperato, per denunciare le responsabilità dello stato e delle aziende coinvolte, perché questa strage è diretta conseguenza delle privatizzazioni, della mancanza di sicurezza nei trasporti, sono questi gli “effetti collaterali” della continua corsa al profitto nella società capitalista. Sono vicende che purtroppo conosciamo bene: dalla strage del traghetto Moby Prince alla strage di Viareggio, fino alle tante altre stragi più o meno conosciute.

Un’altra cosa vogliamo dire: da Tempe al delta del Niger, il capitalismo di Stato è l’anima nera dell’imperialismo italiano che, come ogni imperialismo, distribuisce tragedie e disastri in ogni parte del globo, con la responsabilità diretta del governo italiano, che è proprietario dei gruppi monopolistici di Stato[ndr].

Nella notte del 28 febbraio 2023, si sono violentemente scontrati un treno merci e un treno passeggeri con a bordo centinaia di viaggiatori e dozzine di lavoratori, uccidendo almeno 57 persone e ferendone centinaia. Con i vagoni in fiamme, senza elettricità e con l’impossibilità di aprire le porte, le persone hanno lottato per salvare se stesse e gli altri.

L’indicibile tragedia del disastro ferroviario di Tempe purtroppo ci ricorda, nel peggior modo possibile, di come lo stato e il capitale percepiscano la vita umana: come strumenti per fare profitto – E SOLO IN QUESTO MODO. Non sono interessati alla nostra sicurezza, proprio come non sono interessati alle nostre vite. Proprio lo scorso mese, alcuni comunicati del sindacato dei macchinisti parlavano delle criminali condizioni delle ferrovie, affermando chiaramente che era solo questione di tempo prima che accadesse qualcosa di fatale.

È proprio questo che chiarisce perché non possiamo definire l’evento un semplice incidente. Con la vendita di TRAINOSE a investitori italiani (Trenitalia del gruppo Fs la controlla dal 2017, ndr) e la contemporanea reintroduzione di treni che erano stati dismessi in Svizzera, sono arrivati i ditirambi del governo sulla promozione delle ferrovie elleniche. Questa è la promozione verso la privatizzazione: giocare con le vite dei lavoratori e dei viaggiatori, dal momento che non viene messo un soldo per il controllo, la prevenzione o la sicurezza delle persone. Quindi quando le nostre vite sono calcolate solo come un’altra spesa nel bilancio dello stato e del capitale, stiamo allora parlando di omicidi premeditati – non di incidenti, non di “errori umani”, non di “pessimo tempismo”. I criminali del Ministero dei Trasporti, l’amministrazione di Hellenic Train e l’intero apparato statale che ha contribuito a questi assassinii sarà ritenuta responsabile dall’intera base sociale, dal movimento organizzato e dalla sua resistenza. Il brontolio ipocrita del governo provoca solo la nostra rabbia. Le nostre lotte per mezzi di trasporto pubblici e decenti, le nostre lotte contro lo stato e il capitalismo, porteranno la giustizia che cerchiamo

NON DIMENTICARE MAI I CRIMINI DELLO STATO E DEL CAPITALE

SOLIDARIETÀ DI CLASSE – CONTRATTACCO SOCIALE

Coordinamento locale di Salonicco /APO-OS

(Organizzazione Politica Anarchica – Federazione di Collettivi)

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